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Costume e Società

Rocco e il pane: una passione senza fine

Il pane, in Calabria, rientra nella categoria dei saperi e dei sapori che si caratterizzano per autenticità e genuinità. Quello di Platì, poi, è certamente un pane che, grazie alla sua squisitezza e croccantezza, è riuscito a varcare i confini regionali, raggiungendo varie zone d’Italia. Il segreto, probabilmente, si nasconde nella volontà di approfondire le nuove tecniche innovative, senza mai abbandonare i consigli e i metodi tradizionali.
I forni, nel territorio platiese, ai piedi dell’Aspromonte, rappresentano dei veri e propri fortini di assoluta bontà, dove le mani sapienti di chi lavora vengono trascinate dalla forza passionale del cuore. In questo contesto, sulla scia di una profonda e lontana tradizione famigliare, Rocco ha conosciuto e approfondito l’amore per il pane, quello che lui definisce una passione senza fine. Già all’età di 10 anni, con il corpo e la mente in fase di crescita, la sua anima profumava di pane. Apportava il suo piccolo e importante contributo nel forno di famiglia, affrontando il sacrificio con curiosità e dedizione, facendosi guidare da suo padre Ciccio e da Anna Rosa Maria, sua nonna materna, simpaticamente chiamata Gnura ‘Nnuzza.
Col passare del tempo, interpretando il pane come un dono sacro, Rocco ha continuato a coltivare l’amore per il suo lavoro quasi con devozione, passando dal panificio alla panetteria di famiglia, avviata nel 1995 a Bovalino e divenuta ormai un’eccellenza nei diversi ambiti di pizzeria, gastronomia e friggitoria. Nell’obiettivo di migliorarsi sempre di più, ci racconta che una delle sue attività preferite è quella di giocare con gli impasti, per sperimentare e scoprire nuove procedure e quindi nuovi gusti. Difatti, costantemente, dedica intere giornate alla formazione, che nell’ultimo periodo lo ha portato a specializzarsi su particolari e colorati impasti per panini, utilizzando ingredienti come l’alga spirulina, la barbabietola rossa, il carbone vegetale, i cereali germinati e la curcuma. Di recente, inoltre, ha partecipato a un corso di aggiornamento con l’Accademia Nazionale Pizza DOC, tenutosi in Calabria, ascoltando e studiando attentamente la competenza e la professionalità di Gabriele Bonci, noto chef e pizzaiolo romano.
Un legame indissolubile, dunque, quello tra Rocco e il pane, che abbraccia il susseguirsi delle generazioni e scatena quella necessaria connessione sentimentale tra le cose, le persone e i luoghi. Perché , come spesso dice Rocco, “quandu l’amùri non veni du’ cori, è comu ‘na minestra senza sali”. E l’amore, si sa, è uno strumento imprescindibile per trasmettere un sapore romantico alla famiglia, al lavoro e, inevitabilmente, alla vita.

Giovanni Ruffo

Nato e cresciuto sullo Jonio, con il corpo accarezzato dalla brezza del mare e un potente richiamo spirituale in Aspromonte. Cittadino e straniero ovunque, amante della bellezza immateriale e delle meravigliose ricchezze che madre natura dona ai suoi ospiti. Avventure radiofoniche di musicultura e una passione viscerale per il teatro e la scrittura, terapie dell’anima necessarie per coltivare i princìpi di resilienza e r-esistenza, coniuga la tradizione con l’innovazione, le radici con le ali. Ricerca sprazzi e scorci di poesia nelle crepe, negli anfratti più nascosti, in ogni spigolo di mondo. Ama la diversità e la libertà, intese come opportunità e strumenti di crescita. Detesta i muri dell’indifferenza e crede nei ponti dell’umanità, trovando nelle differenze delle autentiche risorse costruttive e collettive.

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