Siderno: Francesco Commisso assolto e rimesso in libertà
C’è voluto il processo di secondo grado per mandare assolto il sidernese Francesco Commisso (classe 1983) dalla pesante accusa di partecipazione a una associazione per delinquere di stampo mafioso, che gli veniva contestata nell’ambito del maxi processo Core Business.
In primo grado, che si è deciso con il rito abbreviato, Francesco Commisso era stato condannato a 4 anni di reclusione. Una sentenza che aveva destato la disapprovazione tecnico-giuridica dei legali del giovane sidernese, gli avvocati Sandro Furfaro e Francesco Commisso che, al deposito delle motivazioni, hanno immediatamente proposto il ricorso in appello.
Gli avvocati del 39enne hanno sostenuto l’insussistenza delle accuse mosse a carico del proprio assistito che, pur avendo subito una precedente condanna, subito dopo ha iniziato un percorso di reinserimento sociale e lavorativo che lo ha portato a escludere ogni forma di contiguità con ambienti criminosi. Non bastava la parentela a dimostrare che il 39enne Commisso abbia proseguito a commettere delitti di natura associativa mafiosa. Del resto, sul punto, sono intervenute numerose sentenze della Corte di Cassazione che hanno espresso in maniera molto chiara il limite tra il partecipe e il non partecipe a un’associazione mafiosa.
I giudici della Corte di Appello di Reggio Calabria hanno recepito le doglianze dei difensori e hanno mandato assolto Francesco Commisso e, contestualmente, gli hanno revocato la misura cautelare ordinandone l’immediata scarcerazione. Sono state, infine, revocate anche le statuizioni civili.