Next Elettronica: “Bene l’incontro in Regione, ma non ci fermiamo”
Dall’Ufficio Stampa CGIL Calabria
“Soddisfatti dell’incontro ottenuto con la Regione per il prossimo 23 gennaio ribadiamo la necessità che i 16 soci fondatori della Next Elettronica facciano la propria parte, sostenendo economicamente la cooperativa per darle ossigeno e la possibilità di acquisire le certificazioni necessarie a operare sul mercato. Non è possibile lasciare andare alla deriva una realtà del genere e non ci fermeremo fino a quando istituzioni e soci non avranno fatto quanto possibile e dovuto, a partire da un confronto costante.”
Lo affermano la sezione regionale della Federazione Impiegati Operai Metallurgici e cosentina e regionale della Confederazione Generale Italiana del Lavoro a margine del presidio di protesta avvenuto davanti ai cancelli della Next Elettronica, società cooperativa nata quando, grazie al programma Workers BuyOut, gli ex dipendenti della fallita Freelink Italia, insieme a CFI, LegaCoop e Coopfond, riavviarono l’impresa nella quale per molti anni avevano prestato servizio.
“La scarsità di finanziamenti da parte dei soci istituzionali, pari a meno della metà di quanto stimato, non ha consentito alla cooperativa di operare appieno, privandola delle commesse necessarie a lavorare. I soci lavoratori rischiano di rimanere a casa e perdere tutto dopo avere creduto in un’operazione di resilienza e salvataggio salita agli onori della cronaca. Il futuro della Next Elettronica deve necessariamente passare da un raffronto costante tra istituzioni e i soci fondatori. Questi ultimi, in particolare, sono chiamati in causa per supportare economicamente la cooperativa, anziché abbandonarla, e per renderla operativa. Non è il momento di tirarsi indietro – ribadiscono i sindacati – ma quello di fare quadrato per dare ossigeno ai lavoratori e alle loro famiglie e portare avanti un’esperienza di speranza e coraggio che dà lustro alla nostra terra.”