I sindacati a confronto con Dalila Nesci sulle criticità della Calabria

Dalle Segreterie Generali di CGIL, CISL e UIL Calabria
Nella giornata di venerdì, i Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL Calabria hanno incontrato, su piattaforma digitale, la Sottosegretaria al Ministero del Sud e della Coesione Territoriale Dalila Nesci.
L’incontro ha avuto come obiettivo quello di portare all’attenzione del Governo nazionale e del Ministero per il Sud la preoccupante situazione sanitaria ed economico/sociale con la quale la Calabria, unica regione nel Paese in cui l’emergenza sanitaria, piuttosto che attenuarsi, tende ad aggravarsi, è chiamata a fare i conti.
CGIL, CISL e UIL Calabria, che nei prossimi giorni, attraverso la presentazione di un programma di discussione e confronto, avvieranno un’interlocuzione con tutte le forze sociali, politiche e produttive regionali, hanno chiesto alla Sottosegretaria Nesci di intercedere con il Governo, affinché sul piano nazionale si apra un focus sulla condizione drammatica della Calabria.
La sanità, con la grave emergenza contagi che non si attenua e la lenta campagna di vaccinazione regionale, insieme alla questione economica, sono stati i temi prioritari al centro del dibattito. E poi ancora infrastrutture, investimenti pubblici, Zona Economica Speciale e Gioia Tauro, spesa pubblica nazionale ed europea.
A conclusione delle due ore di confronto, la Sottosegretaria Nesci, accogliendo la richiesta dei Segretari generali di CGIL, CISL e UIL Calabria, si è impegnata a organizzare presso i Ministeri competenti una serie di tavoli tematici sulle questioni che attengono le criticità e la programmazione di interventi nella nostra regione.
Nelle prossime settimane si avvieranno i primi tre focus: sanità, ZES e Gioia Tauro, precariato e lavoro.
La Calabria, che vive una condizione di particolare difficoltà anche tra le regioni del sud, deve essere la prioritaria nazionale all’interno degli interventi che il governo nazionale metterà in campo nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e nel Piano per il Sud.
L’Italia riparte se riparte il Mezzogiorno.