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Attualità

Una discarica da oltre 40 milioni

C’è sempre una questione economica che ruota intorno alla spazzatura. Soldi a palate per il business della monnezza ci sono anche per quell’impianto maleodorante che è ormai divenuto San Leo, a Siderno.
«Mentre noi eravamo lì a chiedere di non andare avanti con il progetto per i tanti rischi che abbiamo prospettato qualcuno ha detto: “Ma questi non hanno capito che in ballo ci sono diversi milioni?”» ha raccontato uno dei partecipanti all’incontro sulla fattibilità del progetto di efficientamento dell’impianto di separazione dei rifiuti di San Leo, che è avvenuto il 13 gennaio scorso nella Sala Verde della Regione Calabria, alla presenza dell’Assessore alla Tutela dell’Ambiente Sergio De Caprio e di alcuni tecnici del dipartimento.
Per qualcuno questo efficientamento non è altro che un vero e proprio ampliamento di 64mila m². Quella bomba ecologica di cui alcuni hanno parlato fino all’altro ieri, insomma, crescerebbe di potenzialità distruttiva.
Ma dietro al denaro tutto sembra si possa dimenticare, specie se in ballo ci sono diverse decine di milioni di Euro sonanti (addirittura oltre 40, per come riferiva qualcuno a settembre scorso, subito dopo l’incendio che, tra l’altro, ha messo a nudo le criticità dello smaltimento dei rifiuti per tutta la Locride).
Un fiume di denaro che farebbe crescere ancora di più il già ampio sito, per altro costruito a ridosso delle abitazioni e di una fiumara.
E mentre era in corso la riunione presso l’assessorato all’ambiente è passato sotto traccia che, appena due giorni prima, era giunto al Comune di Siderno un avviso trasmesso dal Dipartimento Tutela dell’Ambiente Settore 2 Ciclo Integrato dei Rifiuti, con il quale si comunicava l’avvio del procedimento di variante urbanistica con apposizione del vincolo preordinato allesproprio e dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza, con richiesta di pubblicazione sull’Albo Pretorio del Comune (poi effettivamente avvenuta il 14 gennaio). L’oggetto ben specificato è il seguente: Progetto definitivo dellimpianto di valorizzazione e recupero spinto di materie, da RD e RUR, da avviare alla filiera del recupero, con annessa piattaforma di valorizzazione della FORSU, da realizzare in Loc. San Leo nel Comune di Siderno (RC), a servizio dellATO 5.
Il responsabile del procedimento, un ingegnere in servizio presso il Dipartimento regionale, chiede anche che il messo comunale notifichi agli intestatari al catasto che i propri terreni saranno oggetto di esproprio e che trasmetta all’autorità competente copia degli avvisi con gli estremi dell’avvenuta pubblicazione e dell’avvenuta notifica. Per tale ragione, tra gli allegati, è presente anche il Piano Parcellare di Esproprio, contenente i nomi degli attuali proprietari dei terreni che sono già stati individuati per l’ampliamento della struttura.
Nessuno si è strappato le vesti.
Del resto, davanti a risorse per decine di milioni ci si può anche turare il naso. Specie d’estate. Una bella stagione sempre più sommersa da cattivi odori che rendono l’aria sempre meno respirabile e contribuiscono a cancellare l’immagine di una Siderno che sia punto di riferimento economico e sociale per il territorio.
Sarà stato un errore di programmazione che, nel lungo periodo, purtroppo, ha relegato Siderno in una posizione non confacente alla sua storia politica e commerciale. Scelte sbagliate, spesso imposte nell’equilibrio politico di alcuni decenni fa, che oggi costringono i cittadini a subire quelle emergenze che quotidianamente si leggono sui giornali e sui vari siti di informazione, che pure negli anni hanno cercato di aprire gli occhi a una classe dirigente che ha subito scelte del passato, e quando si è sollevata nelle sedi statali e burocratiche è stata respinta e azzittita, anche attraverso un braccio di ferro estenuante che ha messo all’angolo ogni momentanea speranza di ripresa.

Oὐδείς

Oὐδείς (pronuncia üdéis) è il sostantivo con il quale Ulisse si presenta a Polifemo nell’Odissea di Omero, e significa “nessuno”. Grazie a questo semplice stratagemma, quando il re di Itaca acceca Polifemo per fuggire dalla sua grotta, il ciclope chiama in soccorso i suoi fratelli urlando che «Nessuno lo ha accecato!», non rendendosi tuttavia conto di aver appena agevolato la fuga dei suoi aggressori. Tornata alla ribalta grazie a uno splendido graphic novel di Carmine di Giandomenico, la denominazione Oὐδείς è stata “rubata” dal più misterioso dei nostri collaboratori, che si impegnerà a esporre a voi lettori punti di vista inediti o approfondimenti che nessuno, per l’appunto, ha fino a oggi avuto il coraggio di affrontare.

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