ADVST
Costume e SocietàLetteratura

Trattative concluse

Stasi XX - Dopo aver trascorso una piacevole nottata presso la tenuta di Don Ciccio Paterno, Francesco Rossi conduce con il tenutario le trattative che gli permetteranno di concludere l’affare tedesco e si appresta a lasciare la Sicilia alla volta della sua amata Calabria.

Di Francesco Cesare Strangio

Tutte le sere d’estate, il nonno di Francesco Rossi lo portava sul terrazzo che dava sullo Stretto e gli raccontava delle storie fino a farlo passare nel mondo dei sogni.
Mentre se ne andava verso la sua camera da letto, Rossi sentiva il nonno, come se facesse parte del sogno, recitare la frase: «La vita è come affacciarsi a un balcone, per poi ritirarsi chiudendo l’infisso e passare al sonno eterno».
Con l’andare degli anni capì il significato di quelle parole: «La caducità dell’esistenza».
Mancavano pochi minuti alle otto, quando Rossi sentì battere delicatamente sulla porta di legno massello, intarsiato con dei basso rilievi che riproducevano delle donne coperte da veli. Nuovamente la porta riprodusse il suono di prima: era la domestica che chiedeva il permesso di entrare.
Un istante dopo entrò una donna di bell’aspetto: indossava un vestito attillato che ne esaltava le forme.
I pensieri di Rossi andarono morbosamente in una certa direzione, guidati dalla lieve brezza del profumo, impercettibile, dei feromoni.
“Feromone è il nome dato a sostanze bio-chimiche prodotte da ghiandole esocrine che sono emesse dagli organismi viventi a basse concentrazioni con la funzione di segnali. Classificati nel gruppo dei semiochimici, generano comportamenti e reazioni fisiologico-comportamentale in altri individui della stessa specie che vengono a contatto con esse”.
La giovane, con passo deciso, si mosse verso il lato sinistro della camera, dove c’era un tavolino con due sedie ricoperte di velluto color porpora. Poggiò delicatamente un vassoio d’argento che conteneva una piccola tazzina di porcellana finemente decorata, la zuccheriera e un piatto ricolmo di biscotti.
Finite le sue funzioni, con garbo salutò l’ospite e guadagnò l’uscita. Prima di chiudere gli rivolse un breve e malizioso sorriso.
La sua mente fantasticò associando la donna, per il modo con cui muoveva, a Barbara, la donna di Berlino.
Prima di partire dalla DDR, Rossi si era detto: «Prometto che al mio ritorno nella Germania comunista profanerò il santuario della procreazione custodito da quella fantastica donna».
Lì si trovava in Sicilia e la cosa era ben diversa, era impensabile che una donna come la domestica potesse nutrire, almeno all’apparenza, sentimenti e propositi da indurla a osare…
Poco dopo, scese nell’ampio salone dove c’era ad attenderlo Don Ciccio Paterno, che lo invitò a visitare l’azienda.
Partirono con una Jeep che lasciarono gli americani in omaggio al Conte Balsamo. Era un mulo che non si fermava davanti a niente.
Impiegarono quattro ore, prima di far ritorno per il pranzo.
Durante il pasto si accordarono sulla quantità di agrumi che dovevano imbarcare per poi raggiungere il porto della DDR.
L’imprenditore chiese al fattore di formalizzare l’accordo con tutta la procedura e i tempi della consegna.
Don Ciccio si oppose timidamente sostenendo che tra uomini “bastava la parola”.
L’imprenditore si oppose dicendo: «Non è per mancanza di fiducia che ve la chiedo, ma perché devo presentare un contratto scritto al ministero delle importazioni della Germania dell’Est, diversamente non emettono la lettera di credito a mio favore… una tale evenienza esporrebbe la mia società e la stessa azienda del Conte ad un rischio spropositato».
Per completare il concetto, Rossi continuò: «Voglio, con tutte le mie forze, che rimanga tra noi un sacro rispetto e un buon ricordo; la stima che ci contraddistingue la dobbiamo preservare facendo le cose in modo minuzioso».
Continuò Rossi, citando un detto di Federico II: «Poiché transitoria è l’umana natura, scriviamo! Dunque, per la vita e per la morte, mettiamo tutto per iscritto».
Don Ciccio capì che quanto diceva Rossi non era mancanza di fiducia, ma legittimo pensiero commerciale la cui mancata applicazione poteva pregiudicare il rapporto d’affari tra le parti.
Si recarono nell’ufficio e stilarono un contratto in cui erano evidenziati i diritti e i doveri di ambo le parti.
L’imprenditore gli garantì che, entro la metà di settembre, gli sarebbe pervenuta una lettera di credito a favore dell’azienda Conte Balsamo, che poteva cambiare contestualmente al rilascio del certificato emesso dal funzionario della SGS, dopo il controllo del prodotto in partenza dal porto.
Don Ciccio gli rispose: «Io ne capisco poco e niente di tutto ciò, in ogni caso sarebbe conveniente passare da Napoli e parlarne direttamente con il Conte Balsamo. A ogni buon modo, il prodotto resta impegnato fino a quando il proprietario non disponga diversamente».
Rossi prese un impegno solenne con Don Ciccio che, ad affare concluso, avrebbe corrisposto a lui personalmente un congruo compenso.
Don Ciccio fece come per rifiutare, ma lo bloccò dicendo: «Noi condividiamo le stesse origini e abbiamo famiglia! Dobbiamo pensare anche al futuro dei figli».
Il fattore si limitò a ringraziarlo per il pensiero.
Conclusa tutta la parte burocratica, Don Ciccio Paterno lo accompagnò di persona a prendere il treno per Messina.
Arrivati alla stazione di Palermo, poco prima che Rossi salisse sul treno, Don Ciccio gli disse: «Salutatemi Reggio. Se Dio vuole, dopo che tutto andrà in porto, se vi fa cosa gradita, sarò ben volentieri ospite vostro».
Francesco rispose: «Sarò onoratissimo della vostra presenza».

Foto: staticflickr.com

Redazione

Redazione è il nome sotto il quale voi lettori avrete la possibilità di trovare quotidianamente aggiornamenti provenienti dagli Uffici Stampa delle Forze dell’Ordine, degli Enti Amministrativi locali e sovraordinati, delle associazioni operanti sul territorio e persino dei professionisti che sceglieranno le pagine del nostro quotidiano online per aiutarvi ad avere maggiore familiarità con gli aspetti più complessi della nostra realtà sociale. Un’interfaccia che vi aiuterà a rimanere costantemente aggiornati su ciò che vi circonda e vi darà gli strumenti per interpretare al meglio il nostro tempo così complesso.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button