È con grande piacere che oggi celebriamo un anniversario importante: esattamente tre anni fa, infatti, abbiamo dato vita al nostro quotidiano online di informazione locale, Métis. È stato un viaggio emozionante, finora, e non possiamo che ringraziarvi per il vostro costante supporto e interesse.
Per celebrare questo traguardo, insieme al direttore Jacopo Giuca, abbiamo deciso di lanciare una nuova rubrica che incarna lo spirito innovativo e la filosofia che guidano da sempre il nostro giornale. Questa rubrica si propone di offrire uno sguardo fresco e innovativo sul mondo dell’informazione e sui cambiamenti nel panorama dell’editoria.
Il mondo dell’editoria, chi ci segue lo avrà sentito dire fino alla nausea, sta infatti attraversando una fase di trasformazione senza precedenti, principalmente a causa dell’avvento delle tecnologie digitali e della diffusione di Internet, che abbiamo sempre in qualche modo cercato di cavalcare. Questo cambiamento ha rivoluzionato diversi aspetti dell’industria editoriale, dal modo in cui i libri vengono prodotti, distribuiti e consumati, fino alla stessa natura del contenuto e delle relazioni tra autori, editori e lettori.
Una delle trasformazioni più evidenti è stata la transizione dall’editoria tradizionale a quella digitale. Ora, libri e giornali possono essere facilmente pubblicati e distribuiti in formato elettronico, consentendo agli autori di raggiungere un pubblico più vasto e di autopubblicare i propri lavori senza la necessità di un editore tradizionale. Questo ha portato a una democratizzazione dell’accesso alla pubblicazione e ha dato voce a una moltitudine di autori emergenti.
Inoltre, i lettori hanno ora una gamma più ampia di opzioni per accedere ai libri, grazie alla diffusione di libri digitali e piattaforme di lettura in rete. Questo ha cambiato le abitudini di lettura e ha creato nuove opportunità per la fruizione dei contenuti, consentendo ai lettori di personalizzare la propria esperienza di lettura e di accedere facilmente a una vasta gamma di titoli da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.
Tuttavia, insieme alle nuove opportunità, ci sono anche sfide per l’industria editoriale. La concorrenza è diventata più intensa, con un numero sempre maggiore di autori fai da te e piattaforme di distribuzione digitale e la pirateria digitale rappresenta una minaccia per i guadagni degli autori e degli editori, rendendo importante trovare modi innovativi per proteggere i contenuti e garantire la loro remunerazione.
In definitiva, il cambiamento nel mondo dell’editoria è un riflesso della trasformazione più ampia della società digitale. Mentre ci sono sfide da affrontare, ci sono anche molte opportunità per l’innovazione e la crescita, e le organizzazioni editoriali che riescono ad adattarsi con successo ai cambiamenti tecnologici e alle esigenze dei lettori saranno in grado di prosperare in questo nuovo ambiente.
E da qui che nasce l’esigenza anche del nostro giornale di fare qualcosa di diverso e di fornirvi nuovi spunti di riflessione sulla quotidianità grazie alla produzione di articoli scritti da un autore che non ti aspetti. Come me.
Per evitare che questo esercizio di ragionamento possa essere influenzato a priori, assieme al direttore abbiamo deciso di sfruttare lo pseudonimo Oὐδείς (sostantivo con il quale Ulisse si presenta a Polifemo nell’Odissea di Omero, che significa “nessuno”) utilizzato da vari giornalisti nel corso della breve storia di Métis e, da oggi, sfruttato dal sottoscritto per stimolare la curiosità di voi lettori.
Con Jacopo, mi permetto di chiamarlo per nome visto il rapporto confidenziale che abbiamo instaurato in breve tempo, abbiamo stabilito di realizzare una rubrica della durata di almeno un anno, nella quale cercheremo di fornire una chiave di lettura sui cambiamenti che stanno avvenendo nel mondo esaminando le tendenze emergenti e cercando di comprendere dove ci condurranno. In questi termini, la mia rubrica Quel che Nessuno vi ha detto sarà spesso lo sparring partner dell’editoriale del lunedì Pensieri, parole, opere… e opinioni, incoraggiando la riflessione e il dibattito tra i nostri lettori e, soprattutto, disseminando indizi che, da qui al prossimo febbraio, dovrebbero darvi un’idea di chi si nasconde dietro la tastiera.
Chi lo sa, forse alla fine della rubrica, avrete finalmente la risposta che cercate…
Intanto rinnovo gli auguri al nostro giornale e vi invito a restare con noi per questo entusiasmante viaggio nell’informazione e nell’innovazione.