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CronacaReggio Calabria

Carabinieri: l’occupazione irregolare di alloggi popolari e il bilancio delle attività dei Forestali

Continuano le attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri dell’area metropolitana di Reggio Calabria che, negli ultimi giorni, hanno scoperto l’irregolare occupazione di 29 alloggi di edilizia popolare e presentato il bilancio 2023 dei Carabinieri forestali.

Polistena: Irregolare l’occupazione di 29 alloggi di edilizia popolare

52 persone denunciate dai Carabinieri della Stazione di Polistena a seguito di una campagna di controlli volta a prevenire e reprimere fenomeni di occupazione abusiva degli alloggi residenziali pubblici comunali.
A suscitare l’attenzione dei militari, un fatto di sangue verificatosi, a luglio del 2022, proprio in uno dei complessi di case popolari, quando un 51enne, dipendente del Comune di Polistena e beneficiario di alloggio pubblico, aveva aggredito a coltellate due pregiudicati romani, in quel momento ospitati presso un altro degli appartamenti di quel complesso. Proprio il prosieguo di questo caso, che nell’immediatezza aveva portato all’arresto dell’uomo per tentato omicidio, aveva messo in evidenza che, chi ospitava i due accoltellati, non aveva titolo a risiedere in una casa popolare.
E così, ritenendo quest’ultimo un caso nient’affatto isolato, sotto la lente degli investigatori dell’Arma dei Carabinieri sono passate le documentazioni di oltre 300 unità abitative, alcune di proprietà dell’ente locale, altre gestite dal comune per conto dell’Azienda Territoriale di Edilizia Residenziale Pubblica, ente con funzioni ausiliarie alla Regione Calabria. Il risultato è che ogni 10 alloggi controllati, i militari ne hanno individuato almeno uno occupato senza titolo o occupato solo saltuariamente dai beneficiari.
Infatti, le indagini hanno fatto emergere come, all’interno del sistema di gestione delle case popolari, vi fossero sia nuclei famigliari che, in spregio ai criteri di assegnazione e alle graduatorie comunali, avevano, negli anni, occupato alloggi senza nessuna formale investitura, sia famiglie che, pur dimorando in altre abitazioni, non avevano rilasciato l’alloggio che, ai tempi, era stato loro assegnato sulla base di necessità economiche oggi non più attuali. Fra questi ultimi, si segnala il caso di un 40enne con precedenti di polizia che, trasferitosi in nord Italia per lavoro, manteneva l’alloggio come pied-à-terre quando tornava a Polistena per le festività.
I carabinieri hanno poi riscontrato che, in uno dei casi analizzati, vi era stato un vero e proprio mercato dell’alloggio pubblico. È risultato, infatti, che una delle famiglie alloggiava in un appartamento per il quale corrispondeva un canone di locazione a un sedicente proprietario.
Sulla base degli elementi di prova sinora raccolti, secondo l’ipotesi d’accusa prospettata alla Procura di Palmi, i Carabinieri hanno perciò denunciato 52 polistenesi, 19 dei quali già noti agli investigatori per precedenti deferimenti e 14 beneficiari di forme di sostegno del reddito erogate dagli Enti Previdenziali,  ritenendoli responsabili di invasione di edifici pubblici e truffa.
Il procedimento è attualmente pendente nella fase delle indagini preliminari e l’effettiva responsabilità delle persone deferite, attesa la fondatezza delle ipotesi d’accusa mosse a loro carico, sarà vagliata nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore delle persone sottoposte ad indagine.

Il bilancio delle attività dei Forestali

Il bilancio 2023 delle attività di prevenzione e contrasto agli illeciti forestali, ambientali e agroalimentari, condotte dalla specialità Forestale dell’Arma dei Carabinieri in Calabria e Sicilia, è stata al centro dell’attenzione della conferenza stampa tenutasi presso la prestigiosa sede della sala Piazza Paolo Orsi del Museo Archeologico Nazionale di Reggio. Nell’occasione è stato presentato anche il Calendario 2024 del Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, a curadel Generale di Brigata Giorgio Maria Borrelli, Comandante del Raggruppamento Carabinieri che si occupano del rispetto della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione di Roma. Durante l’incontro con la stampa, il Comandante Regionale Giovanni Misceo, dopo aver ringraziato la direzione del museo per la preziosa collaborazione assicurata per l’organizzazione dell’evento, ha evidenziato l’importante ruolo dei suoi militari sul territorio regionale presentando poi in maniera dettagliata l’attività svolta dalla specialità Forestale dell’Arma dei Carabinieri in Calabria e Sicilia. Un’attività svolta attraverso un’azione di prevenzione e contrasto agli illeciti forestali, ambientali e agroalimentari, secondo un consolidato modello sinergico con i Reparti territoriali, mirata a contenere le aggressioni antropiche alle risorse naturali, alla biodiversità, al paesaggio e al patrimonio forestale.
Complessivamente, sono stati oltre 52.000 i controlli eseguiti: a tale intenso e mirato sforzo operativo si correla l’accertamento di oltre 1.731 reati ambientali,edi 2.103 illeciti amministrativi per un totale di sanzioni inflitte pari a 2.553.854,48 €.
Una particolare menzione merita il Servizio di Prevenzione ed Emergenza Ambientale 1515, svolto quotidianamente in tutte le province dalle volanti verdi dei Carabinieri Forestali, con un impegno complessivo di 9.960 pattuglie impegnate nel monitoraggio del territorio, con particolare riferimento alla aree di maggior pregio naturalistico, e ad assicurare riscontro alle richieste di intervento formulate direttamente dagli utenti tramite il numero verde 1515 ovvero il 112, per ogni genere di aggressione alle matrici ambientali e forestali.
Tra i Settori di intervento, primaria è stata l’attenzione rivolta alla Tutela del Territorio. Tale ambito operativo concerne, infatti, la prevenzione e la repressione degli illeciti connessi alla violazione della normativa in tema di utilizzo boschivo, tagli di piante, tutela del vincolo idrogeologico, polizia fluviale e pascolo. La storica dedizione dei Carabinieri forestali verso tale settore è dettata dall’importanza che le relative norme rivestono ai fini della conservazione dell’assetto del suolo spesso minato dall’intervento dell’uomo attraverso illecite azioni quali tagli di piante abusivi o furtivi.
Sempre finalizzata alla Tutela del Territorio è la massiva attività che l’Arma dei Carabinieri, nel 2023, ha condotto in materia di Incendi Boschivi: pur rimanendo uno dei fenomeni di maggiore criticità per la Regione, il fenomeno ha registrato nel 2023 una diminuzione del numero degli incendi, scesi dai 685 del 2022 ai 506 nel 2023. In tale ambito operativo si è assicurato il proprio qualificato contributo, in particolare, in fase di prevenzione degli illeciti connessi agli incendi, attraverso uno schieramento fisso giornaliero di un numero consistente di equipaggi nelle aree di maggior e significativo pregio forestale, eseguendo 1.873 controlli.
Sempre in questo settore, giova ricordare che, in attuazione delle norme scolpite in seno all’articolo 7 del Decreto Legislativo nº 177/2016 che, come noto, ha traslato i compiti di lotta attiva agli incendi boschivi tra le competenze istituzionali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, l’attività dei Carabinieri Forestali in Calabria, come sul restante territorio nazionale, si è tradotta anche:

  • nella partecipazione al presidio della Sala Operativa Unificata Regionale di Catanzaro-Germaneto, costituita dall’Ente Regione Calabria, e della neo istituita Control-Room regionale: al riguardo, l’analisi delle immagini pervenute in tale cabina di regia, fornite dai droni, ha consentito il perseguimento più mirato delle finalità di polizia amministrativa o giudiziaria di competenza;
  • nel controllo sul rispetto delle misure di prevenzione Anti Incendi Boschivi a carico dei privati e degli Enti pubblici, con particolare riferimento alla realizzazione delle fasce antincendio previste dalle legislazioni nazionali e regionali: su tale fronte sono state inflitte sanzioni per un ammontare di 384.788,70 €;
  • nella perimetrazione post incendio delle aree percorse dal fuoco con relativa derivazione sulle stesse dei vincoli scolpiti in seno alla Legge 353/2000 e conseguente supporto ai Comuni in sede di istituzione e aggiornamento del catasto incendi, nonché nella verifica del rispetto di tale adempimento a cura degli stessi Enti.

In ultimo, sul piano investigativo, nel corso della campagna estiva antincendi boschivi, è stata operativa la Task Force incendi boschivi, attivata dalla Sala Operativa del Comando Generale dell’Arma, per intervenire su alcuni incendi boschivi di particolare gravità, che hanno interessato il territorio regionale anche della Sicilia, al fine di elevare i livelli investigativi delle componenti operative presenti sul territorio boscato interessato dal fuoco.
E ancora, l’intensa attività posta a tutela del Territorio è passata anche attraverso un peculiare impegno volto a prevenire e reprimere le violazioni alla normativa edilizio-urbanistica e paesaggistica, quale profonda criticità che ancora interessa il territorio regionale.
Purtroppo, quello dei Rifiuti continua a costituire una delle fonti di maggiore preoccupazione per l’ambiente, come testimonia il numero dei reati e degli illeciti amministrativi accertati. Continuano a preoccupare, in particolare, i fenomeni di illecito smaltimento attraverso gli abbandoni e le combustioni, in particolare nelle aree periurbane e urbane, nonché le discariche abusive e i depositi incontrollati. A quanto precede si aggiungano le numerose e complesse attività d’indagine in corso a cura dei Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale afferenti anche i traffici illeciti organizzati.
Al pari dei Rifiuti, particolarmente attenzionate sono state le criticità connesse ai fenomeni di Inquinamento ambientale, quali potenziali cause di gravi danni alle matrici ambientali e di squilibri per l’ecosistema. L’attività in vaglio presenta una tendenza crescente di illegalità che, tuttavia, appare più agevole contrastare, rispetto ad altri settori, grazie agli strumenti normativi costituiti dai cosiddetto Ecoreati, introdotti dal Legislatore nel codice penale, con particolare riferimento al delitto di Inquinamento ambientale. Anche in tale contesto si colloca la piena sinergia operativa che lega i Reparti dei Carabinieri Forestali a quelli Territoriali: si citano tra tutte le Operazioni congiunte programmate dalla Legione Carabinieri Calabria, denominate Deep, concernente il controllo sui depuratori, Oleum, riferita agli scarichi dei reflui prodotti dai Frantoi oleari, e Wave, avente a oggetto i controlli sui Lidi e i complessi turistici. In tali contesti operativi, i Carabinieri Forestali hanno assicurato il proprio contributo operativo per i profili afferenti la propria competenza in materia ambientale.
Proseguendo, il controllo per la tutela delle Aree Protette costituisce un servizio e un impegno tradizionale sempre indispensabile che i Carabinieri Forestali assolvono, anche ai fini della salvaguardia e conservazione della biodiversità animale e vegetale nei Parchi Nazionali, nelle Riserve dello Stato e nei territori protetti regionali,nonché nei siti della Rete Natura 2000 che, nel loro complesso rappresentano il più ampio sistema integrato di protezione e conservazione delle risorse naturali.
Nel peculiare settore di competenza costituito dalla Tutela della Fauna, intensificato è stato l’impegno per prevenire e contrastare la pratica del bracconaggio nei confronti della fauna selvatica, nonché il traffico illecito delle specie minacciate di estinzione, per il mantenimento di un elevato livello di diversità biologica. Sul punto non si può non evidenziare il contributo che la tradizionale Operazione Adorno assicura da anni al fine del ridimensionamento del fenomeno del bracconaggio nel territorio reggino.
Sempre alta resta, ancora, l’attenzione operativa assicurata dai Carabinieri Forestali per la Tutela della Flora, condotta mediante il controllo degli ecosistemi forestali, al fine di prevenire e contrastare i vari fenomeni di illegalità che interessano, ad esempio, le importazioni di legname extra europeo di cui al Regolamento dell’Unione europea sul legno.E, ancora, non di minor rilievo per l’interesse collettivo che riscuote, è il Settore della Sicurezza agroalimentare, tesa a verificare i processi di produzione e le possibili aggressioni alle risorse agroalimentari regionali. L’attività in commento è stata finalizzata, in particolare, al contrasto della contraffazione dei prodotti agroalimentari, al controllo sulla loro tracciabilità e rintracciabilità lungo tutta la filiera al fine di verificarne la corretta origine, salvaguardandone la qualità, e alla repressione delle frodi.
In ultimo, anche nel 2023, i Carabinieri Forestali hanno dedicato un particolare e sentito impegno all’educazione ambientale nelle scuole con una diffusa serie di interventi nei plessi scolastici della Regione che hanno coinvolto circa 6.000 studenti appartenenti a 76 scuole.Con tali iniziative Comando Regione Carabinieri Forestale Calabria, intende promuovere una più diffusa adesione da parte delle nuove generazioni alla legalità ambientale, nell’ambito del consolidato e proficuo rapporto di collaborazione con il mondo della Scuola.

Redazione

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