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Costume e Società

I ragazzi dello Zaleuco alla proiezione di “Mirabile visione: Inferno”

Dal Comitato per la Comunicazione dello Zaleuco

La scuola è chiamata a trasmettere non solo conoscenze, ma anche a emozionare i ragazzi alla cultura. Questo è avvenuto lunedì 25 Marzo, quando gli studenti delle terze classi del Liceo Scientifico Zaleuco, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino, in occasione del Dantedì, hanno assistito, presso il Cinema Vittoria, alla proiezione del docufilm Mirabile Visione: Inferno. Accompagnati dai docenti Beatrice Bumbaca, Fortunata Palermiti, Rossella Fontana, Carmela Rocca, Stella Larosa e Agata Mammoliti, i ragazzi hanno gustato il lavoro cinematografico, ideato e diretto da Matteo Gagliardi, che si interroga su cosa Dante Alighieri potrebbe pensare mai del nostro mondo, se tornasse in vita oggi. Sulla base di ciò la professoressa Argenti (interpretata da Benedetta Buccellato) guida gli studenti della sua classe nella discesa verso l’Inferno dantesco, illustrando le interpretazioni e i significati delle parole del Sommo Poeta, e ripercorrendo il medesimo viaggio, fatto da Dante. Gli alunni scoprono, così, un Dante più rivoluzionario, grazie anche alla presenza di Padre Guglielmo (interpretato da Luigi Diberti), una sorta di guida spirituale, come Virgilio, che esprime e rappresenta il messaggio cristiano durante il viaggio negli Inferi. Ogni cerchio dell’Inferno viene riadattato alla nostra società moderna, e vengono illustrati, in questo modo, quali sono i grandi mali della nostra epoca, affetta da controsensi, dalla crisi capitalista, ma soprattutto da quella climatico/ambientale, che ha colpito l’intero pianeta. Questa la riflessione che accompagna la pellicola di Gagliardi: una visione lacerante e densissima sui dolori del Novecento. Mette in scena spezzoni, filmati, documenti che nulla lasciano in sospeso, facendo sfilare immagini che trattano episodi ed eventi accaduti e orribili, dall’Olocausto, al processo a Totò Riina; da papa Francesco che prega, in solitudine e silenzio, in una Piazza San Pietro svuotata dall’allarme Covid-19, con quell’estetica alla Paolo Sorrentino, che abbiamo, per sempre, immagazzinato; alle immagini di donne e uomini afghani, che cercano di prendere l’ultimo aereo, per scappare dalla rivoluzione mortale, appena scoppiata; da Orenthal James Simpson in tribunale, che indossa i guanti con cui uccise sua moglie, al sorriso blando di Marylin Monroe, come simbolo stereotipato di una donna distrutta da un mondo sessista; e ancora Charles Manson, in tribunale, e i magnati della Finanza, che consumano il mondo; i supermercati americani durante il Black Friday, in cui uomini e donne portano via elettrodomestici, animati da istinti che farebbero vergognare dei leoni in gabbia; e, poi, le malattie, il denaro, le morti, l’ecologia. Un mirabile lavoro, che ha portato i ragazzi a immergersi nel capolavoro dantesco, rendendolo attivo nell’ oggi. Far vivere la cultura è l’obiettivo principale del processo scolastico, perché rende protagonisti gli allievi fuori dalla fissità delle pagine dei libri. Su questo il Liceo Zaleuco è riuscito in pieno!

Redazione

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