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Costume e Società

Nuove pratiche di inclusione per giovani sottoposti a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria

Edil Merici

Dall’APS Urbana

Ha avuto inizio il 9 novembre il progetto Raccordo Educativo Permanente promosso dalla società Sport e salute e dal Ministro per lo Sport e i Giovani per tramite del Dipartimento per lo sport il sostegno di progetti di sport sociale realizzati dall’associazionismo sportivo di base a favore di categorie vulnerabili e soggetti fragili attraverso l’avviso pubblico relativo al Progetto Sport di tutti – Carceri.
Capofila del progetto l’Associazione Sportiva Dilettantistica Ami… cizia 2011 con i associato Ministero della Giustizia Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Reggio Calabria, il comitato provinciale di Reggio Calabria del Centro Sportivo Italiano e l’Associazione Urbana. La collaborazione tra le diverse realtà, che a vario titolo si occupano di sport e inclusione, consente e consentirà, di affrontare le barriere sistemiche, di condividere le migliori pratiche e lavorare collettivamente per creare ambienti sportivi e sociali veramente inclusivi ed equi.
Nella società odierna, l’intersezione tra sport, salute e inclusione ha guadagnato un’attenzione significativa. Il potere dello sport di avere un impatto positivo sul benessere fisico e mentale è ben documentato, ma l’importanza di garantire che lo sport sia inclusivo e accessibile a tutti è altrettanto cruciale. Il progetto REP nasce per promuovere attraverso lo sport l’inclusione, formazione e nuove opportunità a tutte quelle persone e alle comunità spesso emarginate utili a creare un panorama sportivo più equo e diversificato. «Il progetto trae forma e strategie dall’esperienza maturata sul campo, in particolare dallo sport dedicato ai bambini, ragazzi e adulti, attraverso tale sport e l’insegnamento del gioco: coesione, socialità, coordinazione motoria, l’uso del corpo, coordinazione spaziale, grinta, forza, gioia e affiatamento del gruppo, condivisione e rispetto delle regole. Il tutto per arrivare all’essenza dello scopo del progetto grazie alla collaborazione con importanti associati pubblici e del terzo settore» le parole del presidente Giuseppe Bella dell’ASD Ami… cizia 2011.
Promuovere un ambiente in cui tutti, indipendentemente dalle loro capacità o dal loro trascorso possano partecipare pienamente e godere dei benefici trasformativi dello sport e dell’attività fisica.
Lo sport è sempre stato un potente strumento per promuovere la salute e il benessere. Non solo mantiene il nostro corpo in forma e agile, ma ha anche un profondo impatto sulla nostra salute mentale ed emotiva. Negli ultimi anni c’è stato un crescente riconoscimento dell’importanza dell’inclusione nello sport, con una crescente enfasi sulla garanzia che tutti, indipendentemente dalle loro capacità o dal loro trascorso, possano partecipare e trarre beneficio dalle attività sportive.
L’inclusione nello sport si riferisce alla creazione di un ambiente in cui tutti si sentano benvenuti e apprezzati, indipendentemente dalle loro capacità fisiche, sesso, età, razza o status socio-economico. Significa rimuovere le barriere e offrire pari opportunità agli individui di partecipare allo sport e di goderne i benefici. Il progetto, rivolto a 20 minori dell’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Reggio Calabria diretto da Rosa Maria Morbegno ha aderito con grande interesse al progetto: «Lo sport rappresenta un elemento fondamentale nei percorsi educativi attivati nei confronti dei minori e dei giovani adulti in carico all’USSM e alla Comunità Ministeriale di Reggio Calabria, sia come strumento per una sana ed equilibrata crescita, sia per i valori che lo sport, meglio di altri, rappresenta, come la condivisione, la solidarietà e l’integrazione, valori che sono alla base dei progetti di recupero e trattamentali dei giovani sottoposti a provvedimenti dell’AutoritàGiudiziaria.»
L’APS Urbana diretta da Santo Nicito, si occuperà delle formazioni, educative e socio-pedagogiche rivolte a tutte quelle figure che operano all’interno degli uffici USSM, delle comunità e del privato sociale (laboratori di teatro educazione, laboratori emozionali, costruzione del gruppo).
Il partner CSI di Reggio Calabria metterà a disposizione tutto il suo impegno come Integratore Sociale attraverso il valore dello sport di base, e alcune buone pratiche attivate sul territorio in cui opera. Si occuperà della formazione sportiva, dei tirocini e di alcune attività sportive. Il presidente Paolo Cicciù: «L’avvio dell’esperienza del gruppo sportivo REP con in campo i ragazzi della comunità ministeriale di Reggio Calabria, i giovani in messa alla prova e alcuni ragazzi e adulti della parrocchia di San Giorgio Extra è un importante azione di inclusione attraverso lo sport. Dopo settimane di allenamenti, siamo arrivarti alla prima gara del campionato Oratorio Cup Open calcio a 5 CSI. Segni di speranza tra partecipazione, accoglienza e integrazione». Tutte sono state pensate per essere inclusive e si concentrano sull’adattamento e sulla modifica delle stesse per soddisfare le diverse esigenze, favorendo un senso di appartenenza e di sviluppo tra i partecipanti. Il progetto è stato ideato e scritto da Antonella Surfaro le attività del progetto di Hub Europe e da Sinapsi Ideare esperienze Inclusive.

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