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Attualità

Possiamo “essere tutti Ruggero” non dimenticando Tommaso Campanella

Nei giorni scorsi ho preso parte, a Stignano, a un’interessante conversazione sulla differenza tra informazione e comunicazione. Alcuni giornalisti ed esperti del settore divulgativo si sono ritrovati a dialogare sul punto nel corso della prima serata dedicata a Tommaso Campanella, un nome che non ha certo bisogno di presentazioni ma che è stato giustamente riscoperto e attualizzato anche e, direi, soprattutto, dall’intuizione di Francesco Rosa, avvocato e docente universitario.
C’è stato un momento in cui informare su stimolo della comunicazione istituzionale ha solleticato il cronista. E questo è il caso della presentazione dei risultati del Progetto di cooperazione transazionale finanziato dal Programma Interreg Adrion che, a Gerace, ha stimolato il progetto Smart Heritage, sfociato nella manifestazione Siamo tutti Ruggero, che ha preso il via questa mattina ed è stata presentata ieri in anteprima alla stampa, dinanzi alla quale è stato effettuato anche il varo della web-app exploregerace.it.
Per implementare l’afflusso turistico e stimolare il cosiddetto turismo lento, la Città di Gerace immagina un percorso Normanno, con la partecipazione non solo dell’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Giuseppe Pezzimenti, che ha intuito le potenzialità dell’idea prospettata e portata avanti con impegno dai funzionari comunali, ma anche di diversi operatori geracesi, che hanno portato e apporteranno un contributo dinamico e funzionale per l’economia del territorio.
Un progetto che rappresenta al meglio come si possano spendere i soldi dei finanziamenti comunitari per sviluppare il territorio. E questo non è uno slogan, ma una realtà. Almeno per quanto si è potuto vedere e comprendere nel corso dell’evento.
Gerace, durante la conferenza stampa di presentazione svoltasi ieri sera, ha dimostrato che ci può essere un altro modo per ragionare in termini di progettazione e di sviluppo. E lo si può fare in stretta sinergia tra settore pubblico, in questo caso l’Amministrazione Comunale, e il settore privato, rappresentato dai molti commercianti, albergatori e professionisti del luogo che hanno anche immaginato un percorso enogastronomico originale, che si richiama al passato normanno. E lo hanno fatto con uno spirito europeista, insieme a professionisti di livello nazionale, in connessione con altri territori dell’Europa.
Da un’idea della Pro Loco di Gerace guidata da Tina Macrì, la responsabile del progetto Loredana Panetta è riuscita a creare una rete che ha coinvolto le giovani professionalità di Polonio Video, Dromostudio e Tatics Group, che hanno prodotto rispettivamente il trailer di presentazione del progetto Sogno Normanno, la web app e il catalogo delle esperienze normanne, coinvolgendo al contempo operatori del viaggio e aziende del luogo che hanno creduto nelle potenzialità di una rinascita della Gerace Normanna.
Il passo successivo di questo progetto è adesso trasformare la comunicazione in divulgazione positiva e integrale. Gli organi di informazione, infatti, dovrebbero cogliere questo momento per rilanciare su tutti i canali il progetto di Gerace e dare così la carica a tutti i calabresi che hanno voglia di fare e che, con questi esempi concreti (Tommaso Campanella a Stignano e Ruggero il Normanno a Gerace), hanno compreso quanto il passato possa rappresentare un modello di attrazione turistica nuova per un territorio che nei secoli ha rappresentato il ponte tra Oriente e Occidente, divenendo punto di riferimento di culture in cui il sole non tramonta mai, tanto da poterlo trovare nella città tanto cara a Tommaso e desiderata da tutti, normanni compresi.

Oὐδείς

Oὐδείς (pronuncia üdéis) è il sostantivo con il quale Ulisse si presenta a Polifemo nell’Odissea di Omero, e significa “nessuno”. Grazie a questo semplice stratagemma, quando il re di Itaca acceca Polifemo per fuggire dalla sua grotta, il ciclope chiama in soccorso i suoi fratelli urlando che «Nessuno lo ha accecato!», non rendendosi tuttavia conto di aver appena agevolato la fuga dei suoi aggressori. Tornata alla ribalta grazie a uno splendido graphic novel di Carmine di Giandomenico, la denominazione Oὐδείς è stata “rubata” dal più misterioso dei nostri collaboratori, che si impegnerà a esporre a voi lettori punti di vista inediti o approfondimenti che nessuno, per l’appunto, ha fino a oggi avuto il coraggio di affrontare.

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