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Attualità

“Locri on Ice”: giocattolo già rotto?

Il nostro direttore ne parlava giusto ieri mattina e, nel giro di poche ore, abbiamo avuto la conferma che, per certe persone, il ritorno alla normalità è stato affrettato.
La dimostrazione lampante è quanto accaduto nelle ultime 48 ore al Locri on Ice, festa di piazza natalizia ormai tra le più attese della costa ionica che, dopo l’anno di sospensione dovuto al Covid-19, aveva promesso di tornare in grande stile ma, comunque, nel rispetto delle norme vigenti. Questo, almeno, nelle intenzioni dell’Amministrazione Comunale che, un po’ come il Governo nell’imporre la zona gialla, aveva deciso di affidarsi soprattutto al buonsenso dei cittadini affinché si contenessero i contagi.
Fiducia molto mal riposta se consideriamo che, durante la sera dell’11 dicembre (praticamente nel primo week-end dall’inaugurazione, avvenuta appena 2 giorni prima) un controllo dei Carabinieri ha dimostrato che all’interno del tendone allestito in Piazza dei Martiri gli avventori che, responsabilmente, indossavano la mascherina erano una striminzita minoranza.
Scatta immediatamente l’allarme e il sindaco Giovanni Calabrese invita gli organizzatori a una sospensione delle attività a un rafforzamento dei controlli che, tuttavia, come si legge nella nota 28.675/2021 inviata ieri proprio dal primo cittadino al Presidente dell’Associazione Locri Eventi Luigi lervasi, alla Stazione dei Carabinieri di Locri, al Commissariato di Polizia di Stato di Siderno e alla Polizia Municipale di Locri, viene totalmente ignorata come il richiamo verbale di un papà un po’ severo a un bambino che si è messo in testa di combinare a tutti i costi una marachella.
Risultato? Nello stesso documento il sindaco dispone “l’immediata sospensione delle attività di intrattenimento musicale/danzante che ha rappresentato motivo di assembramento senza l’utilizzo dei relativi dispositivi anti Covid-19” e (espressione che più che mai casca a fagiolo) buonanotte ai suonatori.
Divertimento finito? Ancora no, ma ci domandiamo come si svolgerà a questo punto il resto della manifestazione e, soprattutto, vista la nostra condotta, se davvero ci meritassimo di ricevere, in questo periodo così delicato, un giocattolo che, all’atto pratico, abbiamo rotto appena 48 ore dopo averlo scartato…

Foto: gazzettadelsud.it

Oὐδείς

Oὐδείς (pronuncia üdéis) è il sostantivo con il quale Ulisse si presenta a Polifemo nell’Odissea di Omero, e significa “nessuno”. Grazie a questo semplice stratagemma, quando il re di Itaca acceca Polifemo per fuggire dalla sua grotta, il ciclope chiama in soccorso i suoi fratelli urlando che «Nessuno lo ha accecato!», non rendendosi tuttavia conto di aver appena agevolato la fuga dei suoi aggressori. Tornata alla ribalta grazie a uno splendido graphic novel di Carmine di Giandomenico, la denominazione Oὐδείς è stata “rubata” dal più misterioso dei nostri collaboratori, che si impegnerà a esporre a voi lettori punti di vista inediti o approfondimenti che nessuno, per l’appunto, ha fino a oggi avuto il coraggio di affrontare.

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