Il sorriso che mando
Di Ugo Mollica
Non è semplice amore di bimbi
il sorriso che mando di là dal mare,
dove cresce orgogliosa
la negra orchidea della fame.
Il mio accorato sorriso, disperato e povero
su tanta umanità affamata di vita,
costretta a misurarsi con le voragini del mare.
Nel silenzio colpevole di ogni potere.
Non è semplice amore di bimbi
il sorriso che muove un aratro di pena
nei solchi più vivi dell’anima.
Ecco il mio pane e il mio latte
e le crespelle di casa mia,
io divido il mio sorso di pace,
se qualcuno mi aiuta ad amare.
Chiamate i Re Magi,
date biada ai pazienti cammelli,
c’è da correre ancora,
in cerca di grotte senza stelle,
negli eterni presepi della speranza.
Laggiù, oltre questo nostro colle
così gonfio di ingordigia e di fortuna,
di là dal mercato della rabbia e dell’odio,
scende un’ombra di nuvole morte,
che sgocciola piano:
stalattiti d’amore tradito sugli occhi di Dio.
Foto: toluna.com