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Costume e Società

Il volo postale tra l’Italia e la Somalia

Di Frana

La nostra compagnia di bandiera, l’Ala Littoria, voleva sperimentare la possibilità di realizzare un servizio postale veloce fra Roma e i possedimenti coloniali. L’occasione si presentò alla fine dell’anno 1934: dal 9 all’11 novembre il re d’Italia, Vittorio Emanuele III si era recato in visita in Somalia e l’Ala Littoria sperimentò il volo postale rapido fra Roma e quella lontana colonia, a cui aveva da tempo pensato, per portare al re la corrispondenza, anche in considerazione del fatto che l’11 novembre ricorreva il suo sessantacinquesimo compleanno.
Per questo avvenimento, le Poste italiane emisero, il 5 novembre una serie di francobolli speciali composti da sei valori e un francobollo Servizio di Stato ottenuto sovrastampando il francobollo da 10 lire della serie, con colore cambiato, con una coroncina e la dicitura “Servizio di Stato”. Inoltre, in date successive, venne emessa una serie di dieci francobolli speciali per ciascuna delle colonie Cirenaica, Somalia, Eritrea e Tripolitania, oltre a un francobollo Servizio di Stato da 25+2 lire sempre per ogni colonia.
Per attuare questo nuovo collegamento fu chiamato Carlo Francesco Lombardi, più noto come Francis Lombardi, al quale furono affiancati: come secondo pilota Vittorio Suster, il motorista Luigi Giacomello e il radiotelegrafista Pietro Cavalieri. Francis Lombardi, genovese di nascita, conseguì il brevetto di pilota nel 1916 e partecipò poi alla prima guerra mondiale nelle squadriglie da caccia. Alla fine della guerra costituì a Vercelli il primo aerocentro da turismo e partecipò al primo giro aereo d’Europa classificandosi quinto.
Nel 1930 effettuò parecchi voli di ricognizione sull’Africa per verificare la possibilità di istituire linee aeree in quei luoghi. All’inizio del 1934 tentò il collegamento rapido fra l’Italia e l’America Latina. L’aereo utilizzato era un trimotore Savoia Marchetti S.71, dello stesso tipo di quello precedentemente utilizzato da Lombardi e Mazzotti in occasione del volo postale diretto Roma-Buenos Aires effettuato nel mese di gennaio dello stesso anno.La partenza avvenne da Roma, aeroporto del Littorio, e il collo complessivamente trasportato nelle varie tappe dell’intero percorso fu di circa 248 chilogrammi. Gli aerogrammi dovevano essere affrancati per il porto normale delle lettere o cartoline, oltre al francobollo speciale a seconda della destinazione. I francobolli ordinari subirono l’annullo postale della località di spedizione, mentre gli speciali quello del volo. L’S.71 fece due scali per i rifornimenti a Tobruk e Massaua e, nel pomeriggio dell’11 novembre, atterrò a Mogadiscio dopo aver percorso circa 6.200 chilometri in 35 ore e 35 minuti, soste comprese, a una velocità media di circa 215 Km/h. Praticamente Lombardi aveva collegato Roma a Mogadiscio in meno di 32 ore effettive di volo, stabilendo così il nuovo record del collegamento.L’arrivo all’aeroporto di Mogadiscio non fu dei più felici perché l’aereo, in fase di atterraggio, cappottò, uscendo abbastanza malconcio dall’incidente. Fortunatamente l’equipaggio rimase incolume, solo Lombardi riportò qualche ferita di modesta entità al braccio destro. Malgrado l’incidente occorso nella fase di atterraggio, il volo costituì un esperimento di tutto rilievo e di grande importanza per lo sviluppo dei trasporti aerei civili nel nostro Paese.
Da rilevare che Lombardi, nelle varie competizioni cui prese parte, con diversi tipi di aerei, si sia sempre classificato nelle prime posizioni, indice di una regolarità e di una professionalità veramente notevoli. E proprio in virtù delle esperienze fatte nei suoi voli dal 1930 al 1934, alla fine del 1935 Lombardi fu assunto dall’Ala Littoria per compiere i primi voli regolari del servizio aeropostale sul percorso Roma-Asmara-Mogadiscio.
Per le sue imprese fu decorato con tre medaglie d’argento al valor militare e con due al valor aeronautico.
Il 5 marzo 1983 moriva a Vercelli.

Redazione

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