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Confiscati beni per 2 milioni alla cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri

I finanzieri del Comando Provinciale di Catanzaro, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri e dal Procuratore Aggiunto Vincenzo Capomolla, hanno eseguito un decreto emesso dal Tribunale di Catanzaro – Sez. Seconda Penale – su richiesta del Procuratore Distrettuale Antimafia di Catanzaro – di confisca di prevenzione di numerosi beni appartenenti ai vertici della cosca di ‘ndrangheta “Cerra-Torcasio-Gualtieri”, contestualmente all’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza nei confronti di 13 soggetti.
La confisca è stata decretata dal Tribunale al termine di una lunga istruttoria, particolarmente complessa in ragione del numero dei proposti e dell’articolata attività di indagine patrimoniale, e ha interessato beni riconducibili ai vertici del sodalizio di ‘ndrangheta, tra cui il defunto Cerra Nino (deceduto in stato di detenzione nell’ottobre 2020), e la sorella Cerra Teresina.
Il provvedimento in esecuzione registra la notevole importanza che rivestono, nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata, le misure di prevenzione patrimoniale, con la sottrazione delle ricchezze illecitamente accumulate dagli esponenti di vertice dei sodalizi di ‘ndrangheta.
La confisca disposta dal Tribunale di Catanzaro rappresenta l’epilogo di complesse e articolate indagini di polizia economico-finanziaria svolte dalla Guardia di Finanza di Lamezia Terme, volte all’individuazione e all’apprensione dei patrimoni illeciti conseguiti da soggetti riconducibili alla criminalità organizzata, consistenti in beni di valore del tutto sproporzionato e ingiustificato rispetto ai redditi leciti dichiarati e al tenore di vita mantenuto dagli indiziati, pazientemente ricostruito dai finanzieri a far data dal 1979.
Ciò ha consentito di acquisire un adeguato quadro indiziario per disporre la confisca dei patrimoni rivelatisi di origine illecita o ingiustificati nel loro possesso, il cui valore si attesta in oltre 2.000.000,00 di Euro.
La misura ablatoria ha riguardato, nello specifico:

  • 3 immobili, costituiti complessivamente da 15 appartamenti siti a Lamezia Terme;
  • 1 lussuosa villa ubicata a Lamezia Terme;
  • 2 terreni agricoli, di cui 1 coltivato a vigneto siti a Lamezia Terme;
  • 1 appartamento ubicato nella provincia di Firenze;
  • 4 autoveicoli e 1 motociclo.

Redazione

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