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PD Calabria: il PNRR, il Reparto Prevenzione Crimine e la vittoria di Alessandra Todde

Edil Merici

Proseguono le attività del Partito Democratico Regionale, che ha commentato i dati forniti dalla Corte dei Conti sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la condizione del Reparto Prevenzione Crimine di Vibo Valentia e la vittoria di Alessandra Todde alle Regionali in Sardegna.

“Preoccupano ma non sorprendono i dati forniti dalla Corte dei Conti sul PNRR”

“Preoccupano, ma non sorprendono i dati resi noti dalla Corte dei Conti calabrese in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario, alla presenza del presidente nazionale Guido Carlino. ‘Sui cinque miliardi di investimenti del PNRR per i trasporti, la Calabria non ha speso nemmeno un €’ hanno spiegato i magistrati contabili, mettendo il dito all’interno di una piaga che, da molti mesi, segnaliamo invano al governo regionale.”
Ad affermarlo, tramite una nota congiunta, sono i capigruppo di opposizione in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua (PD), Davide Tavernise (Movimento 5 Stelle) e Antonio Lo Schiavo (Misto).
“La relazione della Corte dei Conti si è concentrata anche sul nodo sanità dove viene evidenziato ‘un caos amministrativo’ che diventa totale nelle Aziende Sanitarie Provinciali – proseguono i tre consiglieri di opposizione – come abbiamo comunicato più volte all’Ufficio del commissario che continua a fare orecchie da mercante e a trincerarsi dietro la sua narrazione di una Calabria che funziona e che, purtroppo, si scontra con una realtà diametralmente opposta. Invitiamo pertanto il governo regionale a prendere atto dello stato dei fatti e ai rilievi della Corte dei Conti e venire a confrontarsi, finalmente, in maniera chiara e trasparente in Consiglio regionale sullo stato di avanzamento degli investimenti del PNRR. Così come va fatta chiarezza sulle interlocuzioni in atto con il governo nazionale del quale la Calabria non può continuare a fare lo zerbino. Dopo i tagli ai fondi operati in maniera scriteriata e le somme stornate per finanziare il Ponte sullo Stretto e pagare cambiali elettorali a Salvini, adesso è il momento di dire basta e fare partire un’operazione verità. Ancora più indispensabile alla vigilia dell’approvazione dell’autonomia differenziata che colpirà il Sud e la Calabria come una mannaia azionata dal governo più antimeridionalista della storia italiana.”

Reparto Prevenzione Crimine: “Pieno sostegno ai sindacati di polizia”

“Condividiamo in pieno la presa di posizione assunta dai sindacati della polizia che in una nota congiunta tra Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia, Sindacato Autonomo di Polizia, Sindacato Italiano Appartenenti Polizia, Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle forze di Polizia, Federazione sindacale di Polizia e Sindacato dei Lavoratori di Polizia hanno sottolineato come il Reparto Prevenzione Crimine sia patrimonio di Vibo e del suo territorio e non debba essere trasferito, nonostante le estemporanee proposte di qualche partito politico catanzarese evidentemente in cerca di consenso campanilistico.”
A sostenerlo sono i consiglieri regionali del gruppo del PD Raffaele Mammoliti e Giovanni Muraca.
“Peraltro la centralità del Reparto sul territorio vibonese e la sua funzionalità rispetto al sistema calabrese – proseguono Mammoliti e Muraca – è cristallizzata dal decreto del Ministero dell’interno dello scorso 2013 con il quale erano state fatte le più opportune valutazioni in ordine alla ‘necessità di riallocare il Reparto Prevenzione Crimine Calabria Sud Occidentale con sede a Rosarno presso una nuova sede maggiormente rispondente alle esigenze operative del Reparto’. Valutazioni che avevano portato il Ministero dell’interno a stabilire che ‘il trasferimento nella sede di Vibo, presso la struttura che ospita la locale Scuola Allievi Agenti, consente di rendere più incisivo il dispositivo di controllo del territorio, segnatamente nella Calabria, garantendo un più razionale impiego delle risorse e minori costi di esercizio’. La decisione del Ministero – concludono Mammoliti e Muraca – era arrivata dopo un attento confronto con le Autorità provinciali di pubblica sicurezza e con le organizzazioni sindacali. Si capisce dunque che, per nessuna ragione, possa valutarsi un trasferimento del Reparto dal territorio vibonese nel quale rappresenta un fondamentale baluardo per l’azione di contrasto alla criminalità. Ci attiveremo dunque in tutte le sedi competenti per tutelare e difendere tale fondamentale presidio di legalità.”

Regionali: “La vittoria di Alessandra Todde indica che la strada intrapresa è quella giusta”

“La vittoria storica ottenuta da Alessandra Todde in Sardegna, candidata alla presidenze per PD e M5S, indica che la strada che abbiamo iniziato a percorrere è quella giusta e regala entusiasmo e speranza dopo il malgoverno della destra a tutti i livelli.”
Ad affermarlo sono i consiglieri regionali del gruppo PD di palazzo Campanella all’indomani dell’importante affermazione elettorale che strappa la Sardegna al governo della destra.
“Progetti politici credibili, candidati autorevoli e confronto con la base – spiegano i dem – gli ingredienti della vittoria di Todde, che indica come l’allargamento della coalizione sia indispensabile per invertire la rotta e provare a evitare che l’Italia finisca nel baratro verso cui lo stanno conducendo Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini. Con la Lega, in particolare, che vede ridursi al lumicino i suoi consensi al Sud anche grazie all’inconcepibile progetto di autonomia differenziata che altro non è che una secessione mascherata per emarginare ancora di più le Regioni meridionali.”
“Del resto – prosegue ancora la nota stampa del gruppo del PD – avevamo indicato proprio questo percorso inclusivo e di allargamento della coalizione la settimana scorsa insieme alla capogruppo a Montecitorio Chiara Braga arrivata in Calabria per prendere parte a due distinte iniziative a Lamezia e Cosenza. Il resoconto della nostra attività contenuto nel Libro Bianco, come spiegato a Lamezia, è la base di partenza per costruire, insieme alle altre opposizioni, una concreta alternativa di governo alla destra. Idea condivisa in pieno anche dagli altri capigruppo di minoranza Tavernise (M5S) e Lo Schiavo (Misto) che hanno partecipato all’incontro lametino proprio nell’ottica dell’allargamento della coalizione. Le battaglie comuni che stiamo conducendo sulla sanità, sull’istruzione, sulle infrastrutture e contro l’autonomia differenziata rappresentano quel comun denominatore sul quale costruire una coalizione politica ampia e coesa in grado di dare un’alternativa e una speranza di futuro alla Calabria e all’Italia intera.”

Redazione

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