I poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno eseguito la misura della custodia cautelare in carcere per un giovane crotonese accusato di maltratti in famiglia, commessi negli ultimi anni nei confronti dei genitori.
A seguito di un intervento degli operatori della Squadra Volante per una lite tra il giovane e il padre emergeva che si era trattato dell’ennesimo episodio in cui il figlio, tossicodipendente, aveva minacciato e aggredito il genitore e la sorella, al fine di farsi consegnare somme di denaro che gli servivano per acquistare sostanza stupefacente.
A questo punto i poliziotti attivavano immediatamente la procedura d’emergenza del Codice Rosso e, all’esito degli ulteriori accertamenti compiuti, emergeva che da alcuni anni, all’interno del nucleo famigliare, vi erano stati continui litigi sfociati, in alcune occasioni, anche in vere e proprie aggressioni perpetrate dal giovane, il quale, in preda a crisi d’astinenza, aveva minacciato e percosso il padre al fine di farsi consegnare denaro che gli sarebbe servito per acquistare sostanze stupefacenti.
In alcune di queste circostanze il giovane avrebbe minacciato il padre con un coltello e l’avrebbe aggredito provocandogli lesioni per le quali quest’ultimo era stato anche costretto a portarsi presso il locale Pronto Soccorso per le cure del caso.
Atteso il quadro indiziario, la locale Procura della Repubblica ha accolto le risultanze probatorie e ha avanzato richiesta al Giudice per le Indagini Preliminari, che ha emesso il provvedimento restrittivo notificato all’indagato, quindi condotto presso la locale Casa Circondariale.