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Costume e Società

Il Corpo Militare dell’Ordine di Malta compie 145 anni

Di Giuseppe Pelle

Il Corpo Militare dell’Ordine di Malta è un corpo Ausiliario Speciale dell’Esercito Italiano il cui compito istituzionale è quello di prestare a quest’ultimo assistenza sanitaria e spirituale. Esso interviene infatti sia in tempo di guerra sia di pace con propri mezzi aggiornati e sofisticati (che consentono la partecipazione anche alle maxi – emergenze) ovunque operino contigenti delle Forze Armate italiane, quindi sia su territorio nazionale sia all’estero. Diretto discendente della storica e gloriosa FAdell’Ordine di Malta l’EI-SMOM si distingue non solo per l’alta professionalità dei suoi uomini (personale sanitario altamente qualificato) e per il loro forte spirito umanitario e di servizio, ma anche per l’incessante passione e dedizione con cui essi supportano i colleghi della FA italiana impegnati di volta in volta in delicati teatri operativi sparsi per il mondo. Oltre al predetto fine istituzionale, il Corpo viene mobilitato anche per emergenze di carattere umanitario e assistenziale (le modalità di impiego sono stabilite da una direttiva dello Stato Maggiore dell’Esercito, dal quale dipende gerarchicamente).

Le origini

Il Corpo Militare dell’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta sorse ufficialmente il 29 gennaio 1877 per iniziativa dell’ACISMOM (l’associazione che riunisce i cavalieri e le dame del Sovrano Militare Ordine di Malta di nazionalità italiana) al fine di creare un’organizzazione di chiara connotazione militare (civile ma paramilitare) che fornisse supporto sanitario al Regio Esercito Italiano in guerra. La prima Convenzione tra lo Stato Italiano e il SMOM fu firmata il 20 Marzo 1876 dall’allora Ministro della Guerra Emilio Ferrero per l’Italia e dal Principe Mario Chigi per l’Ordine di Malta; con essa, il Corpo si impegnava a “provvedere all’assistenza sanitaria dei malati e dei feriti in guerra”. Sin da allora l’Associazione disponeva di mezzi propri: ambulanze ippotrainate, una baracca-ospedale (un vero e proprio ospedale, realizzato in legno e tela impermeabile) e treni adibiti a ospedali itineranti, grazie a un accordo siglato con le Regie Ferrovie dell’epoca. L’intervento era anche esteso in casi di grave calamità naturale. Il 20 febbraio 1884 fu firmata una nuova Convenzione tra l’Ordine di Malta e il Ministero della Guerra, con la quale venivano stabilite le modalità di collaborazione in caso di mobilitazione dell’Esercito e definito altresì l’allestimento dei treni-ospedale e delle strutture sanitarie da campo. La medesima convenzione precisava anche che il personale del SMOM mobilitato sarebbe stato sottoposto, durante l’impiego presso le Armate, alle leggi e ai regolamenti militari e che avrebbe ricevuto idonea indennità giornaliera. Nel 1886 entrarono in servizio quattro treni ospedali. Nel 1887 venne costituita a Milano la prima Compagnia Infermieri del Corpo. Nel dicembre del 1908, in occasione del terribile terremoto che sconvolse le città di Reggio Calabria e di Messina, il Corpo Militare impiegò tutti i suoi mezzi sanitari. Una Baracca-Ospedale, capace di oltre 125 posti letto e completa di strumentazioni chirurgiche e di personale medico e infermieristico raggiunse la città di Messina, presso la quale si provvide pure a installare una cucina da campo capace di fornire gratuitamente 3.000 pasti al giorno alla popolazione rimasta senza un tetto. Due treni ospedale furono inoltre adibiti al trasporto dei feriti dal campo di raccolta allestito a pochi chilometri da Reggio fino a Roma, riuscendo così a salvare centinaia di vite umane.E fu proprio per il compimento di quelle opere umanitarie, caratteristiche dell’Ordine di Malta ,che l’organizzazione fu militarizzata.E infatti, per il tempestivo intervento e per i meriti acquisiti, il 9 aprile 1909 Re Vittorio Emanuele III concesse al Corpo Militare dell’OM l’uso dell’uniforme grigio verde e delle stellette. A decorrere da tale data esso divenne a tutti gli effetti un corpo speciale ausiliario del Regio Esercito Italiano (Circolare nº 156 pubblicata sul Giornale Militare Ufficiale del 9 aprile 1909). Negli anni 1911-1912 il Corpo fu impegnato nella guerra italo-turca. Negli anni 1914-1918,in pieno conflitto mondiale, fu invece mobilitato e si adoperò con quattro treni ospedale, un ospedale da campo, un ospedale territoriale a Roma e otto posti di soccorso al fronte. Seguì il secondo conflitto mondiale (1940-1945). In quegli anni i treni ospedale si spinsero su tutti i fronti europei, riportando in Patria migliaia di feriti e di malati; furono inoltre schierati numerosi ospedali da campo; in Italia furono allestiti sette posti di soccorso e attrezzati due grandi ospedali territoriali: uno a Roma, il Principe di Piemonte, capace di 250 posti letto, che assicurò un totale di 188.589 giornate di degenza; l’altro, la Principessa di Piemonte, a Napoli, capace di ospitare 350 posti letto. Durante i bombardamenti tanti soldati, ufficiali e sottufficiali del Corpo caddero sotto il fuoco nemico; altri vennero fatti prigionieri e condotti nei campi di concentramento in Germania; tanti altri ancora morirono per malattie contratte sui treni-ospedale e nei posti di soccorso.

L’EI-SMOM oggi

Dalla fine della 2ª Guerra Mondiale il SMOM è intervenuto essenzialmente in casi di pubbliche calamità: il terremoto di Agadir in Marocco (1960), la nevicata eccezionale del 1965 nell’Avellinese, il terremoto a Tuscania (1971), il terremoto in Friuli (1976), l’alluvione nel Polesine (1976), i terremoti in Irpinia e Basilicata (1980), le alluvioni del nord Italia del 1994 in provincia di Alessandria, il terremoto Umbria–Marche (1997;nello stesso anno, in occasione dell’esodo di massa della popolazione albanese, fu gestito in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Locale un centro sanitario a Cassano Murge – BA); e ancora i terremoti in Molise e Puglia (2002) e in Abruzzo (2009).
Il SMOM è presente altresì all’estero, dove ha svolto e continua a svolgere missioni umanitarie e assistenziali volte ad alleviare le sofferenze patite da popolazioni flagellate dalla povertà, da malattie e da eventi bellici: terremoto in Marocco (29 febbraio 1960); attività sanitaria presso la Repubblica Democratica Somala (1961-1992); assistenza sanitaria e alimentare in Bosnia (1992); partecipazione – dal marzo 2005 e fino al giugno 2010 – al seguito dell’Esercito Italiano alla missione internazionale di pace Joint Enterprise in Kosovo, con l’invio presso il Gruppo di Supporto Aderenza di Belo Polje propri Ufficiali medici volontari. Non per ultimo piace altresì evidenziare l’assistenza invernale ai senza tetto e agli emarginati, in particolar modo nelle città del nord Italia, dove più accentuate sono le temibili gelate (notturne soprattutto).

Struttura e organizzazione

L’organico del Corpo militare prevede un’aliquota di militari in servizio permanente effettivo, istituita come nucleo permanente di mobilitazione e composta da Ufficiali, Sottufficiali e Truppa. Essi sono amministrati dal Ministero della Difesa con lo stesso trattamento economico dei pari grado dell’Esercito. Gli ufficiali facenti parte della pianta organica permanente sono ufficiali commissari.
Il Corpo dispone poi di una riserva di ufficiali medici e farmacisti in congedo, che vengono richiamati per esigenze di servizio. Il personale volontario presta la propria opera a titolo squisitamente gratuito ed è distinto nel Ruolo Speciale e in quello Normale. I volontari vengono richiamati in servizio con apposito precetto per esigenze di esercitazione, aggiornamento, emergenze e guerra e, acquisendo lo status dimilitare, sono pertanto soggetti al regolamento di disciplina e ai codici militari di pace e di guerra.
L’EI-SMOM è presente sul territorio nazionale con un Comando e quattro Reparti.Il Comando Generale ha sede in Roma, presso la Caserma Artale, alla Cecchignola, ed è affidato a un generale in ausiliaria dell’Esercito Italiano la cui nomina, su proposta del SMOM, è decretata dallo Stato Maggiore dell’Esercito. I reparti, invece, risultano così suddivisi:per il Nord-Italia opera il 1º Reparto con sede a Milano, presso la caserma Annibaldi; per l’Italia centrale e la Sardegna opera il 2º Reparto con sede a Roma, presso la caserma Artale, sede della Scuola militare di sanità e veterinaria; per ‘Italia meridionale e la Sicilia è competente il 3º Reparto con sede a Napoli, presso il Palazzo Salerno in Piazza del Plebiscito; a L’Aquila, invece, presso la caserma Pasquali, sede del disciolto glorioso 33º Reggimento artiglieria terrestre Acqui e attualmente sede del 9º Reggimento Alpini, opera il Reparto Operativo d’Emergenza, dotato di mezzi e moderne strutture sanitarie campali. Il ROE è competente per le Regioni Marche e Abruzzo, ma è in grado di intervenire tempestivamente su tutto il territorio nazionale. È specializzato nel soccorso sanitario in aree impervie, oltre ai normali compiti di istituto. Prevalentemente il personale addetto opera col servizio 118.In Calabria, infine, è stata istituita una Unità Territoriale che collabora con le capitanerie di porto per l’assistenza sanitaria in favore dei naviganti durante la stagione estiva.
Numerose e prestigiose sono inoltre le decorazioni conferite alla Bandiera del Corpo, distintasi per innumerevoli atti di valore nella Guerra Italo-Turca e nella 1ª e 2ª Guerra Mondiale:

  • Medaglia d’Oro al Valore dell’Esercito;
  • Medaglia d’Argento al Valor Militare;
  • Medaglia di Bronzo al Valor Militare;
  • Croce di Guerra al Valor Militare;
  • Medaglia d’Oro al Valor Civile;
  • due Croci al Merito di Guerra;
  • Medaglia d’Oro al Merito della Sanità;
  • Medaglia d’Oro per il Terremoto Calabro-Siculo;
  • Medaglia d’Oro della Croce Rossa Italiana;
  • Medaglia NATO per le operazioni nella ex – Jugoslavia;
  • Medaglia d’Oro al Merito Melitense con Spade.

Ieri il Corpo Militare dell’Ordine di Malta ha festeggiato il suo 145º anniversario della fondazione (29 gennaio 1877 – 29 genaio 2022):un caloroso plauso, pertanto, alla gloriosa istituzione, degna erede dell’antica militia melitense a cui cara è quella obsequium pauperum (assistenza agli infermi, ai poveri e ai bisognosi) di antichissima memoria, giunta inalterata sino ai giorni nostri. La tradizione ultramillennaria dell’Ordine di Malta continua dunque il suo nobile percorso anche attraverso il braccio secolare del suo Corpo Militare, volgendo fiera lo sguardo a futuristici orizzonti.

Redazione

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