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Attualità

“Non è arrivato il momento di sostituire Gianluigi Scaffidi?”


Edil Merici

Di Nicola Simone – Segretario Provinciale della UIL

Egregio Governatore,
da circa sei mesi si trova sullo scranno più alto della Regione Calabria, probabilmente perché ha saputo  polarizzare l’attenzione dei calabresi su questioni riguardanti problematiche e temi di interesse collettivo, lasciati insoluti dalla precedente gestione o addirittura in un stato di totale disastro organizzativo e finanziario.
Uno tra tutti la sanità e la garanzia delle cure a tutti i calabresi.
Ha lanciato slogan quali la fine del commissariamento delle Aziende Sanitarie Provinciali e delle Aziende Ospedaliere, oltre che il risanamento del deficit finanziario della sanità ammontante, secondo la Corte dei Conti, a oltre 1 miliardo di euro: circa 539 euro per abitante (rilevazione di fine 2010).
Si è parlato dei presunti falsi bilanci cosentini, di commissariamenti di ASP per infiltrazione mafiosa, della vicenda Fondazione Campanella, della infelice gestione di Saverio Cotticelli, indagato assieme all’ex Commissario Massimo Scura, dell’esperienza in sanità del Prefetto Guido Longo durante la gestione di Nino Spirlì e che ha prodotto la bocciatura dei bilanci di ASP come quelle di Vibo Valentia, Crotone e Reggio Calabria senza alcun impegno assunto sul fronte assunzioni e sul piano Covid-19, dei bilanci dell’ASP di Reggio Calabria con la ben nota contabilità orale. Di personaggi stravaganti posti dalla politica ai vertici della sanità regionale e resisi famosi, in piena pandemia, della scoperta della trasmissione del virus esclusivamente dal cosiddetto bacio alla francese. Di chi, invece, non conosceva la differenza tra i ventilatori per l’aria fresca con i ventilatori polmonari da affiancare ai pazienti che continuavano a morire per le conseguenze della polmonite da Covid-19.
Si è accennato anche alla soluzione dei mali della sanità con l’istituzione dell’ Azienda Sanitaria Unica Regionale.
I calabresi hanno voluto credere alle promesse di risanamento morale e organizzativo da lei lanciate in campagna elettorale, assegnandole il mandato di Governatore della Calabria.
Al momento, però, tranne qualche misero interessamento per qualche ospedale cosentino, chiuso dai famigerati tagli degli ospedali calabresi, nulla è stato prodotto in merito e la crisi della sanità opprime inesorabilmente e con maggiore intensità le fasce più deboli, a cui non viene garantito il diritto alla salute.
Tutto cambia perché non cambi nulla!
Il commissariamento delle ASP, ritenuto come la panacea di tutti i mali della sanità calabrese in attesa della nomina definitiva dei Direttori Generali delle aziende sanitarie e ospedaliere, continua stancamente e nell’indifferenza collettiva degli Organi di Controllo, oltre che del Commissario ad Acta per il Piano di Rientro.
Eppure, nel caso del Commissario straordinario dell’ASP di Reggio, il Commissario ad Acta pro-tempore Longo, coadiuvato dal direttore vicario del Dipartimento regionale della salute, Giacomino Brancati, già responsabile della precedente gestione dell’ASP reggina e condannato dalla Corte dei Conti al risarcimento  di 500.000 €, oltre che al dirigente affiancante Felice Iracà (oggi promosso Commissario straordinario dell’Ente Calabria lavoro), il mandato di nomina a Gianluigi Scaffidi continua tranquillamente, nonostante  la confusione organizzativa della sua gestione che insiste ad annullare qualsiasi traccia dei servizi sanitari rimasti ancora presenti sul territorio.
Eppure il decreto di nomina di Scaffidi, nº 48 del 17 marzo 2021, cita la Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 27 novembre 2020 con la quale è stato nominato Commissario ad Acta per la realizzazione del Piano di rientro dai disavanzi del Servizio Sanitario della Regione Calabria il Prefetto Longo e con la quale è stato affidato al Commissario ad Acta l’incarico prioritario di attuare il Programma Operativo 2019-2021 di prosecuzione del Piano di rientro nonché di tutti gli interventi necessari a garantire, in maniera uniforme sul territorio regionale, l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza in condizioni di efficienza, appropriatezza, sicurezza e qualità, nei termini indicati dai Tavoli tecnici di verifica, ivi compresa l’attuazione del Decreto Legge nº 150 del 10 novembre 2020, convertito con modificazioni nella Legge nº 181 del 30 dicembre 2020compresi in ventisei punti e interventi prioritari su cui vigilare, per la valutazione dei nominati Commissari straordinari nominati alle ASP o Aziende Ospedaliere.Nel prendere atto che;

  • la nomina di Scaffidi ha una durata fino al raggiungimento degli obiettivi di cui al richiamato DL nº 150/2020 e comunque per un periodo non superiore ai ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore del citato DL e “che il Commissario ad Acta verificherà periodicamente e, comunque, ogni tre mesi l’operato del Commissario straordinario in relazione al raggiungimento degli obiettivi di cui al Programma operativo 2019-2021 e, in caso di valutazione negativa, ne disporrà la revoca, previa verifica in contraddittorio;
  • il Commissario ad Acta provvederà alla puntuale verifica di tutte le attività, comunque, svolte dal Commissario straordinario, anche in relazione al Programma operativo per la gestione dell’emergenza Covid-19;
  • il Commissario straordinario decadrà automaticamente dall’incarico, ai sensi dell’articolo 2, comma 6, della Legge nº 181/2020, in caso di mancata adozione dell’atto aziendale di cui al c. 4, o di mancata approvazione dei bilanci relativi agli esercizi già conclusi nei termini previsti, nonché in tutte le ulteriori ipotesi previste…);

dal momento che alla data odierna il Scaffidi continua a operare quale Commissario straordinario dell’ASP di Reggio Calabria, si domanda alla Signoria Vostra, nella qualità di Governatore della Calabria oltre che di Commissario ad Acta per il Piano di Rientro e per quanto in premessa assegnato dalla normativa sopra richiamata, se alla luce della valutazione periodica delle attività svolte, il dottore abbia raggiunto tutti gli obiettivi assegnati o, anche se solo parzialmente, quali tra essi in particolare.
Nel caso di valutazione negativa, se intenda procedere, e quando, alla revoca automatica dall’incarico dello stesso Commissario straordinario dell’ASP.
In attesa di gradito riscontro in merito e per la necessaria informazione alla cittadinanza che, stanca e delusa, attende silenziosamente in apprensione, si porgono cordiali saluti.

Foto: gazzettadelsud.it


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