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PD Calabria: la SS106, la Fondazione Terina e Chiara Braga a Cosenza


Edil Merici

Proseguono le attività del Partito Democratico Regionale, che ha partecipato alle alle iniziative per la Strada Statale 106, chiesto chiarezza sulla situazione della Fondazione Terina e ospitato Chiara Braga a Cosenza.

Il PD in Consiglio regionale partecipa alle iniziative per la SS106

«Il gruppo del PD aderisce all’iniziativa messa in campo da Confederazione Generatale Italiana del Lavoro, Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori e Unione Italiana del Lavoro per tenere accesi i riflettori sulla SS106, ormai dimenticata dal governo. Abbiamo garantito, dunque, adeguata rappresentanza ai quattro presidi di protesta che si sono svolti, in contemporanea, a Bianco e Locri per la provincia di Reggio Calabria, Mirto Crosia per la provincia di Cosenza e Torre Melissa per la provincia di Crotone.»
Ad annunciarlo è il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Mimmo Bevacqua, in occasione dell’iniziativa organizzata dai sindacati regionali per fare tornare di attualità la cosiddetta vertenza Calabria e la necessità di garantire pronti interventi per la messa in sicurezza e l’ammodernamento della SS106.
«Condividiamo il punto di vista illustrato dai segretari regionali di CGIL, CISL e UIL secondo cui la vertenza Calabria va fatta ripartire proprio dagli investimenti e dagli interventi necessari per l’ammodernamento della SS106 che, nonostante i continui proclami, rimane abbandonata a se stessa e a mietere vittime. Così come è necessario che arrivino risposte sui 15.000.000.000 che sarebbero a disposizione per l’infrastruttura e di cui, forse, ne risultano disponibili soltanto 3. È chiaro che, in queste condizioni, non c’è neanche la possibilità di portare a termine i cantieri o soltanto di farli partire, magari per qualche spot elettorale, per poi chiuderli subito dopo. Anche sulla mobilità – conclude Bevacqua – è necessaria una battaglia di respiro nazionale che il PD sta combattendo da tempo e a ogni livello.»

Fondazione Terina: “Serve fare chiarezza sulla progettazione”

“Va valutata con grande attenzione la notizia apparsa sui media calabresi in ordine alle attrezzature della Fondazione Terina che rischiano di diventare obsolete, dopo essere acquistate, con grande esborso per le casse regionali, con l’obiettivo di fare partire un progetto sulle verifiche alimentari che mai ha visto l’inizio.”
A sostenerlo è il gruppo del PD in Consiglio regionale che si attiverà nell’immediato per ottenere una puntuale informativa dal governo regionale su quanto sta avvenendo nella partecipata della Regione.
“Non si può certo tollerare che possano lasciarsi inutilizzati i macchinari acquistati a suo tempo per svolgere un’attività importante in un comparto delicato come quello della sicurezza alimentare – proseguono i consiglieri dem – e il governo regionale deve fornire gli opportuni chiarimenti in ordine alla programmazione complessiva della Fondazione e sulla sua solidità economica. Il tema del riordino degli enti strumentali e delle partecipate regionali è ormai annoso, ma non può perdersi altro tempo, né può valere ancora il gioco del rimbalzo delle responsabilità. Per ottenere il massimo della chiarezza su quanto sta avvenendo – conclude la nota stampa del gruppo del PD. – Presenteremo un’interrogazione alla giunta regionale per ottenere un quadro chiaro sulle attività della Fondazione Terina e sulla sua attuale stabilità finanziaria.”

Chiara Braga a Cosenza

Si è conclusa a Cosenza, al salone degli specchi del palazzo della Provincia, la giornata calabrese della capogruppo del PD alla Camera dei Deputati Braga che, nella mattinata era stata a Lamezia Terme, sempre accompagnata dal presidente del gruppo dem di palazzo Campanella Mimmo Bevacqua, e dai consiglieri Ernesto Alecci, Amalia Bruni, Francesco Iacucci, Raffaele Mammoliti e Giovanni Muraca.
Il Libro bianco e la costruzione dell’alternativa di governo al centrodestra erano stati al centro dell’appuntamento lametino al quale avevano preso parte anche gli altri capigruppo di minoranza in Consiglio: Davide Tavernise (Movimento 5 Stelle) e Antonio Lo Schiavo (Misto) proprio nell’ottica dell’allargamento della coalizione.
Braga che ha sottolineato il lavoro prezioso messo insieme dal gruppo dei consiglieri regionali e racchiuso nel Libro Bianco ha indicato la rotta: «Dobbiamo cominciare a costruire l’alternativa a questa destra che governa il Paese e anche in Calabria sta producendo una serie di danni.»
Unità del Paese, salvaguardia del territorio e valorizzazione del enti locali sono stati, invece, al centro del dibattito cosentino, che ha registrato la partecipazione di sindaci, amministratori, dirigenti e militanti.
Inevitabile che l’attenzione sia stata concentrata sull’autonomia differenziata voluta dalla Lega contro la quale il PD ha avviato una mobilitazione nazionale alla quale il gruppo dem calabrese ha aderito convintamente fin dal primo momento.
«La Calabria – ha affermato Braga – è una di quelle regioni che rischia di essere più colpita da questo disegno pericoloso voluto dalla destra che spacca il Paese, che aumenta le disuguaglianze e che rischia di condannare dei territori a una situazione di fragilità, soprattutto le persone più in difficoltà. Questo disegno non prevede nessuna risorsa per garantire i Livelli Essenziali delle Prestazioni e non prevede risorse per assicurare a tutti i cittadini l’accesso a servizi fondamentali, a partire dalla sanità pubblica, il diritto all’istruzione e il trasporto pubblico.»
Nel corso del dibattito cosentino, al quale hanno preso parte anche i parlamentari Nico Stumpo e Nicola Irto, sono stati poi affrontati anche i temi legati al collegamento delle aree interne, alla transizione ecologica e al potenziamento delle funzioni degli enti locali che devono costituire le vere sfide per il PD e per il rilancio del Sud.
«Le aree interne rappresentano in Calabria la stragrande maggioranza dei territori e il punto sul quale fare leva per impostare una ripresa autentica – le parole di Mimmo Bevacqua – Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è centrato sulla transizione ecologica e sull’economia sostenibile, ma sarà impossibile calarlo nelle nostre realtà finché non ci saranno infrastrutture e servizi adeguati per queste aree che l’autonomia differenziata vuole invece spazzare via per sempre.»

Redazione

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