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Attualità

Coldiretti: una delegazione di agricoltori calabresi in piazza a Bruxelles

Edil Merici

Dall’Ufficio Stampa Coldiretti Calabria

«Ventuno assemblee in ogni angolo del territorio calabrese, dove abbiamo incontrato e parlato con migliaia di soci e le assemblee continueranno» precisa Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria. Incontri che sono serviti a discutere dei più importanti argomenti riguardanti il settore agricolo, dalla crisi dei prezzi all’aumento dei costi, alla burocrazia, all’indebitamento delle aziende, fino ad arrivare al problema della fauna selvatica, in particolare i cinghiali che, oltre a rovinare i raccolti, stanno distruggendo la biodiversità calabrese, fonte di reddito e di vita del nostro territorio. «Gli agricoltori calabresi, custodiscono il 40% del suolo – aggiunge – con una costante opera di manutenzione che assicura la produzione alimentare e la tutela dei cittadini dal dissesto idrogeologico. Torneremo a manifestare a Bruxelles e ci sarà una folta delegazione della Coldiretti calabrese composta in particolare dai giovani. Lo faremo – prosegue il referente di Coldiretti Calabria – in concomitanza con il Consiglio dei Ministri agricoli dell’Unione Europea e con la presentazione della proposta della Commissione per la semplificazione delle regole comunitarie e tutte le volte che sarà necessario fino a quando non avremo ottenuto risposte esaustive rispetto ai bisogni degli agricoltori italiani ed europei. Nelle proposte avanzate dalla Commissione – spiega – in merito al pacchetto semplificazione per l’agricoltura che la Commissione dell’UE ha inviato alla presidenza belga – ci sono alcune semplificazioni da noi proposte, ma manca completezza e certezza dei dettagli. Si sono, finalmente, accorti di alcuni aspetti su cui intervenire, come ad esempio la condizionalità ambientale e la razionalizzazione dei controlli. Così come è fondamentale legare alla nuova Politica Agricola Comunitaria il rafforzamento della direttiva dell’UE del Parlamento Europeo e del Consiglio in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare. E ancora – conclude – occorre intervenire sul principio di reciprocità negli scambi per fare in modo che tutti i prodotti che entrano in Europa rispettino le stesse norme ambientali, sanitarie sul lavoro applicate all’interno dei confini comunitari. Sono positive anche le ipotesi di intervento per i piccoli agricoltori. Però – precisa – al momento sono solo dichiarazioni: i tempi delle aziende non combaciano con i tempi della burocrazia europea. Noi vogliamo risposte concrete e interventi immediati. Non è più tempo di annunci, serve cambiare le regole che penalizzano l’agricoltura. La posizione di Coldiretti non cambia: è una giornata importante e saremo quindi nella capitale belga, a manifestare in piazza insieme a migliaia di agricoltori per avere tempi e strumenti certi per cambiare le politiche europee che minacciano la sopravvivenza del settore.»

Redazione

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