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Costume e Società

Politica al femminile: la parità di genere è una questione culturale

Di Angela Pezzano – Liceo Classico Ivo Oliveti di Locri

Il sogno più grande di una donna del sud impegnata nella politica? Essere d’aiuto per la propria terra. È questa una delle maggiori consapevolezze acquisite dagli studenti del Liceo Classico Ivo Oliveti di Locri, a seguito dell’incontro tenutosi presso la sede della scuola tra gli allievi e Caterina Belcastro, sindaco di Caulonia. Quest’ultima, interrogata circa la scelta di intraprendere la carriera politica, esordisce con un invito ai giovani a intraprendere il proprio percorso di studi e seguire le proprie ambizioni senza timore alcuno, ma soprattutto con amore e tenacia, elementi chiave per essere soddisfatti di sé stessi e del proprio operato. Determinazione, sacrificio e passione, dunque, i prerequisiti indispensabili per raggiungere qualunque meta e utili ad acquisire gli strumenti necessari per confrontarsi con la realtà e riuscire a metterli in pratica al fine di migliorare il proprio futuro e quello del mondo a cui si appartiene. È proprio in questo che la cultura dimostra la sua smisurata importanza: la necessità di avere consapevolezza di ciò che siamo stati e siamo per avere un ritratto lucido e preciso di ciò che vogliamo essere è un presupposto imprescindibile per sperare in un miglioramento, ma ciò che è davvero necessario, come evidenziato dall’intervistata, è essere in grado di rappresentare una svolta concreta per la realtà in cui si vive, anteponendo al proprio bene quello di tutti. Un tratto alquanto interessante e coinvolgente, specialmente per le studentesse del liceo, è stato rappresentato dalla testimonianza del sindaco circa la difficoltà amplificata dall’essere donna nell’ambito della politica. In effetti il percorso, in tale contesto, arduo per qualunque giovane, per quanto munito di un ampio bagaglio culturale, vede accresciuta la sua complessità nel fatto che a intraprenderlo sia una donna. In un mondo quasi totalmente declinato al maschile, nel quale l’essere donna suscita l’altrui diffidenza, divenire l’unico membro femminile del Consiglio Metropolitano rappresenta un grande traguardo ma, allo stesso tempo, fonte di rammarico per via della scarsa presenza femminile nel mondo della politica. È da molti anni che i bilanci degli enti locali permangono in una situazione difficile, che compromette seriamente l’attività dei sindaci e la manutenzione dei loro comuni. Ad acuire ulteriormente le fragilità economiche sono gli anni di pandemia trascorsi. Il compito che Belcastro sente proprio, in quanto amministratrice di un comune, è profondamente solcato dall’autocritica, oltre che dalla passione per la propria professione, sin dagli albori degli studi universitari a Pisa. A seguito della formativa esperienza negli anni trascorsi all’università, desiderio predominante nell’animo del sindaco cauloniese è stato fare ritorno nella propria terra per fare in modo che gli strumenti acquisiti attraverso lo studio potessero essere messi a servizio della propria comunità, in nome di un legame profondo con l’amata terra d’origine. È così che il lavoro di una vita prende forma nei risultati prodotti dalla sua attività, portata avanti con la tenacia che da sempre contraddistingue le donne e le rende esempi da emulare in tutti i campi del sapere. L’impegno politico di Belcastro è focalizzato anche su questo: sono quattro le altre donne coinvolte nella nuova legislatura al suo fianco. Un ruolo di altrettanto rilievo è riservato ai giovani, soprattutto gli adolescenti membri della consulta di Caulonia che, pur essendo in maggioranza minorenni, possiedono un’ammirevole sensibilità rispetto ai problemi della comunità e riescono a trovare un efficace antidoto a ciò che affligge il sociale organizzando eventi capaci di coinvolgere l’altro e renderlo parte attiva del mondo che lo circonda, anche attraverso manifestazioni culturali e di intrattenimento. Dinnanzi alla situazione prospettata resta solo da chiedersi se il mondo sia pronto a riconoscere a pieno titolo e senza alcuna limitazione o titubanza l’insostituibile contributo che le donne danno alla società e la capacità di ricoprire adeguatamente ruoli una volta bollati come maschili, riponendo fiducia nel fatto che solo la cultura possa correggere il giudizio di tanti e fungere da antidoto all’inerzia morale che affligge alcuni cittadini.


Edil Merici

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