ADVST
Attualità

Julian Assange: il vero volto dell’occidente “libero”

Il rompiscatole


Edil Merici

Di Francesco Salerno

Uno degli attributi che noi occidentali più amiamo attribuirci è la nostra presunta libertà. Libertà di pensiero, di parola, di opinione, di voto, di informazione. Tutto questo ci viene servito come uno dei pilastri fondanti dei nostri Paesi. Evoluti, liberali e giusti in netta contrapposizione con il resto del mondo oscurantista, non democratico, talvolta incivile.
Se siete tra le persone che credono a questo diktat, allora potreste ricredervi semplicemente leggendo la storia di Julian Assange.
Assange è un informatico, giornalista e attivista australiano divenuto famoso nel 2010 per essere il caporedattore di WikiLeaks. Come forse alcuni di voi sapranno, WikiLeaks è una piattaforma di informazione libera che tratta temi giornalistici spesso di natura molto delicata. Sotto la guida di Assange, nel 2010, il sito rese pubblica tutta una serie di documenti segreti, molti dei quali riguardavano gli Stati Uniti.
Tali documenti segreti dimostravano, in maniera incontrovertibile, tutta una serie di crimini di guerra perpetrati proprio dagli Stati Uniti e dai suoi alleati in varie parti del mondo. I file, decine di migliaia di documenti, vennero resi noti al mondo con i nomi di Afghanistan War Logs, Iraq War Logs e Cablegate, questi almeno i più famosi. Oltre ai documenti vi erano addirittura dei video dell’esercito statunitense in cui si evinceva come i soldati sparassero indiscriminatamente a civili indifesi. Torture, esecuzioni di massa, assassinio di interi villaggi, bambini compresi. Le inchieste di Assange smascherarono il vero volto della guerra americana, dimostrando al mondo intero la realtà dei fatti in netta contrapposizione con la propaganda dei media occidentali. In questi documenti compare anche l’Italia, che viene definita dai politici americani una “democrazia dal guinzaglio molto corto”.
Ovviamente, agli Stati Uniti non piacque che qualcuno rivelasse i suoi crimini di guerra, pertanto Assange venne presto accusato di essere un nemico della sicurezza nazionale. Costretto a fuggire per non finire in mano americana, Assange venne infine arrestato con finte accuse di molestie (subito ritirate) in Svezia. Chiesto lo status di rifugiato politico all’ambasciata dell’Ecuador, il noto giornalista venne infine arrestato in Gran Bretagna nel 2019 e, da allora, risiede lì in attesa di estradizione.
Oggi, dopo anni di polemiche e appelli inascoltati, l’estradizione pare stia per essere concessa e che Assenge possa essere trasferito negli Stati Uniti, dove rischia o la pena di morte o circa 200 anni di carcere…
La quasi totalità dei mass media occidentali ha abbandonato Assange e anzi contribuito a dare di lui l’immagine di un rivoltoso, un sovversivo, un criminale. Quasi nessuno ha osato schierarsi contro il colosso americano e pazienza se ciò costerà la vita a un uomo innocente.
La colpa di Assange è stata quella di denunciare i crimini dei buoni del mondo, mettersi contro la politica e l’informazione occidentale che non conosce altra realtà che non sia la propria.
Ritengo che Assange avrebbe dovuto essere inneggiato come un grande giornalista e preso a esempio per il coraggio dimostrato, e non marcire in cella per anni.
Tutto questo è possibile, a parer mio, perché al di là del velo dell’ipocrisia che ci ostiniamo a calare dinnanzi ai nostri occhi viviamo in un mondo non propriamente libero e in cui la nostra libertà non finisce dove inizia quella altrui, come spesso ci sentiamo ripetere, ma dove va a interferire con gli interessi (e il denaro) dei cosiddetti poteri forti.
Per quel che mi riguarda Assange è uno dei pochi veri giornalisti che l’occidente possa vantarsi di avere visto che, al netto della propaganda, non ha fatto altro che ricercare e offrire al mondo la verità.

Foto: antimafiaduemila.com


Gesi

Redazione

Redazione è il nome sotto il quale voi lettori avrete la possibilità di trovare quotidianamente aggiornamenti provenienti dagli Uffici Stampa delle Forze dell’Ordine, degli Enti Amministrativi locali e sovraordinati, delle associazioni operanti sul territorio e persino dei professionisti che sceglieranno le pagine del nostro quotidiano online per aiutarvi ad avere maggiore familiarità con gli aspetti più complessi della nostra realtà sociale. Un’interfaccia che vi aiuterà a rimanere costantemente aggiornati su ciò che vi circonda e vi darà gli strumenti per interpretare al meglio il nostro tempo così complesso.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button