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Costume e Società

Allo “Zaleuco” di Locri la vittoria della solidarietà nel racconto “Aaida”


Edil Merici

Dal Comitato per la Comunicazione dello Zaleuco

Ancora una volta il Liceo Scientifico Zaleuco di Locri, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino, ha fatto centro, dimostrando non solo livelli di eccellenza nel campo scientifico – matematico, ma anche in quello letterario, vincendo la 7ª edizione del concorso abbinato al Progetto Associazione Volontari Italiani del Sangue-Scuola in memoria di Carolina Scordino, 1º Presidente della sezione di Locri dell’AVIS, la cui premiazione è avvenuta lo scorso 12 maggio nell’Auditorium del Licei Mazzini di Locri. Erano presenti il presidente della sezione comunale dell’AVIS Vito Aversa, la vicepresidente Marina Leone, l’assessore alle politiche sociali del comune di Locri Domenica Bumbaca, la presidente della sezione provinciale dell’AVIS Giovanna Micalizzi, il consigliere della sezione provinciale dell’AVIS Domenico Albanese, il presidente della sezione regionale dell’AVIS Franco Rizzuti, il vicepresidente della sezione regionale dell’AVIS Nino Pastorino e il vicario generale della Diocesi di Locri–Gerace Pietro Romeo. Ha moderato il giornalista Giuseppe Cavallo. Il racconto vincitore, Aaida, del bravissimo Francesco Galluzzo, classe 4ª B, ha sbaragliato tutti i finalisti, compresi altri della stessa scuola, tra cui Paolo Antonio Iellamo, Marco Mammone e Domenico Reale della 4ª B e Marialaura D’Agostino della 4ª D. Durante tutto il percorso è stato seguito, con grande professionalità, dalla referente Rosella Fontana. Il progetto, portato avanti dalla sezione comunale dell’AVIS, vuole rendere possibile il dialogo con la scuola, per attivare gli studenti alla cittadinanza attiva e favorire la promozione alla solidarietà e alla cultura del volontariato in ogni sua forma, in sintonia con le indicazioni nazionali e con i piani dell’Offerta Formativa delle Istituzioni Scolastiche. Utilizzando interventi efficaci come l’educazione tra pari, si può arrivare a sviluppare nei ragazzi quella serie di abilità cognitive, emotive e relazionali, che permettono di acquisire un comportamento versatile e positivo, per affrontare le sfide quotidiane. Le tematiche generali del progetto, sempre di forte impatto personale e sociale sono il senso di appartenenza a un territorio e l’accoglienza, solidarietà e cultura della donazione, donne e AVIS. Le fasi in cui si è articolato il percorso concorsuale, sono state quattro:

  1. sensibilizzazione;
  2. ricerca;
  3. elaborazione;
  4. realizzazione.

Dalla scomparsa della sua fondatrice Carolina Scordino, prima presidente della sezione ionica dell’AVIS, da lei fondata il 7 Aprile 1986, il progetto è dedicato alla sua memoria. Una persona di sani principi morali, aperta al nuovo e al sociale, generosa e disponibile con tutti, che capiva profondamente le difficoltà degli altri, che non esitava ad aiutare sempre e comunque. Il racconto Aaida di Francesco Galluzzo è riuscito ad incarnare, in forma scritta, quei valori di altruismo e solidarietà che sono alla base del vivere sociale, pilastri fondamentali nella profonda struttura dell’essere umano. Quest’ultimo, considerato persona in relazione, non solo a livello verbale, ma anche emozionale e coscienziale, percepisce l’altro come riflesso di un Amore che travalica i confini, le differenze e che infonde in noi quella scintilla di comunione universale, che ci fa sentire parte di un’unica famiglia, anche se con storie, sogni e desideri diversi. È per questo che aiutare l’altro è mantenere attivo un mosaico sociale, fatto di compenetrazioni, dove l’uno completa l’altro e si arricchisce dell’altro. Un’equità umana che può portare a un’equità economica: cedere parte di ciò che ci appartiene, per poter superare il dislivello fra le parti e i bisogni del prossimo. La cultura dell’essenziale deve diventare lo stile di vita dei paesi più sviluppati, basta al consumismo gratuito e beatamente ottimistico. Nel racconto Aaida di Francesco Galluzzo sono emerse, attraverso uno stile narrativo piacevolmente scorrevole e accattivante, le suddette tematiche, attraverso la storia di una bambina straniera, di nome Aaida, che fugge, insieme alla sorella, da una triste realtà, riuscendo a sbarcare sulle coste di Locri. Soccorsa, verrà salvata grazie a un semplice gesto di solidarietà, la donazione del sangue, che le restituirà il sorriso, “preferendo credere nella bontà di ciò che la circonda”. Un piccolo gesto di donazione, che diventa chiave d’accesso alla cultura del bene, che fa vedere nell’altro un’opportunità per realizzare se stessi e non un motivo per accrescere la diffidenza e la paura. Un grande risultato, quindi, per il Liceo Scientifico Zaleuco, una scuola attenta, anche, alle diverse iniziative sociali, che vanno a completare egregiamente la formazione di futuri cittadini attivi, consapevoli e sensibili alle problematiche del proprio territorio, per un’apertura di costante miglioramento ambientale e sociale. Grazie a Francesco Galluzzo, per la sua profonda lezione di solidarietà e al lavoro educativo e didattici di tutta scuola.

È prerogativa della grandezza recare grande felicità con piccoli doni.
Friedrich Nietzsche


Birra

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