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Attualità

Sicurezza nelle aree industriali: il gruppo Leonardo vince l’appalto

Edil Merici

Dall’Ufficio Stampa

Il gruppo Leonardo si aggiudica l’appalto da 19.000.000 di € per la sicurezza nelle aree industriali della Zona Economica Speciale Calabria, ormai facente parte della ZES unica del Mezzogiorno dopo la riforma voluta dal ministro Raffaele Fitto ed entrata nella sua operatività il 1º marzo scorso. È l’ultimo atto della stagione commissariale, durata circa un anno e mezzo, affidata all’avvocato Giosy Romano. Si tratta di un appalto integrato, che accorpa cioè, sia la fase della progettazione esecutiva sia quella dell’esecuzione con un abbattimento notevole dei tempi d’attuazione di uno dei progetti a latere che hanno caratterizzato le attività dell’ufficio regionale della ZES. Sfruttando, infatti, le risorse messe a disposizione dal Programma Operativo Nazionale legalità del Ministero dell’Interno, era stata avviata la progettazione, poi riconosciuta meritevole di essere finanziata, per un’azione di monitoraggio e prevenzione nelle aree industriali, uno degli aspetti cruciali della grande questione degli investimenti produttivi in Calabria.
A fine novembre si era chiusa la fase della presentazione delle offerte, in meno di tre mesi, nel pieno della fase transitoria del passaggio dalla vecchia alla nuova ZES, la commissione giudicatrice ha smaltito l’esame delle proposte pervenute, ultimando i lavori e aggiudicando la gara a una società che opera su tutto il territorio nazionale specializzata nelle attività di progettazione, installazione e manutenzione di impianti elettrici, impianti meccanici, impianti speciali, sistemi di videosorveglianza, centri dati, sistemi di telecomunicazioni, opere infrastrutturali e opere edili connesse.
Il progetto intende rafforzare la sicurezza reale e percepita degli insediamenti industriali, aumentandone l’attrattività per gli operatori economici, soprattutto stranieri, che vedono la legalità e la sicurezza come elemento essenziale per la protezione dei propri investimenti. Più in particolare, l’intervento si propone di migliorare i sistemi di sicurezza delle aree industriali poste nelle ZES, attraverso piattaforme integrate, aperte e basate su parametri pubblici e interoperabili su domini di competenza complementari di portata nazionale, puntando al miglioramento dell’efficienza, della sicurezza della mobilità delle merci, del trasporto delle merci pericolose, della sicurezza pubblica, utilizzando il paradigma dell’Internet delle cose e, ove richiesti, servizi di posizionamento e di tracciamento, sempre nel rispetto delle norme che regolano il trattamento dei dati personali in aderenza al Codice dell’Amministrazione Digitale e alle norme di sicurezza informatica nazionali ed europee. Gli obiettivi possono rapidamente essere perseguiti attraverso il completamento e il potenziamento dei sistemi presenti in campo e di quelli in via di realizzazione che prevedono la dotazione di tecnologie innovative e la realizzazione di infrastrutture per il controllo delle aree sensibili prevedendo la realizzazione di un nodo centrale regionale che raggruppi le informazioni provenienti dalle preesistenze e, grazie a moduli di cooperazione e interoperabilità, sia in grado di generare forte interazione con i sistemi nazionali esterni. Il nodo ospiterà una banca dati di grande valore, non solo ai fini della sicurezza della singola struttura, ma capace di creare un quadro di unione informativo utile a monitorare costantemente i livelli di attuazione e funzionamento delle Aree Economiche regionali. Per il raggiungimento degli obiettivi sopra descritti sarà doverosa la costruzione dell’infrastruttura necessaria ai sistemi di videosorveglianza e monitoraggio ambientale. L’architettura del sistema proposto è di tipo client-server distribuito e, sostanzialmente, si compone di dispositivi di acquisizione (telecamere, lettori targa, sensori, e così via), dell’infrastruttura di comunicazione, di sistemi di archiviazione distribuiti e ridondati nelle zone critiche, di server di elaborazione delle immagini e dei dati acquisiti dai sensori e di un Centro di Controllo che sovraintende e monitora il funzionamento dell’intero sistema.
In ogni area oggetto del progetto, verranno installati uno o più box cui afferiscono i dispositivi di acquisizione (telecamere e sensori ambientali) che ospitano tutte le apparecchiature per l’archiviazione, il controllo e la gestione dei dispositivi installati in quello specifico agglomerato. Il box di controllo di ogni agglomerato ospiterà le apparecchiature necessarie per la gestione delle connessioni verso il centro di controllo e le autorità di pubblica sicurezza. Queste ultime avvengono tramite le apparecchiature di accesso installate presso il box di controllo principale presente in ogni agglomerato così da avere connessioni sicure e cifrate. Gli interventi da realizzare negli agglomerati sopra individuati sono nello specifico:

  1. Sistema di videosorveglianza e controllo accessi;
  2. Sistema di monitoraggio ambientale degli agglomerati industriali;
  3. Infrastruttura di elaborazione, conservazione dei dati e notifica degli eventi;
  4. Centro di controllo;
  5. Servizi di accordatura.

Si rimanda alla Relazione Tecnica del progetto per maggiori specifiche riguardanti la proposta progettuale individuata.

Redazione

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