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Costume e Società

Denuncia dell’antiziganismo e chiamata all’azione per l’inclusione sociale

Edil Merici

Dall’Associazione Un Mondo Di Mondi

Nella settimana dedicata alla lotta contro il razzismo l’Associazione Un Mondo Di Mondi intende mettere in evidenza il forte antiziganismo (il razzismo verso i rom) che si è sviluppato nel territorio reggino.
A confermare, purtroppo, questa nostra denuncia sono le ricerche sul razzismo verso i rom e le raccomandazioni del Consiglio dell’Unione Europea che hanno portato il nostro Paese, come gli altri Paesi della Comunità Europea, a varare negli ultimi 13 anni due Strategie nazionali per l’inclusione dei Rom e Sinti. La seconda strategia 2021/2030, che è quella vigente, ha come prima azione di intervento proprio il contrasto all’antiziganismo, perché questa è considerata l’azione determinante per l’inclusione dei rom in ogni settore del sociale.
Nel nostro territorio l’aspetto molto allarmante è rappresentato dal fatto che l’antiziganismo è operato da molte Istituzioni pubbliche che hanno una visione delle comunità rom estremamente negativa fino a considerarle il “nemico pubblico numero uno”. Un nemico che ormai, nella classifica dei nemici supera addirittura la ‘ndrangheta. Il filosofo Aberto Burgio ha spiegato molto bene questo terribile paradosso della creazione del nemico interno peggiore della mafia nel suo libro intitolato Nonostante Auschwitz. Il “ritorno” del razzismo in Europa, edito da DeriveApprodi 2010, pagine 201-202. Questa rappresentazione negativa dei rom da parte delle Istituzioni pubbliche costituisce un fatto estremamente grave in quanto gli Enti pubblici dovrebbero garantire i diritti di tutti i cittadini senza pregiudizio alcuno. Se consideriamo che questo orientamento degli Enti pubblici esiste già da molti anni alimentando anche l’antiziganismo presso l’opinione pubblica e gli enti privati, è facile capire perché le comunità rom, che nel territorio reggino sono una piccola minoranza che non raggiunge l’1% della popolazione totale, hanno sempre avuto grandi difficoltà nell’inclusione sociale, nonostante i loro numerosi e costanti sforzi. Sulle dinamiche del razzismo bisogna dire che questo non è semplicemente un fatto di odio o di semplice paura verso il diverso o verso il nemico, ma è un fatto che ha diverse ragioni che rispondono razionalmente al nostro sistema sociale fondato sulle diseguaglianze e sull’esclusione sociale. Una di queste ragioni è che grazie a questa rappresentazione molto negativa dei rom essi non solo continuano a essere emarginati, ma costituiscono un perfetto capro espiatorio che funziona benissimo per addebitare a loro le cause di problemi sociali le cui responsabilità sono degli stessi Enti pubblici. Per fare alcuni esempi gli Enti pubblici addebitano ai rom la questione dei ghetti e dei problemi di degrado dei quartieri di case popolari. Ma i ghetti sono stati voluti e realizzati dagli stessi Enti pubblici e il degrado degli alloggi popolari è dovuto alla volontà sempre degli Enti pubblici di abbandonare la politica degli alloggi popolari.Nonostante le ragioni dell’antiziganismo questo, come le altre forme di razzismo, è un fenomeno sociale totale, strutturale, latente, che si avvale di strumenti come l’etnia che servono a inferiorizzare e quindi viene esercitato a volte senza una piena consapevolezza.
Da considerare, inoltre, che il meccanismo della costruzione del nemico interno, che ha un effetto coesivo sulla parte che opera il razzismo e che funziona bene per emarginare i rom, in realtà, come ci spiega il filosofo Burgio, non è senza conseguenze negative anche sulla parte della società che opera il razzismo. Difatti questa si avvelena lentamente acquisendo la necessità di ricercare altri nemici da inferiorizzare ed escludere.
Pertanto, questa nostra denuncia vuole essere anche un invito alle Istituzioni pubbliche per una presa di coscienza delle dinamiche dell’antiziganismo e dei suoi risvolti negativi sull’intera società, destrutturando ogni suo aspetto.

Redazione

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