Africo ottiene un triplice finanziamento per il recupero di tre scuole abbandonate
«Tre strutture abbandonate all’incuria che adesso restituiranno decoro alla nostra cittadina». Inizia così il sindaco Domenico Modaffari appresa la notizia del finanziamento, quello sulla rigenerazione di adeguamento della scuola materna di via Fratelli Bandiera, centrato dalla sua amministrazione per 840.000 €. «Sono soddisfatto di questo nuovo obiettivo raggiunto perché il lavoro, la passione e gli sforzi compiuti dalla mia amministrazione, alla fine, ci hanno ripagato. L’ultimo finanziamento della scuola dell’infanzia di via Fratelli Bandiera ottenuto dal ministero dell’Istruzione e del Merito con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza mi gratifica molto, perché ci permette di completare il nostro programma iniziale di rigenerazione urbana su tre strutture in completo disuso che, adesso, saranno ristrutturate e restituite all’utenza e alla cittadinanza. Mi riferisco al primo finanziamento di 400.000 € per l’edificio dell’ex scuola media di via Provinciale e all’edificio dell’ex asilo nido di via Provinciale contiguo alla villa comunale, per il quale abbiamo ottenuto un finanziamento di 700.000 € per riconvertirlo in Centro socio/educativo e di accoglienza. Tre finanziamenti che cubano in termini economici un importo di 1.940.000 € che rigenereranno a livello urbanistico la nostra cittadina». Il progetto prevede, in sintesi, una serie di interventi in funzione della messa in sicurezza dell’edificio e della riqualificazione degli spazi e degli impianti. Poi il primo cittadino aggiunge: «Il finanziamento è l’ennesimo positivo risultato di questa amministrazione comunale. Siamo orgogliosi di questo successo che andrà a incidere positivamente e in modo consistente sul territorio. Il miglioramento delle strutture scolastiche è un punto fermo dell’amministrazione – rimarca il sindaco Modaffari, – perché l’istruzione e la formazione dei giovani sono centrali per il futuro della nostra città. Pertanto – conclude – continueremo a lavorare per Africo e gli africesi attraverso risposte concrete.»