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La Regione punta tutto sul PSR: «Sosteniamo la competitività delle aziende agricole»


Edil Merici

Agenda molto fitta, quella dell’Assessore Regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo che, dall’inizio del mese di marzo, ha approvato una serie di misure molto importanti per assicurare lo sviluppo del settore agricolo calabrese. Ecco, nel dettaglio, quali sono le azioni del Programma di Sviluppo Rurale per le quali sono stati reperiti i fondi.

Prorogati i termini per il completamento dei progetti a investimento del PSR

Snellire e diluire nel tempo gli obblighi burocratici delle aziende agroalimentari e forestali e degli enti pubblici beneficiari delle misure a investimento del PSR, in difficoltà a causa dell’emergenza da Covid-19.
Questo l’obiettivo che ha spinto la Regione Calabria a prorogare l’efficacia del Decreto semplificazione, adottato nell’agosto 2020 per consentire ai beneficiari delle misure a investimento del PSR di provvedere – anche oltre i termini inizialmente fissati – alla presentazione di varianti progettuali e alla realizzazione di lotti funzionali legati, nello specifico, alle Misure 1 Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione, 2 Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole, 3 Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, 4 Investimenti in immobilizzazioni materiali, 5 Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e da eventi catastrofici e introduzione di adeguate misure di prevenzione, 6 Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese, 7 Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali, 8 Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste, 16 Cooperazione e 19 Leader in relazione ai progetti a gestione diretta dei Gruppi di Azione Locale.
«La pandemia – ricorda l’assessore Gallo – ha causato una situazione di eccezionale difficoltà economica per il mondo agricolo. D’intesa con il presidente Roberto Occhiuto abbiamo deciso di agevolare il più possibile a livello amministrativo quelle aziende virtuose impegnate a portare a compimento progetti a investimento con l’ausilio delle risorse europee e che a causa della pandemia, rispetto ai tempi stabiliti dai regolamenti comunitari, sarebbero in ritardo e da sanzionare. Con questo atto amministrativo intendiamo sollecitare la chiusura dei progetti e impiegare diversamente i fondi non utilizzati.»
A tal riguardo, a seguito del monitoraggio svolto dal dipartimento Agricoltura, al fine di accelerare la conclusione dei progetti, nonché di disimpegnare e reimpiegare i fondi pubblici non utilizzati dai beneficiari, si è inteso concedere una proroga d’ufficio al 2 maggio 2022 per i progetti di investimento concessi a soggetti privati o a enti pubblici che risultino avere presentato al 28 febbraio 2022 un avanzamento finanziario in termini di domanda di Stato Avanzamento dei Lavori; per i beneficiari che abbiano avuto notificata la lettera di concessione dopo il 31 dicembre; e per i progetti relativi all’intervento 6.2.1 Aiuto all’avviamento di per nuove attività non agricole nelle aree rurali.
La proroga si estende invece fino al 31 dicembre 2022 per i progetti relativi alla misura 8 Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste e all’intervento 7.1.2. Redazione e aggiornamento di piani di tutela e di gestione dei siti Natura 2000 nelle aree rurali, in funzione della specificità delle operazioni previste.
Il decreto in versione integrale è disponibile sul sito istituzionale

1 milione per i progetti di innovazione

Ma nei giorni scorsi è stato pubblicato anche il decreto concernente lo scorrimento della graduatoria definitiva delle domande di sostegno finanziabili relativamente alla misura 16 Cooperazione, intervento 16.01.01, fase II Presentazione e realizzazione del Progetto innovativo, in riferimento all’annualità 2017, definito dall’Assessore Gallo «un sostegno tangibile alla cooperazione e all’innovazione, affinché l’agricoltura calabrese possa crescere in modernità e qualità.»
Con la formalizzazione del provvedimento, disponibile sul portale istituzionale, salgono da 10 a 23 i progetti finanziabili, per una spesa complessiva che passa da 999.759,38 a 2.235.759,28 euro.
«D’intesa con il Presidente Occhiuto – spiega Gallo – abbiamo deciso di finanziare in maniera più incisiva le forme di cooperazione volte al trasferimento dell’innovazione tecnologica nel comparto agroalimentare e forestale, aumentando per questo la dotazione finanziaria della misura 16.1 con ulteriori risorse, pari a 1.236.000 euro, che rendono finanziabili 13 nuovi progetti.»
Nello specifico, per l’area tematica Incremento della produttività agricola e valorizzazione delle risorse, saranno finanziati – in totale – 7 progetti; 10 per l’area Innovazioni tecnologiche di prodotto e processo delle filiere; 1 per l’area Innovazioni gestionali delle filiere; 4 per l’area Salvaguardia e valorizzazione del patrimonio forestale e paesaggistico calabrese e 1 per l’area Tutela genetica della biodiversità Calabrese e servizi eco sistemici per la valorizzazione acqua e suolo.
I beneficiari della misura 16.1 sono i costituendi Gruppi operativi (team di progetto), formati da imprenditori agricoli o forestali insieme a organismi interprofessionali ed enti di ricerca o sperimentazione, intorno a iniziative concrete che diano attuazione agli interventi del Partenariato Europeo per l’Innovazione in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura.

Nuovi sostegni alla riconversione parietale nel settore agrumicolo

Sempre sito istituzionale sono consultabili anche le graduatorie provvisorie dei bandi relativi all’intervento 4.1.1 Investimenti nelle aziende agricole e all’intervento 4.1.3. Investimenti per la gestione della risorsa idrica da parte delle aziende agricole in riferimento all’annualità 2021.
A esito del lavoro svolto della commissione di valutazione, in favore dei beneficiari le cui istanze sono state ritenute finanziabili, potrà essere concesso un contributo pubblico pari, nel complesso, a 980.994,01 euro, che però potrà essere implementato con ulteriori risorse, così da permettere lo scorrimento delle graduatorie.
«Le risorse – dichiara l’assessore Gallo – saranno presto implementate. Di sicuro continueremo a finanziare progetti destinati al mondo agrumicolo per attenuare gli effetti della crisi sistemica di mercato e puntellarne il rilancio, attraverso il sostegno alla competitività delle aziende del settore.»
In particolare, attraverso gli interventi in essere si sosterranno gli investimenti di riconversione varietale (compresi i nuovi impianti su terreni già occupati da agrumeti estirpati negli ultimi dieci anni) e i nuovi impianti arborei su superfici agricole diverse, nelle aree vocate all’agrumicoltura del territorio calabrese, per come identificate nella Carta dei suoli della Calabria. Dal canto suo, il Dipartimento Agricoltura rende noto che entrambe le graduatorie saranno scorse in ordine di maggior punteggio e – in caso di ex aequo – di priorità, secondo i criteri elencati nelle disposizioni del bando, dalle cui provvidenze sono esclusi i beneficiari delle Misure 4.1 e 4.2 che, in seguito alle lettere di concessione notificate nell’anno 2017, 2018 e 2019 abbiano chiesto e ricevuto l’anticipo previsto e che, alla data di pubblicazione dell’avviso, non risultavano aver presentato alcuna domanda di pagamento di SAL.

Investimenti per il miglioramento dei servizi di base

Simeri Crichi, Acquappesa, Bisignano, Castrolibero, Montalto Uffugo, Montegiordano, Nocara, Oriolo e Zambrone sono poi i Comuni calabresi che beneficeranno – complessivamente – di circa 820.000 euro, per effetto dello scorrimento della graduatoria della misura 7.4.1 del PSR, annualità 2018, relativa a investimenti per l’introduzione, il miglioramento o l’espansione di servizi di base a livello locale.
La decisione è stata formalizzata in un decreto del dipartimento Agricoltura, disponibile sul sito istituzionale, con il quale si da atto anche dell’avvenuto reperimento – attraverso economie di spesa e l’erogazione di ulteriori risorse – dei fondi necessari a consentire la concretizzazione di progetti giudicati ammissibili ma non finanziabili all’atto della pubblicazione (nel luglio 2020) della graduatoria con la quale si disponeva la spesa di 6.235.499,81 euro in favore di altri 80 Comuni.
«In questi mesi – commenta l’assessore Gallo – gli uffici si sono adoperati per ricercare le somme utili a garantire l’estensione dei benefici di una misura fondamentale per contenere il grado di isolamento di comunità insediate in zone che, più di altre, sono penalizzate da carenze infrastrutturali e di collegamenti, con negative ripercussioni sulla gamma e qualità dei servizi essenziali e conseguente, progressivo spopolamento.»
Da qui la scelta di sostenere interventi finalizzati al miglioramento della qualità di vita, mediante azioni concernenti l’uso di mezzi alternativi di sistemi di trasporto pubblico, l’invecchiamento attivo e i servizi alla persona (comprese le attività culturali e ricreative), attraverso forme innovative e sostenibili.
Nello specifico, i Comuni beneficiari potranno dare il via a investimenti per la fornitura di nuovi servizi idonei a dare risposta a fabbisogni emergenti, come pure all’adeguamento funzionale di beni immobili di proprietà pubblica, all’acquisto di attrezzature e strumentazioni, nonché di hardware e di programmi informatici, connessi ai contenuti dell’investimento, oltre che di mezzi per la mobilità.

3,5 milioni per infrastrutture di base delle aree rurali

Sempre sul sito istituzionale è stato pubblicato anche il decreto relativo alla graduatoria provvisoria dell’intervento 4.3.1 Investimenti in infrastrutture del PSR Calabria 2014/2020, annualità 2021, che sostiene il miglioramento e l’adeguamento delle infrastrutture di base a servizio delle aziende agricole e silvicole.
13 comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti saranno ammessi a un finanziamento complessivamente pari a oltre un milione e mezzo di euro. Si tratta di Mileto, Montepaone, Crosia, Scalea, Santa Maria del Cedro, Bagnara Calabra, Mesoraca, Cirò Marina, Cinquefrondi, Rogliano, Sellia Marina, Montalto Uffugo e Oppido Mamertina.
Ai centri con popolazione inferiore ai 5mila abitanti, invece, andranno nel complesso altri 2 milioni, ma con un impegno già preso a reperire e investire ulteriori risorse, al fine di garantire la copertura finanziaria di tutte le proposte valutate positivamente.
«Si creano le condizioni per realizzare interventi infrastrutturali a vantaggio del comparto agro-silvicolo e potenziare la competitività delle aziende agricole – spiega Gallo. – Attraverso questi fondi gli enti beneficiari, superando le difficoltà di bilancio, saranno finalmente in condizione di poter contare su risorse destinate al miglioramento e potenziamento delle infrastrutture di base a servizio del mondo agricolo. Nello specifico, sarà possibile realizzare o mettere in sicurezza strade interpoderali o forestali e piste forestali carrabili, oltre che mettere mano all’elettrificazione delle aree agricole e forestali, spesso a elevato rischio di spopolamento.»
Gli investimenti in questione saranno finalizzati anche al collegamento alla viabilità pubblica asfaltata, nonché a facilitare le operazioni selvicolturali, la gestione delle superfici forestali e la creazione di infrastrutture verdi, opere accessorie per la mitigazione degli impatti generati dagli stessi interventi.

30 milioni a sostegno dell’agricoltura nelle zone montane o svantaggiate.

È proprio di oggi, infine, la pubblicazione sul sito istituzionale degli elenchi definitivi relativi al bando legato alla misura 13, intervento 13.1, Indennità compensative a favore delle zone montane, e all’intervento 13.2, Indennità compensative a favore di altre zone caratterizzate da svantaggi naturali, diverse dalla zone montane, validi per l’annualità 2021, che destina 30 milioni a sostegno dell’agricoltura nelle zone montane o svantaggiate, rivolgendosi ad agricoltori in attività, detentori di superficie minima pari a 0,5 ettari.
«Sostenere l’economia delle aree svantaggiate, arginare lo spopolamento delle zone montane e di quelle soggette a altri vincoli o svantaggi, aiutare gli agricoltori nel presidio di questi territori – spiega l’assessore Gallo – è un obiettivo fondamentale dell’azione di governo programmata dal Presidente Occhiuto. Attraverso la misura 13 del PSR e l’utilizzo dei fondi della Next Generation EU perseguiamo queste finalità. L’intento è garantire, in un periodo ancora segnato dalle ripercussioni economiche negative della pandemia, il mantenimento delle pratiche agricole che garantiscono la continuità e l’efficienza dei servizi ecosistemici, tutelando altresì la redditività degli imprenditori agricoli e l’inclusione sociale in comprensori con sbocchi lavorativi pochi o nulli.»
La misura 13 ha lo scopo di tutelare la qualità dei suoli, riducendo i rischi di erosione, dissesto e incendi; di favorire il presidio della biodiversità e del paesaggio agrario e valorizzare i prodotti di montagna.
Nello specifico, al termine della fase di riesame, sono state ritenute ammissibili a finanziamento 18.269 domande per l’intervento 13.1 e 14.784 per l’intervento 13.2.
Con le risorse disponibili si procederà a compensare gli agricoltori delle zone svantaggiate rispetto ai maggiori costi sostenuti per il mantenimento dell’agricoltura in tali aree, caratterizzate da condizioni climatiche sfavorevoli; da pendii molto scoscesi che richiedono l’impiego di attrezzature molto costose; da scarsa accessibilità dei fondi agricoli; elevata frammentazione fondiaria e fenomeni di dissesto idrogeologico.
Le superfici ammesse e i relativi premi/importi ammissibili, anche a seguito dell’approvazione degli elenchi regionali definitivi, restano, in ogni caso, subordinati a eventuali sanzioni e/o esclusioni, sulla base dei necessari controlli amministrativi previsti dalle vigenti normative comunitarie, nazionali e regionali.


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