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Maria, Chiara e Anna Rita Condò, tre cugine al servizio della musica

La musica è femmina, perché si insinua nelle pieghe dell’anima. È suadente e ammaliatrice, fa tremare chi comanda. La musica è disobbediente, fa paura alle dittature, non si può contenere entro i limiti delle regole. Ma soprattutto, essa è un’arte meravigliosamente potente e pericolosa, che ha il potere di riconciliare i popoli e sanare le fratture sociali.
In questi giorni in cui ci giungono pessime notizie internazionali al riguardo, le parole di Maria, Chiara e Anna Rita Condò sono come una ventata d’aria fresca, in mezzo a tanto orrore. Si tratta di tre giovani donne calabresi unite da legame parentale, che hanno fatto di quest’arte il proprio strumento di espressione, dimostrando presto qualità e talento. Le tre cugine sono di Gerace, hanno rispettivamente 18, 17 e 16 anni e frequentano il Liceo Linguistico Mazzini di Locri e l’accademia Senocrito diretta da Saverio Varacalli, presso la quale sono seguite dall’insegnante di violino Stefania Alessi e da quella di pianoforte Loredana Pelle.
Quali strumenti suonate? Come avete iniziato?
Maria: Io suono il pianoforte da dodici anni. Ho iniziato quasi per gioco e poi piano piano è diventata la mia strada.
Chiara: Io suono il violino da quasi dieci anni. Vedendo mia sorella suonare mi sono appassionata anche io alla musica, anche perché a Gerace organizziamo sempre concerti ed eventi musicali e anche i miei genitori sono amanti della musica, mio padre suona e canta.
Anna Rita: Io ho iniziato assieme a Chiara, ho cominciato sotto la sua spinta. Inizialmente non pensavo alla musica, ma lei mi ha invogliata.
La musica è solo un hobby oppure vorreste farla diventare una professione?
Chiara: inizialmente sì, era solo un hobby. Avendo iniziato da piccolissime, ovviamente era un gioco. Adesso per me la musica è diventata la mia vita, sono cresciuta con la musica e sì, vorrei continuare a suonare e vorrei che la musica diventasse effettivamente il mio lavoro. Penso di poter parlare a nome di tutte.
Oltre la musica classica, cosa ascoltate? Qual è la vostra playlist preferita su Spotify?
Maria: Ascoltiamo un po’ di tutto, è bello scoprire tutto quello che ci circonda. Non ci teniamo lontane da niente.
È possibile assistere alle vostre performance? Avete in programma eventi futuri?
Maria: Ci saranno sicuramente eventi futuri, stiamo già organizzando qualcosa. Purtroppo la situazione creatasi a causa della pandemia non ci permette per il momento di fissare delle date certe.
Avete già pensato a cosa fare dopo il liceo?
Maria: Vorremmo fare il conservatorio. Per potervi accedere, è necessario frequentare i corsi pre-accademici per otto anni e superare diversi esami. Dopodiché, si può fare l’esame di ammissione al conservatorio.
Che cosa rappresenta la musica per voi? Qual è il significato intrinseco che le attribuite?
Maria: La musica fa parte di me, ormai, della mia ruotine. Per noi è linfa vitale.
Anna Rita: Non so davvero cosa farei senza la musica, perché mi permette di esprimere i miei sentimenti, di dire ciò che penso senza farmi problemi, superando anche la barriera della timidezza.
Qual è il vostro rapporto con gli strumenti musicali?
Maria: Il fatto di prendersene cura per tanti anni fa sì che si sviluppi una sorta di legame con il proprio strumento. Soprattutto per i violinisti che possono portarlo in giro e suonare sempre con esso e di conseguenza si affezionano. Per chi non fa parte di questo mondo si tratta soltanto di oggetti, ma non è così. Grazie a essi viviamo forti emozioni.
Anna Rita: Anche a livello pratico si crea un legame molto stretto. Bisogna mettere la pece sulle corde per riuscire a suonare bene. Bisogna pulirlo affinché non si rovini, riporlo con cura ed effettuare la manutenzione con prodotti specifici. Diventa una sorta di rituale.
Vi ispirate a qualche musicista in particolare?
Maria: Martha Argerich. È fantastica. Il suo talento è indescrivibile.
Chiara: Negli anni ho ascoltato moltissimi violinisti su YouTube. Tra tutti, il mio modello è Hilary Hann, artista statunitense. Spero un giorno di poter suonare come lei.
Anna Rita: Tra tutti, Uto Ughi.
Proprio in questi giorni, in Afghanistan, i talebani hanno vietato la musica alle donne. Cosa ne pensate?
Maria: Le notizie riguardanti ciò che sta accadendo laggiù mi hanno colpita profondamente, perché da donna è purtroppo più semplice immedesimarsi in quel tipo di situazione e pensare che soltanto poco tempo fa anche qui, anche se in altri contesti, siamo state private dei nostri diritti. Privare le persone della propria arte è crudele, perché, come già accennato da Anna Rita prima, essa a volte diviene l’unico strumento attraverso il quale ci si riesce ad esprimere. Che si tratti della danza, della musica o la poesia, da sempre l’arte riesce a superare tutti gli ostacoli. Abbiamo preso questa situazione a cuore anche a casa, guardando il Telegiornale: siamo rimasti sgomenti di fronte alle privazioni che il genere femminile è costretto a subire.
Oggi apprendiamo, quindi, che un mondo senza musica è purtroppo possibile. Riuscite a immedesimarvi in una realtà così? Come la immaginate?
Chiara: Non lo immagino. Per un musicista è come immaginare un mondo vuoto. Non riesco quasi a crederlo possibile.
Anna Rita: La musica è capace di tutto, può unire le persone e favorire la comunicazione. Senza musica, il mondo sarebbe senza colori.

Anastasia Cicciarello

Nata a Locri nel 1990, membro effettivo della Millennials Generation, ha iniziato a scrivere prima sui muri con i pastelli, poi a scuola, dove ha incanalato la sua passione e non si è più fermata. Le piace viaggiare ma adora allo stesso modo la strada del ritorno, la bellezza dolorosa e fragile della sua terra. Abita ad Ardore, la cui posizione invidiabile le fa iniziare ogni giornata con l’ottimismo di chi si ritrova la salsedine tra i capelli tutto l’anno. Il bisogno di dire la sua l’ha condotta alla finale del concorso AttiveMenti con il racconto “La necessità del superfluo”, a scrivere “Il dolore non mi fa più paura” per la casa editrice Guthenberg e a collaborare con varie testate come hermesmagazine.it

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