Guerra in Ucraina: l’ANCI aderisce alla raccolta fondi di CRI, UNICEF e UNHCR
Dalla sezione regionale dell’ANCI
Gli accadimenti bellici in Ucraina hanno generato un fenomeno migratorio, conseguente allo stato di sofferenza delle popolazioni interessate dall’invasione russa, rispetto al quale occorre essere pronti e preparati anche nel sud d’Italia.
Contestualmente alle tante iniziative locali di solidarietà attivate, la sezione calabrese dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani aderisce e sostiene – come del resto tutta l’ANCI – la raccolta fondi lanciata da Croce Rossa Italiana, Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia e Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, con il sostegno di Rai per il sociale, tramite l’utilizzo del numero telefonico 45525 per le donazioni.
I sindaci favoriscono ogni iniziativa di supporto all’accoglienza umanitaria, sia essa promossa da associazioni e organizzazioni di volontariato, pure scaturente dalla spontaneità di famiglie e cittadini che si offrono per incrociare, con la loro disponibilità, necessità e bisogni di chi fugge dal territorio di guerra.
Per questo i comuni calabresi sono fortemente impegnati a fornire ogni utile supporto a tutte le entità organizzate solidali all’esigenza straordinaria in atto.
«Come sezione regionale dell’ANCI – ha dichiarato il Presidente Marcello Manna – chiederemo che le amministrazioni comunali siano autorizzate all’utilizzo delle eventuali somme residue del Fondo Solidarietà Alimentare (i cosiddetti Buoni Spesa Covid-19) e attiveremo quanto necessario a favorire l’accesso all’istruzione dei profughi di minore età e la fruizione dei servizi pubblici connessi.
«Come concertato in apposita riunione col Prefetto di Cosenza ci sarà poi la massima sinergia e cooperazione con le strutture sanitarie e gli uffici competenti sull’immigrazione per gestire in sicurezza ed efficienza questa nuova emergenza. Il calore umano e solidale dei calabresi è già in campo.»
Foto: unicef.it