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PD Calabria: Sandro Principe, Roberto Calderoli e l’ex CoRAP

Edil Merici

Proseguono le attività del Partito Democratico Regionale, che ha espresso cordoglio per la scomparsa della figlia di Sandro Principe, commentato le parole di Roberto Calderoli sul Meridione e commentato la condizione dell’ex Consorzio Regionale per lo sviluppo delle Attività Produttive.

Scomparsa della figlia di Sandro Principe, il cordoglio del gruppo del Pd

«Esprimo il mio più sentito cordoglio e la mia vicinanza alla famiglia Principe, chiamata ad affrontare una durissima prova. Non esistono parole adatte in momenti come questi e ha senso soltanto stringersi intorno all’amico Sandro e alla sua famiglia. Ho avuto modo di conoscere Rosa Maria qualche anno fa, abitando anche io a Rende, e mi colpì subito la sua umanità e il grande attaccamento al suo papà in un momento difficile per Sandro.»
Queste le parole di Mimmo Bevacqua dopo il grave lutto che ha colpito la famiglia Principe, al quale va la vicinanza dell’intero gruppo del PD in Consiglio regionale del quale ha fatto parte per lunghi anni, guidandolo anche da capogruppo.
«Sandro che è stato un esempio per tutti i calabresi che si sono affacciati alla politica negli ultimi anni, ha rappresentato anche per il nostro partito un sicuro punto di riferimento. Sono certo – conclude Bevacqua – che troverà la forza d’animo necessaria anche per affrontare un momento duro come questo e che non meritava. Arrivi a lui, a sua moglie e all’intera sua famiglia il cordoglio del gruppo del PD e il nostro più profondo affetto.»

Autonomia: “Inaccettabili le parole di Calderoli sul Meridione”

“Lasciano davvero senza parole le esternazioni del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Calderoli al termine della prima fase di audizioni svolte in Commissione Affari Costituzionali alla Camera.”Ad affermarlo sono i consiglieri del gruppo del PD a Palazzo Campanella tramite una nota stampa.
“Invece di illustrare nel dettaglio le modalità con le quali saranno finanziati i Livelli Essenziali di Prestazione, unico modo per evitare una spaccatura del Paese, il ministro, evidentemente nervoso, si è lasciato andare a improperi contro i napoletani e i meridionali in generale. Non solo, ma ancora più grave si è scagliato contro gli stessi soggetti chiamati a svolgere le audizioni, bollati come ‘professoroni che prima di lanciarsi in giudizi avventati dovrebbero mettersi alla prova con elezioni evitando giudizi di analfabetismo costituzionale verso parlamentari eletti, senza avere amministrato mai un condominio’. Abbastanza – proseguono i consiglieri dem – per capire quanto sia nervoso e preoccupato Calderoli, che si trova a dover difendere un provvedimento sbagliato, iniquo e con profili di dubbia costituzionalità. E, invece di entrare nel merito del provvedimento e delle eventuali osservazioni critiche, il ministro non trova di meglio da fare che nascondersi dietro l’arroganza e le offese, facendo venire fuori l’antimeridionalismo che caratterizza l’azione del governo Meloni, fin dal momento del suo insediamento. Come PD – concludono i consiglieri dem – proseguiremo la nostra azione di opposizione per bloccare una riforma sbagliata che vuole cancellare il futuro delle Regioni meridionali e sulla quale chiamiamo nuovamente il governatore Roberto Occhiuto al confronto in Consiglio, dopo le sue ultime dichiarazioni pubbliche con le quali ha annunciato che chiederà al suo partito di non votare la riforma senza le risorse per i LEP. Pare evidente che le risorse non ci siano e, per questo, come gruppo del PD sottoporremo all’attenzione dei gruppi presenti in Consiglio regionale il testo di una mozione, aperta al contributo di ciascuno, per bloccare una riforma distruttiva per la Calabria e l’intero Mezzogiorno. Solo così il centrodestra potrà davvero dimostrare di essere una classe dirigente capace, competente e autorevole, come ripete spesso il presidente Occhiuto, mettendo fine a un’ambiguità che oggi davvero non ha più senso di esistere e inizia a indispettire, e non poco, l’intelligenza dei tantissimi calabresi orgogliosi della loro identità e storia.”

Ex CoRAP, Raffaele Mammoliti: “Maggioranza miope”

Il governo regionale mette in atto sull’ex CoRAP un provvedimento di corto respiro, attestando di fatto la fine della spinta riformatrice iniziale. L’istituzione dell’Agenzia regionale di sviluppo delle aree industriali e per l’attrazione di investimenti produttivi licenziata dalla commissione bilancio (parere finanziario) non contiene di fatto nessuna vera riforma, ma rappresenta semplicemente la continuità del logoro modello consortile rinominato agenzia.
Tale proposta prevede la natura giuridica di Ente pubblico economico e strumentale della regione con le medesime funzioni gestorie delle aree industriali che non hanno funzionato né nei rapporti con le imprese, né con la regione. In merito la regione assegna una copertura finanziaria biennale per l’esecuzione delle funzioni e attività e rimanda a generici riferimenti, come, ad esempio, un piano di investimenti straordinari volti a riqualificare la dotazione infrastrutturale delle aree industriali che però non viene allegato. Aver fatto prevalere la mera logica di maggioranza senza nessuna apertura a un confronto di approfondimento con la mia proposta di legge rappresenta dal punto di vista politico e strategico una visione miope e conservatrice. Anche dal punto di vista finanziario si registrano alcuni aspetti critici in merito alla garanzia occupazionale, alla copertura dei soli costi fissi non comprendendo come verrà garantita l’attività. Ho chiesto di sospendere l’approvazione per i necessari approfondimenti ma evidentemente la maggioranza avrà molto probabilmente già individuato il neo commissario da nominare.

Redazione

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