Quella notte
Di Luisa Totino
Quella notte,
cristallina e bella,
una magica stella,
guidò a me tre Re,
che vennero ad adorarmi
con doni preziosi
e ancora, per me, misteriosi.
Oro, per esaltare la mia regalità;
incenso, per la mia sacralità;
mirra, a ricordare
la mia mortale caduta,
per l’umanità perduta.
Erano regnanti
dei mondi circostanti,
perché, davanti alla mia manifestazione,
non c’è razza, cultura o religione,
ma solo l’Amore
nel messaggio di pace e di salvezza,
che sono venuto a portare,
nell’umiltà e nella mitezza.
Non ho voluto fronzoli
o ricchezze facili,
ma mostrarmi
nell’umanità più vera,
per assumere su di me
ogni sua primavera
e ogni sua malora.
Quella notte,
di visita e manifestazione,
diede inizio
alla salvifica attuazione,
anche in mezzo a guerre, violenze
e malevoli zavorre.
Allora, i Re del mondo
hanno accettato l’incontro;
accogliete l’esempio,
e io, nel cuore, mi farò presente immantinente,
perché basta poco,
per rendere il mondo magnifico e franco!