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Il FilMuzik Festival di Gioiosa Ionica entra nella sua fase finale

Dall’Ufficio Stampa FilMuzik Festival

Archiviata la Selezione cinematografica, che vi dà appuntamento a mercoledì 8 settembre, come di consueto presso il giardino Meridiano di Palazzo Amaduri, a Gioiosa Ionica, alle ore 21:15, quando verranno proiettati nuovamente i quattro cortometraggi della rassegna (Florindo e Carlotta, Chjanu Chjanu, Io ho fissato il fuoco per sempre e Turnate) e Simulation Theory, docufilm della band di alternative rock Muse, FilMuzik, Arts Festival dedicato al cinema musicale organizzato dall’associazione culturale Bird Production, entra nella sua fase conclusiva.
Ricordando che ogni sera, a partire dalle 19:00, sarà possibile fare un aperitivo a tagliere e cocktail, si parte questa sera sabato 4 settembre, alle ore 22:15, con il cine-concerto della chitarrista Anna Mancini, che musicherà dal vivo il film muto Alice in Wonderland, una delle prime versioni cinematografiche tratte dai celebri romanzi di Lewis Carroll con protagonista Viola Savoy, che venne prodotto nel 1915.
Domenica 5 settembre, dunque, a partire dalle ore 17:30, si svolgerà, anche in questo caso su prenotazione, il secondo appuntamento del Laboratorio di Biodanza a cura di Alba Alvarez, cui seguirà la proiezione del documentario Il sale della terra, film documentario del 2014 diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado, che ritrae le opere e la vita del grande fotografo brasiliano Sebastião Salgado.
Giovedì 9 settembre, alle ore 21:15, sarà invece proiettato il documentario Osannaples, che segue la storia degli Osanna, cinque ragazzi cresciuti tra il Vomero e l’Accademia di Belle Arti, a Napoli, a cavallo degli anni ‘60 e ’70 che, seguendo il sogno di realizzare dei brani originali, producono un autoctono progressive-rock e gettano le basi del Naples Power, del quale saranno anche talent scouts. Seguirà un dialogo con la regista M. Deborah Farina sul suo rockumentary, durante il quale saranno approfondite le tematiche legate al genere del documentario musicale di cui è studiosa: dalle tecniche del cinema diretto alle svariate forme di film-concerto.
Venerdì 10 settembre quindi, spazio al documentario musicale We Are the Thousand – L’incredibile storia di Rockin’1000 di Anita Rivaroli, che raconta la temeraria impresa del geologo romagnolo Fabio Zaffagnini, che organizzò un raduno di mille persone, tra cantanti e musicisti amatoriali, che eseguisse Learn to Fly dei Foo Fighters per intercettare il gruppo statunitense e convincerlo a venire a suonare in città. Per l’occasione, saranno presenti Alberto Tavernese e Michele Panettai, gli unici due batteristi calabresi che hanno preso parte all’evento.
L’ultimo appuntamento con la rassegna, dunque, sarà sabato 11 settembre, quando, a partire dalle ore 22:15, si potrà assistere al concerto di apertura Tra Cielo e Terra con Omar Mrad, che sarà arricchito dalle immagini aeree di Ivan Reale, e dalla presentazione del nuovo progetto di Massimo Garritano e Tonino Palamara Shadows & Light, che si presenta a tutti gli effetti come un viaggio sonoro tra i chiaroscuro della celluloide.
Dalle 7 note alla settima arte e ritorno, i due musicisti, tra scrittura e creazione estemporanea, interagiranno nella performance con citazioni  sonore di film d’autore.
Massimo Garritano, classe 1973, è avvezzo a esperimenti che accostano musica e arti visive. Nel corso della sua carriera ha sonorizzato film muti, composto per spettacoli teatrali, balletti e per documentari, l’ultimo dei quali, Lawrence sulla vita e le opere di Lawrence Ferlinghetti, scritto e diretto da Giada Diano e Elisa Polimeni.
L’incontro con Tonino Palamara, anch’egli classe 1973, batterista e percussionista dalla rara sensibilità e dal respiro musicale intenso, garantirà una performance ricca di sorprese, che offrirà agli spettatori del festival uno spettacolo di musica immaginifica, fatto di montaggi serrati e piani sequenza musicali in un concerto senza soluzione di continuità, nel quale troveranno spazio molteplici melodie custodite nell’immaginario collettivo ed evocative delle pellicole cinematografiche alle quali sono connesse.Il modo migliore per mandare in archivio un’edizione ricchissima di sorprese e spunti di riflessione e darsi così appuntamento al prossimo anno.
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Redazione

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