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Ultime da Reggio: l’asilo di Gebbione, “Millenovecentootto” e “I Love Lego”

Edil Merici

Proseguono le attività dell’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria, la cui giunta, guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, ha annunciato la ripresa delle attività all’asilo nido del quartiere Gebbione e commentato il successo delle mostre Millenovecentootto e I Love Lego.

Riprese le attività all’asilo nido di Gebbione

Sono ripartite ufficialmente le attività didattiche all’asilo nido comunale Piccolo principe del quartiere Gebbione, dopo un periodo di chiusura del plesso di via Cassino necessario all’esecuzione dei lavori di adeguamento funzionale e impiantistico rientrante nel Piano triennale delle opere pubbliche 2022/2024. Nei mesi precedenti, l’asilo nido era stato ospitato nei locali della scuola comunale dell’infanzia Genoese Zerbi.
Finanziato con fondi Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza assegnati dal Ministero dell’Istruzione per una somma complessiva pari a 328.680 €, il progetto di riqualificazione energetica si è articolato in quattro interventi principali: isolamento delle superfici opache verticali; infissi in alluminio; impianto fotovoltaico; impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria.
L’attività progettuale, affidata a Demetrio Modesto Riccio e condotta di concerto con i referenti dell’asilo nido Piccolo principe e il Responsabile Unico del Procedimento del Comune Giovanni Rombo, ha permesso di individuare le maggiori criticità sulle quali intervenire al fine di rendere il plesso maggiormente idoneo e sostenibile tanto da un punto di vista energetico, quanto da quello funzionale, con interventi di adeguamento sia all’interno sia all’esterno della struttura.
I lavori sono stati realizzati in due fasi:dapprima gli interventi all’interno, con consegna della struttura alle cooperative che gestiscono il servizio, e poi il completamento con gli interventi previsti all’esterno.
L’asilo nido Piccolo principe consente di ospitare fino a 48 bambini. Nello specifico: 9 bambini della sezione lattanti (da 3 a 12 mesi); 13 bambini della sezione semidivezzi (da 12 a 24 mesi); 26 bambini della sezione divezzi (da 24 a 36 mesi). La struttura, oltre agli spazi per i bambini, conta anche quelli per gli operatori, spogliatoi per il personale e relativi servizi igienici, nonché cucina, infermeria/ambulatorio pediatrico e una lavanderia/deposito.
La riapertura della struttura del quartiere Gebbione segue quella già avvenuta nello scorso mese di settembre dell’asilo nido Mago di Oz di Archi, per il quale le attività didattiche erano riprese dopo gli interventi di riqualificazione sia interna sia esterna (finanziati anche in questo caso con fondi del PNRR) e che avevano visto la realizzazione di opere edilizie (infissi) e impiantistiche (clima/ventilazione e fotovoltaico).
Per quanto concerne l’asilo nido con sede al Centro Direzionale, i lavori risultano a oggi in corso di esecuzione e prevedono: la rimozione dei divisori mobili attualmente presenti; la riqualificazione mediante nuovi pavimenti idonei al nuovo utilizzo; realizzazione di nuovo blocco servizi igienici; installazione di nuovo impianto clima e ricircolo; sostituzione del controsoffitto e dei corpi illuminanti; adeguamento dell’impianto elettrico; altre opere edilizie minori.
«La ripresa delle attività all’interno dell’asilo nido Piccolo Principe è un segnale importante per le famiglie della periferia sud di Reggio – dichiara l’assessore alle politiche sociali e della famiglia Lucia Anita Nucera – poiché, grazie agli interventi effettuati, la struttura garantisce oggi uno livello qualitativo dei servizi di prim’ordine. Dopo la consegna dell’asilo Mago di Oz a settembre e quella avvenuta ieri, manca adesso solo l’asilo nido del CeDir, i cui lavori procedono a pieno ritmo. Contiamo di poter mettere ben presto anche tale struttura a disposizione delle famiglie reggine, senza dimenticare come siano in fase di costruzione altri due asili nido, uno ad Arghillà e l’altro a Gallico. Il Comune, infine, è in attesa di un nuovo bando del PNRR, grazie al quale sarà possibile progettare la costruzione di due ulteriori strutture da far sorgere nella zona sud della città, in un’ottica complessiva che miri a coniugare sempre di più le esigenze genitoriali con gli impegni lavorativi delle famiglie.»

Successo di pubblico per la mostra sul terremoto dello Stretto

Sono 2.858 i visitatori che, dal 3 dicembre 2023 al 19 febbraio scorso, si sono recati al Castello Aragonese in occasione della mostra Millenovecentootto. Oggetti ritrovati. Memorie dal terremoto dello Stretto. Un riscontro evidentemente positivo di pubblico per un evento che ha suscitato grande interesse anche fuori dai confini cittadini.
La mostra, inaugurata il 2 dicembre scorso, rimarrà allestita sino al prossimo 28 febbraio con i consueti orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 13 e dalle 14:30 alle 19; il sabato dalle 14:30 alle 19; la domenica dalle 15 alle 19.
L’evento è promosso dall’Amministrazione e curato dall’Accademia di Belle Arti cittadina, con la collaborazione dei professori Marcello Francolini e Remo Malice e il coordinamento del direttore Pietro Sacchetti.
Si tratta della ricostruzione di una memoria collettiva legata al tragico terremoto del 28 dicembre 1908 attraverso un corpus di oggetti riemersi da quelle macerie, rientrati a Reggio lo scorso anno dopo essere stati conservati nella sede centrale della Banca D’Italia a Roma.
Il percorso espositivo si sviluppa nelle sale del Castello Aragonese su tre livelli, articolando cinque percorsi interni che si configurano come stanze-mentali: La Soglia; Dei Preziosi; Della Cinematica; Degli Oggetti Mnemonici, Dell’Esperienza.
Sono numeri che parlano chiaro quelli relativi ai visitatori della mostra Millenovecentootto. Basti pensare che, nello stesso periodo di riferimento dell’anno precedente (dal 3 dicembre 2022 al 19 febbraio 2023), le visite alla fortificazione simbolo della città di Reggio Calabria sono state 2.074; quelle rilevate nel medesimo arco temporale compreso tra gli anni 2021 e 2022, invece, sono state 377.
Quella delineata è una tendenza che rispecchia l’andamento generale delle visite al Castello Aragonese che registrano, nell’ultimo anno, un deciso incremento. Se nel 2021, infatti, complici le perduranti restrizioni dovute alla pandemia, le visite sono state 5.119, nel 2022 il numero è salito a 11.541. Nel 2023, presenze quasi raddoppiate: 22.166 visitatori. Una tendenza che prosegue anche nell’anno in corso, considerato che, al 19 febbraio 2024, i visitatori si attestano a 1.906.

I love Lego affascina i reggini

È una vera e propria impresa quella registrata dalla Pinacoteca Civica grazie alla mostra I love Lego che, dal 7 settembre scorso, sta incantando bambini e adulti con magnifici diorami costruiti con oltre 1.000.000 di mattoncini assemblabili.
I numeri parlano chiaro: la percentuale di visite alla Pinacoteca Civica e al Foyer del Teatro Francesco Cilea è aumentata di oltre il 600% tra settembre e dicembre 2023, rispetto allo stesso periodo del 2022. Tradotto in termini assoluti: si è passati dai 2.093 visitatori dei mesi settembre-dicembre del 2022, ai 14.781 del 2023. Dunque ben 12.688 ingressi in più.
Un successo certificato dalle numerose richieste di visite che sono pervenute nel corso di questi mesi da parte di turisti, gruppi di visitatori e scolaresche e che sta permettendo anche di valorizzare l’immagine di Reggio e della sua Pinacoteca Civica, realtà che, fino a poco tempo addietro, in troppi ignoravano.
Sono queste le ragioni che hanno indotto la dirigente del settore Sviluppo economico cultura turismo del Comune, Loredana Pace, di concerto con la responsabile del progetto Daniela Neri, ad adottare la determina con cui è stata disposta la proroga della mostra I love Lego fino al prossimo 2 marzo. Un’opportunità in più, per coloro che non lo avessero ancora fatto, di ammirare le decine di m2 di scenari interamente realizzati con gli storici mattoncini che compongono delle vere e proprie opere di architettura e ingegneria: dalla città contemporanea ideale alle avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi medievali agli splendori dell’Antica Roma, ricostruiti e minuziosamente progettati con i moduli più famosi al mondo.
Oltre ai sei diorami costruiti grazie alla collaborazione di un gruppo di appassionati collezionisti privati (la mostra non è direttamente sponsorizzata da Lego), vi sono anche delle vignette comiche ideate da Legolize e gli oli ispirati a grandi capolavori della storia dell’arte, reinterpretati in omini Lego dall’artista Stefano Bolcato.
La Pinacoteca Civica, fino al 2 marzo 2024, osserverà la chiusura settimanale il lunedì e i seguenti orari d’apertura: da martedì a sabato dalle 8:30 alle 13:30 (ultimo ingresso alle 12:30) e dalle 14:30 alle 18 (ultimo ingresso alle 17:15). Domenica dalle 10:30 alle 19.
Il biglietto d’ingresso (mostra + Pinacoteca) ha un costo di 10 €, con una riduzione a 8 euro per gli studenti di ogni ordine e grado e i bambini dai 4 anni in su. I bambini di età inferiore ai 4 anni entrano gratuitamente. Ulteriori informazioni possono essere reperite sul sito, dove sarà possibile anche prenotare e acquistare il titolo d’accesso.
Con il biglietto d’ingresso si potrà visitare anche l’intera Pinacoteca Civica che custodisce ed espone opere d’arte prevalentemente di proprietà del Comune. Quelle più antiche (XV-XIX secolo) derivano dalle collezioni dell’ex Museo Civico, fondato nel 1882 e soppresso nel 1948; quelle più moderne (XIX-XX secolo) derivano da acquisti e donazioni. Le opere di maggiore pregio sono certamente le due tavolette lignee San Girolamo penitente e Tre angeli in visita ad Abramo dipinte da Antonello da Messina intorno al 1460 e acquistate dal Comune nel 1890. Tra le opere statali, di rilievo sono Il ritorno del figliol prodigo di Mattia Preti e La battaglia di Capua di Andrea Cefaly. Per maggiori informazioni sulle opere e sulla Pinacoteca Civica, è possibile consultare il portale.

Redazione

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