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La cessione di stupefacenti ai minori e l’attenuante della lieve entità

Breve storia della Legge sugli Stupefacenti XXX - Facciamo un ulteriore passo avanti nella formulazione delle norme che regolamentano il Testo Unico sugli stupefacenti e cerchiamo di comprendere se e in che modo l’aggravante della cessione di stupefacenti ai minori possa essere compatibile con l’attenuante della lieve entità.


Edil Merici

Di Serena Callipari, Davide Barillà ed Enzo Nobile

Una questione molto dibattuta sia in dottrina sia in giurisprudenza è stata quella relativa alla compatibilità della circostanza aggravante di cessione di sostanze stupefacenti a soggetto minore di età (Decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, nº 309, articolo 80, comma 1, lettera a)), con l’attenuante del fatto di lieve entità (art. 73, c. 5, stesso DPR) con cui può essere oggetto di bilanciamento nell’ambito di un giudizio di globale di valutazione della fattispecie.
A tal uopo si osserva che è identificabile la condotta di minima offensività in rapporto ai mezzi, alle modalità e circostanze dell’azione, alla quantità e qualità della sostanza ceduta anche nelle attività delittuose di cessione di droga a persona minore.
E, al riguardo, preliminarmente, si evidenzia che la natura giuridica della fattispecie prevista dal DPR nº 309 del 1990, art. 73, c. 5, prima che venisse trasformata in figura autonoma di reato, consentiva, in primo luogo, di osservare che l’art. 69 del Codice Penale, comma 4, assoggetta al giudizio di comparazione tutte le circostanze a effetto speciale, oltre quelle inerenti la persona del colpevole.
E la cosa sembra alquanto evidente se si pensa che, invece, tali circostanze, prima che intervenisse la modifica di tale norma con il Decreto Legge 11 aprile 1974, nº 99, art. 6, convertito nella Legge 7 giugno 1974, nº 220, erano escluse dal giudizio di comparazione.
Ma a parte ciò, la soluzione è stata adottata dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione con la sentenza nº 35.737 del 24/06/2010, che hanno affermato il seguente principio:

L’aggravante di cessione di sostanze stupefacenti a soggetto minore di età è compatibile con l’attenuante del fatto di lieve entità.

I massimi giudici della nomofilachia sono giunti alla suddetta decisione superando le obiezioni sollevate da parte di quella giurisprudenza che riteneva incompatibile la circostanza aggravante della cessione a minori di sostanza stupefacente con l’ipotesi attenuata del fatto di lieve entità, in quanto il fatto stesso della cessione a minori, per la sua maggiore intrinseca pericolosità, rende più grave l’azione delittuosa ed esclude l’applicazione dell’ipotesi attenuata, anche in presenza di altri elementi sintomatici, in astratto, della lieve entità del fatto.
Infatti, secondo le Sezioni Unite della Corte Suprema di Cassazione l’incompatibilità di un giudizio di comparazione tra la circostanza aggravante de qua e il fatto di lieve entità è contrastante con la logica e anche con un principio di giustizia sostanziale e il divieto di bilanciamento tra attenuante del fatto lieve e aggravante ex art. 80, c. 1, lett. a) DPR citato ma, soprattutto, evidenziano che l’affermata incompatibilità fra circostanze eterogenee è priva di specifica previsione normativa che ne sancisca appunto la non coesistenza e anche di un sicuro aggancio di ordine sistematico.
Le cose non mutano, anche, a seguito della trasformazione dell’attenuante speciale prevista dal testo originario dell’art. 73, c. 5, DPR nº 309/90, in autonoma fattispecie di reato, posto che tale disposizione è stata concepita dal legislatore al fine di permettere l’adeguamento del trattamento sanzionatorio alla concretezza della fattispecie.
D’altronde il giudizio di compatibilità si inserisce perfettamente in un quadro di ragionevolezza della disciplina legislativa costituzionalmente rilevante che, a sua volta, è correlato al principio di proporzionalità, il quale porta a negare legittimità alle incriminazioni che, anche se presumibilmente idonee a raggiungere finalità statuali di prevenzione, producono, attraverso la pena, danni all’individuo e ai suoi diritti fondamentali.

Tratto da L’ingente quantità e il fatto di lieve entità della Legge sugli Stupefacenti; Key editore
Foto di copertina: europolinvestigazioni.com

Redazione

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