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Attualità

La questione ucraina e la chiusura della NATO agli accordi di pace


Edil Merici

Di Francesco Salerno

Adesso è ufficiale, e anche coloro che sostenevano a spada tratta il l’Organizzazione del Trattato Atlantico del Nord devono accettare l’amara verità: la NATO non vuole la pace in Ucraina.
A dirlo, senza mezzi termini, è stato il segretario generale Jens Stoltenberg:

La NATO non accetterà mai l’annessione della Crimea. L’Alleanza è determinata ad aiutare l’Ucraina anche se ci vorranno mesi o anni per sconfiggere la Russia.

Tale dichiarazione è giunta subito dopo dell’annuncio del presidente ucraino in merito ad un’apertura per la pace con i russi. Volodymyr Zelensky aveva affermato di essere pronto a riconoscere la Crimea come territorio russo a patto che questo potesse portare alla pace. Per la cronaca ricordiamo che la Crimea ha votato un referendum per entrare in Russia anni fa ed è ad oggi un territorio sotto il controllo del Cremlino.
L’uscita del presidente ucraino ha però infastidito la NATO, che non sembra disposta ad accettare questo tipo di compromesso. Che senso avrebbe, in effetti, considerate tutte le armi che gli stiamo mandando? Se si inviano tonnellate di armamenti è ovvio che si ritiene la guerra a oltranza l’unica strada percorribile…
Quella di Stoltemberg è solamente l’ultima e più eclatante di una serie di dichiarazioni e atti che hanno portato, almeno i più attenti, a comprendere da tempo il vero intento della NATO. Indebolire la Russia, farne collassare l’economia, ampliare l’influenza statunitense sull’est Europa e rafforzare la presa sull’Occidente. Se poi, il prezzo di tutto questo è la vita di migliaia di ucraini, pazienza.
In fondo, non c’è da sorprendersi troppo, considerato che la stessa NATO altro non è se non un’alleanza militare antisovietica (poi divenuta anti russa) con a capo gli Stati Uniti d’America. Nel corso degli anni, l’Alleanza ha dimostrato più volte il proprio pacifismo, sostenendo massacri in nome dell’esportazione di pace e democrazia.
L’Ucraina non è altro che l’ennesimo esempio di guerra per procura, il cui prezzo viene però pagato degli stessi ucraini. Ora, non fraintendiamoci, la Russia ha invaso e attaccato un Paese sovrano e pertanto le sue colpe sono evidenti e indiscutibili, ma ciò che bisogna puntualizzare, a questo punto, è il totale e palese interesse della NATO a che la guerra si prolunghi il più possibile.
Al di là di tutta la propaganda pro NATO e dell’immancabile autoincensarsi dei nostri governi, l’Alleanza ha dimostrato per l’ennesima volta il suo vero volto e le vere ragioni della propria esistenza…


“Birra”

Redazione

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