Monsignor Francesco Oliva a Pescara per ricevere il Premio Borsellino
È cominciata da pochi minuti, presso l’auditorium Flaiano di Pescara, la cerimonia di premiazione del Premio Nazionale Paolo Borsellino, che da 25 anni intende testimoniare ammirazione, gratitudine ed affetto a tutte quelle Personalità che si contraddistinguono per il loro impegno sociale e civile ed offrono un’azione significativa contro ogni forma di potere mafioso e contro ogni forma d’ingiustizia e di violenza.
Il grande successo riscosso quest’anno dal Premio Borsellino, che mai ha avuto un numero così grande di adesioni di scuole medie e superiori, ha convinto gli organizzatori di quanto sia vero che “gli uomini passano, ma le idee restano e camminano sulle gambe di altri uomini.”
Grazie al protagonismo di istituzioni sensibili, associazioni, giovani, e di appassionati educatori e testimoni, la memoria della disumana sequela criminale delle stragi è infatti iscritta con tratti forti nella storia della Repubblica e fa parte del nostro stesso senso civico e oggi la cosa più importante che si possa fare per onorare la loro memoria è non abbassare la guardia pur tra mille difficoltà.
È uno scontro che non consente mediazioni e che si combatte su più fronti. Su quello della prevenzione e della repressione ma anche su quello culturale. Se è vero che alle parole appassionate dell’intellettuale Gesualdo Bufalino, che pochi giorni dopo la strage di via D’Amelio scrisse “prima di tutto serve un esercito di insegnanti per combattere la mafia”, è fondamentale perpetuare il ricordo, i valori, gli insegnamenti di chi si è battuto contro la criminalità che opprime la società, per difendere i valori più importanti della nostra comunità.
Ed è con questo spirito che, come ogni anno, gli organizzatori del premio hanno scelto di celebrare l’impegno di importanti personalità provenienti da tutta Italia, compreso, nell’occasione odierna, il vescovo della Diocesi di Locri-Gerace Francesco Oliva.
L’elenco dei premiati
- Maurizio Detalmo Mezzavilla Generale nuovo comandante Interregionale Ogaden dell’Arma di Carabinieri;
- Carmelo Zuccaro Procuratore di Catania;
- Gaetano Paci procuratore di Reggio Calabria;
- Raffaele Grassi Prefetto di Padova – fino a pochi mesi fa Prefetto di Foggia;
- Francesco Oliva Vescovo antimafia di Locri;
- Don Maurizio Patriciello, Parroco di Caivano (Napoli) che si batte contro la camorra della terra dei fuochi”;
- Roberto Lipari cabarettista antimafia, dal 1º novembre conduttore di Striscia la notizia;
- Giovanni Parapini direttore di Rai per il sociale;
- Maria Grazia Mazzola inviata speciale del TG1 che ha realizzato numerose inchieste e documentari antimafia tra cui l’esclusiva con Agnese Borsellino;
- Giovanni Bianconi, editorialista del Corriere della sera;
- Stefano Pallotta Presidente dell’ordine dei giornalisti d’Abruzzo;
- Pinuccio Fazio testimone di giustizia che ricorda il figlio Michele ucciso dalla mafia;
- Antonio La Scala avvocato e presidente di Gens nova;
- Marco Grassi ispettore della guardia di Finanza che si impegna nell’educazione antimafia;
- Rosa De Fabritiis docente referente dell’educazione alla cittadinanza attiva nell’Istituto De Cecco.