Sindacati e Regione a confronto per migliorare le condizioni contrattuali di LSU-LPU
Dalle Segreterie Confederali e Generali di CGIL, CISL e UIL
L’incontro tenutosi il 20 gennaio tra il Presidente Roberto Occhiuto, la Vicepresidente Giusi Princi, il Direttore Generale Roberto Cosentino e le Organizzazioni Sindacali ha segnato un avanzamento rispetto alla vertenza degli ex Lavoratori Socialmente Utili-Lavoratori di Pubblica Utilità calabresi, dopo aver conseguito nel tempo importanti risultati con la contrattualizzazione nel 2015 e la stabilizzazione nel 2020 frutto di una serrata rivendicazione sindacale.
Successivamente si è discusso dell’approvazione del decreto Milleproroghe, che ha visto l’equiparazione su base nazionale tra i LPU e i LSU e il riconoscimento di altri 20 milioni di euro, un provvedimento fortemente voluto dal sindacato che ha sollecitato e vigilato rispetto alla stesura del testo definitivo e che consentirà quindi un aumento di contributo agli Enti utilizzatori e quindi delle retribuzioni.
Tale cifra sarà materialmente a disposizione dei Comuni con la conversione in legge del Decreto stesso, che avverrà dal 3 marzo 2022, data in cui diverrà pienamente operativo.
Pertanto le OS hanno ritenuto opportuno chiedere alla Presidenza della Giunta Regionale di produrre ogni utile intervento per anticipare il più possibile l’iter burocratico, onde evitare difficoltà finanziarie agli enti e comunque confermando la decorrenza dell’1/01/2022 per il miglioramento orario della contrattualizzazione dei lavoratori.
Nell’occasione le OS hanno chiesto che venga reso stabile il fondo dei 39 milioni di euro regionali al netto dei pensionamenti che avverranno nel tempo e che i risparmi così derivanti siano reinvestiti di anno in anno nell’aumento ulteriore della quota pro capite dei lavoratori rimanenti nel bacino e, in tal senso, la Regione procederà recependo la detta richiesta.
È stata concordata la redazione e la sottoscrizione di un accordo quadro che disciplini le modalità di quantificazione e utilizzo delle risorse in modo che il beneficio sia ripartito pro capite a tutti i lavoratori, evitando di fatto che possa esserci qualche lavoratore ancora part time che non possa vedersi adeguare il proprio stipendio.
Infine, è stato chiesto di equiparare al resto del bacino, qualora ce ne fosse bisogno, anche quei lavoratori stabilizzati nel 2018 superando la convenzione sottoscritta tra la Regione Calabria e il Ministero del Lavoro che prevedeva un incentivo statale di soli 4 anni.
Rimane obiettivo del Sindacato confederale continuare sul percorso intrapreso tendendo all’obiettivo del full time fino al raggiungimento del massimo retributivo possibile e confidando in interlocuzioni istituzionali che valuteremo, di volta in volta, in riscontro a risultati concreti e migliorativi per i lavoratori.