Cosa ne sarà dell’ergastolo ostativo, attualmente applicato a 1.259 detenuti? È la domanda che si è posto lo Speciale TG1 andato in onda ieri sera, nel quale Maria Grazia Mazzola ha ricostruito le fasi salienti dalle stragi di mafia a oggi alla luce della sentenza della Corte Costituzionale del maggio scorso che, per la prima volta dal 1992, cambierà la legislazione.
Entro maggio 2022, infatti, il Parlamento dovrà modificare la legge per recepire i criteri fissati dalla Consulta in base ai quali anche i detenuti all’ergastolo ostativo potranno accedere ai benefici, sbarrando l’accesso invece a chi rimane collegato ai clan. Se dopo le stragi in cui persero la vita Giovanni Falcone e Paolo Borsellino fu stabilito che i boss non dovessero godere né di permessi premio né della liberazione condizionale senza collaborare con la giustizia, oggi, dopo le recenti sentenze della Corte Europea dei Diritti Umani e della Corte Costituzionale, che dichiarano incostituzionale l’ergastolo ostativo, anche gli irriducibili potranno accedere ai benefici penitenziari in assenza di collaborazione con lo Stato.
Il braccio di ferro tra Cosa Nostra e lo Stato su ergastolo, 41 bis e 4 bis, ma anche la storia di un ex killer che ora ha un’altra vita, sono stati al centro del lungo servizio della collega, che ha realizzato anche un focus sugli stragisti Filippo Graviano, che ha già chiesto un permesso premio dichiarandosi dissociato da Cosa Nostra, e Giuseppe Graviano, che sta per laurearsi in carcere in una branca della Biologia.
Ma è stata data voce anche a Maria Falcone, Salvatore Borsellino, Roberto Saetta, all’ex presidente della Corte Costituzionale Ugo De Siervo, ai consiglieri del Consiglio Superiore della Magistratura Nino Di Matteo e Sebastiano Ardita, alla presidente del Tribunale di Sorveglianza di Milano Giovanna Di Rosa, all’avvocato Antonella Mascia, che ha vinto il ricorso contro l’ergastolo ostativo, al Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, all’ex giudice a latere del Maxiprocesso Pietro Grasso, alla vicepresidente di Libera Enza Rando, ai Garanti dei Privati della Libertà, Mauro Palma e Emilia Rossi, al presidente del Tribunale di Palermo Antonio Balsamo, all’avvocato Giuseppe Aloisio, a Elisabetta Zamparutti di Nessuno Tocchi Caino e ad Aaron Pettinari, caporedattore di Antimafia Duemila.
Potete rivedere lo Speciale TG1 cliccando qui.
