Che sprofondi il mondo con tutta la sua perversa umanità!
Lasciatemelo dire! Sì, lasciatemelo dire! Nell’incommensurabile fascicolo che ha tracciato la storia delle ingiustizie umane e che ha catapultato l’essere dentro il baratro delle diversità di genere e di convinzioni, vanno inseriti quei precetti troppo spesso esaltati dalla frenetica filosofia della convenienza, troppo spesso messi in pratica per un fine avverso, uno scopo occulto, un obiettivo ignobile, che hanno determinato una condizione deleteria per il mondo quando questo avrebbe avuto (e ha ancora bisogno) di comprendere il senso vero dell’esistenza. Perché non si può rimanere legati (per finta e per convenienza) ai principi cardine dell’esistenza stessa senza nemmeno sforzarsi di sedere alla tavola dei principi della moralità e della fratellanza. Non ha senso. Sarebbe un continuare a guardare la speranza sguazzare nella melma della perdizione. Pace. Amore. Uguaglianza. Fratellanza. Perdono. Comprensione. Tolleranza. E allora… (mi si perdoni!) che sprofondi il mondo con tutta la sua perversa umanità. Crollino i pilastri che lo reggono, cada Sansone con tutti i filistei, periscano i falsi miti, gli pseudo ideali. Per una rinascita risolutiva. Per un mondo migliore. Per un senso e una ragione, una prospettiva e una speranza.
Ebbene, come dicevo, è necessario che torni l’esempio di amore universale! Che il principio prevalga sull’istinto. Che il buonsenso si anteponga alla scelleratezza.
In seaecula saeculorum. Che a calcare i vicoli del mondo sia dunque l’eco risolutiva di Gesù, di Gandhi, di Martin Luther King, di Steve Biko.
Foto: Sansone nel Tempio di Dagon di Gustave Doré