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Costume e Società

I Pescara de Diano feudatari di Bovalino

Edil Merici

Di Antonio Ardore

La Famiglia dei Pescara de Diano originaria del Piemonte, passata nel Reame di Napoli nel secolo XIII, godette nobiltà in Cosenza, in Reggio e in Napoli e fu iscritta al seggio di Capuana col titolo di Patrizio napoletano.
Il 30 marzo 1716 Francesco Pescara, 5º Duca della Saracena (CS), acquistò per 80.000 ducati da Nicola Bernardino Caracciolo, Principe di Marano (NA) la terra di Bovalino con i casali di Benestare e Cirella, vendendo così le terre di Saracena e Lungro (CS) al Principe di Scalea (CS). Trasferì il titolo ducale dalla terra di Saracena a quella di Bovalino con regio assenso del 27 giugno 1716. Sposò Lucrezia Reggio Branciforte dei principi di Campofiorito (PA) diventando 1º duca di Bovalino.
In data 10 settembre 1719, con atto notarile di Giacomo Napoli di Gerace testò in favore del primogenito Giovanbattista (erede in feudalibus) e degli altri figli.
Il Duca Francesco Pescara morì il 12 settembre 1719 e venne sepolto nella chiesa del convento di Santa Maria del Gesù di Bovalino Superiore.
Lucrezia Reggio Branciforte, dopo la morte del marito Francesco Pescara, con testamento olografo del 1720 donò il reliquiario della famiglia Pescara alla Chiesa matrice di Bovalino Superiore, con obbligo di esporre il reliquiario sull’altare maggiore in tempi di epidemie, carestie e terremoti. Il reliquiario venne sepolto dal crollo della cupola dell’altare maggiore nel terremoto del 7 febbraio 1783, con la rottura di qualche vetrino senza dispersione di reliquie.
Nel settembre 2002 il reliquiario, che si trovava da tempo in un altare laterale della chiesa matrice, venne spostato nel Museo d’arte sacra.
Giovanbattista Pescara fu il 2º Duca di Bovalino e Cinquefrondi (RC) con decreto di preambolo della Gran Corte della Vicaria del 16 febbraio 1720. Morì nel 1796.
Successe Giuseppe Pescara 3º Duca, come figlio del precedente. Con l’occupazione francese del Regno di Napoli (1806-1815), tutti i feudatari lasciarono i feudi e ritornarono nelle città di origine. Anche Giuseppe Pescara lasciò il feudo, e fece erigere la Cappella di San Giuseppe nel vicino paese di Benestare.
Maria Pescara, duchessa di Bovalino e Calvizzano, sposò il 1860 circa GiovanFrancesco Morra, 6º Principe di Morra (AV), cui il figlio di questi, Camillo Morra (1818-1891) diventa 7º Principe di Morra e 6º Duca di Bovalino.
Si tramanda che il popolo delle colline vicine, faceva spesso visita al Duca di Bovalino portandogli prodotti della terra e del bestiame, e che alla domanda “Come state?” rispondevano “Bene stare” da cui il casale vicino prese il nome di Benestare, che divenne comune autonomo nel 1810.
I Pescara avevano introdotto nel feudo bovalinese la famosa razza dei Cavalli di Calvizzano, estinta alla metà del XIX secolo. Da questa è l’origine del soggetto del gonfalone del Comune di Bovalino, che è un cavallo dal manto nero che galoppa sulla riva del mare verso sud.

Redazione

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