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Al Museo di Locri un incontro sugli alberi monumentali dell’Aspromonte custodi della Natura

Il Parco Nazionale dell’Aspromonte, ricco di tesori naturali, tra cui gli alberi monumentali, costituisce un patrimonio inestimabile da preservare. Questi alberi, testimoni silenziosi della storia dell’Aspromonte, svolgono un ruolo cruciale nell’ecosistema locale. Non solo forniscono habitat per numerose specie animali e vegetali, ma contribuiscono anche alla stabilizzazione del suolo, alla regolazione del clima e alla conservazione della biodiversità.
Il convegno Grandi Alberi, Grandi Responsabilità: il contesto degli alberi monumentali in Aspromonte, organizzato dall’Associazione Guide Ufficiali del Parco Nazionale dell’Aspromonte, in collaborazione con il Museo e Parco Archeologico di Locri Epizefiri, offre un’opportunità unica per esplorare e approfondire la conoscenza di questi magnifici guardiani della natura.
Esperti del settore, studiosi e appassionati dell’ambiente si riuniranno oggi, mercoledì 17 aprile, dalle ore 16:00, al Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri Epizephiri, per discutere delle sfide e delle responsabilità nella tutela di questi alberi monumentali. Saranno affrontati temi cruciali come il ruolo degli alberi nell’ecosistema, lo stato delle conoscenze sugli alberi monumentali in Calabria e il tempo degli alberi.
L’evento non solo promuove la sensibilizzazione e la divulgazione riguardanti i temi legati alla biodiversità e alla sua tutela, ma offre anche l’opportunità di ottenere crediti professionali per i partecipanti, accreditati secondo quanto previsto dal regolamento dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e dall’Ordine dei dottori agronomi e forestali.
L’iniziativa, inserita nel calendario di eventi per i 30 anni del Parco, conta sul patrocinio di istituzioni di rilievo come l’Università della Tuscia, il National Biodiversity Future Center, la Società Botanica Italiana e la Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Partecipando a questo evento, è possibile non solo accrescere la propria conoscenza sugli alberi monumentali e sull’importanza della loro tutela, ma anche contribuire a trasformare l’Aspromonte in un modello di vita e di relazione con l’ambiente.

Foto di Francesco Daleo

Oὐδείς

Oὐδείς (pronuncia üdéis) è il sostantivo con il quale Ulisse si presenta a Polifemo nell’Odissea di Omero, e significa “nessuno”. Grazie a questo semplice stratagemma, quando il re di Itaca acceca Polifemo per fuggire dalla sua grotta, il ciclope chiama in soccorso i suoi fratelli urlando che «Nessuno lo ha accecato!», non rendendosi tuttavia conto di aver appena agevolato la fuga dei suoi aggressori. Tornata alla ribalta grazie a uno splendido graphic novel di Carmine di Giandomenico, la denominazione Oὐδείς è stata “rubata” dal più misterioso dei nostri collaboratori, che si impegnerà a esporre a voi lettori punti di vista inediti o approfondimenti che nessuno, per l’appunto, ha fino a oggi avuto il coraggio di affrontare.

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