Di Mary Lizzi
Le tecnologie hanno fatto veloci e grandi progressi, migliorando la resa e abbattendo i costi, consentendo un impatto sul paesaggio. La transizione energetica è anche un’occasione per il rilancio e l’ammodernamento della struttura industriale. L’impegno finanziario varia da Paese a Paese e l’Italia si trova in uno stato piuttosto avanzato di de-carbonizzazione. Il nostro Paese, in effetti, dedica alle varie voci della transizione energetica previste dal Recovery Fund più di 80 di miliardi di Euro. Sembrano tanti, ma non lo sono. Si deve insistere sul capitolo green. La transizione energetica rappresenta una grandissima opportunità di sviluppo e di rilancio della nostra industria.
Sarebbe importante associare l’aggettivo green al territorio della Locride, un comprensorio della regione calabrese che ha tutte le carte in regola per l’utilizzo di impianti solari o eolici per la produzione di energia. La produzione di energia elettrica, proveniente da fonti rinnovabili come i pannelli solari fotovoltaici, ha un impatto estremamente positivo sull’ambiente. L’attuale tecnologia fotovoltaica consente di trasformare in energia elettrica fino al 15% dell’energia solare. I collettori solari sono finalizzati a utilizzare l’irraggiamento solare per riscaldare l’acqua calda sanitaria o per produrre riscaldamento. In quest’ultimo caso il rendimento è superiore. L’attuale tecnologia dei collettori solari, conosciuti anche come pannelli solari termici, consente di convertire in energia termica fino all’80% dell’energia solare.
Un impianto solare termodinamico, anche noto come centrale solare a concentrazione, è un tipo di centrale elettrica che sfrutta, come fonte energetica primaria, la radiazione solare, accumulandola sotto forma di calore per mezzo di tecniche di concentrazione solare, per convertirla, tramite una turbina a vapore, ottenendo una produzione di energia elettrica. La grande rivoluzione rispetto all’altra tecnologia solare di generazione elettrica (fotovoltaico) è però la possibilità di produzione di elettricità anche in periodi di assenza della fonte energetica primaria (durante la notte o con cielo nuvoloso) grazie alla possibilità di accumulo del calore in appositi serbatoi.
Certo è che è necessario avere la consapevolezza che, se si costruisce un impianto solare, questo deve essere utilizzato e soprattutto utilizzabile, non come l’impianto solare inutilizzabile recentemente scoperto a Tropea (VV). Alla fine del mese di aprile, infatti, i Finanzieri del Gruppo Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Catanzaro hanno svolto delle indagini al centro delle quali si colloca l’abusiva costruzione di un impianto termodinamico a concentrazione solare per la produzione di energia termica ed elettrica (realizzato nell’ambito del Progetto Prometeo, finanziato con fondi strutturali europei) che avrebbe dovuto essere a servizio del presidio ospedaliero di Tropea producendo, nelle intenzioni, significativi risparmi energetici. Il Comune avrebbe dovuto adottare un ordine di demolizione e la rimessa allo stato originario dei luoghi occupati dall’impianto, con conseguente inutilizzabilità di quest’ultimo, che infatti non è mai stato nemmeno collaudato e attualmente versa in stato di totale abbandono. Un milione di Euro di fondi comunitari era stato speso per la realizzazione dell’impianto e proprio per aver provocato questo danno erariale tre persone sono finite a giudizio davanti alla Corte dei Conti.
Foto: mediatyche.it
