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Attualità

Tutti fermi, si parte!

Prima di partire per un viaggio sono tante le emozioni che si scontrano e coesistono nel nostro animo: la felicità, la trepidazione, l’ansia e quella “paura” buona dell’ignoto che fa sorridere e sognare.
Anche questo viaggio editoriale che oggi si appresta a partire porta con sé tutte queste sensazioni, e forse anche qualcuna in più. Non uso a caso la parola “viaggio”, e la uso proprio ora che i viaggi non sono possibili e ci sembrano ricordi bellissimi di ieri. Proprio oggi che gli itinerari sono sospesi e le strade chiuse, abbiamo la possibilità di intraprendere con più vigore e determinazione un viaggio dentro i fatti e le parole, un viaggio che può aiutarci a capire, farci fare un’opinione o anche solo sollevarci dei dubbi in merito a quel marasma, oggi più confuso che mai, che chiamiamo realtà. Il grande filosofo illuminista Voltaire scrisse che «è ben difficile in geografia come in morale, capire il mondo senza uscire di casa propria». Questo oggi noi giornalisti di Métis ci apprestiamo a fare, a uscire di casa e metterci in cammino con voi per scoprire il mondo, in un viaggio che non prevede tanti chilometri, ma un percorso ideale smisurato come le storie che vogliamo raccontarvi. Durante questa nostra peregrinazione non abbiamo la pretesa di portarvi sul vacuo terreno delle solide certezze, piuttosto miriamo a condurvi su alture sconfinate dalle quali guardare con occhi nuovi i fatti, suggerendovi chiavi di lettura nuove e inesplorate. Vogliamo consegnarvi informazioni in grado di farvi scegliere più consapevolmente, vogliamo mostrarvi le falle e le brutture, ma anche le fessure da cui trapelano raggi di luce inaspettati. Métis non era solo la dea greca prima moglie di Zeus; nella cultura classica il termine rimanda al campo semantico dell’intelligenza. Non all’erudizione fine a sé stessa, quella da sfoggiare nei salotti buoni, che mira a impressionare e che non lascia un’impronta.
No, rimanda all’intelligenza pratica, quella concretamente spendibile nella vita di tutti giorni, all’astuzia che fa esclamare «ce l’ho fatta anche stavolta!». Questo vogliamo essere per i nostri lettori, concretezza in un mondo di forme vane che mirano ad abbagliarci, pensiero in contrapposizione a chi ci vuole massa informe e acritica e rigore etico e morale in una realtà che ci ha abituato alla gogna mediatica e alle notizie acchiappa click.
Non sappiamo dove ci porterà questo viaggio, ma possiamo scoprirlo insieme e, si sa, un viaggio con una dea, oltretutto nata sotto il segno del capricorno, non potrà che essere elettrizzante!
Io sono Anna Laura Tringali, sono una giornalista, un’educatrice e, soprattutto, sono caporedattore di Métis. Io sono pronta a partire, e voi?

Foto: skuola.net

Anna Laura Tringali

Nata a Milano, ma solo per caso, nel 1989. Bovalinese doc con la passione per la lettura e le scarpe. Si laurea in Scienze della Comunicazione, curriculum editoria e giornalismo, nel 2012, e in metodi e linguaggi del giornalismo nel 2016. Non molto più tardi scopre che ama sì leggere e scrivere, ma che ama far leggere e scrivere gli altri e ne consegue una terza laurea che la fa diventare educatrice socio pedagogica. Dal 2020 è Garante delle persone con disabilità del Comune di Brancaleone. È inquadrata e metodica, stampa tutto in triplice copia. Ama le virgole e i punti e virgola, detesta i punti e la loro dannata pretesa di essere definitivi.

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