Processo “Nassa 3.0”: pena sospesa per un 43enne di Gioiosa Ionica
Si è concluso il filone in abbreviato del processo nato dall’operazione Nassa 3.0 con il Giudice dell’Udienza Preliminare di Palmi che ha disposto 4 condanne per un totale di circa 10 anni di reclusione, ridotte per la scelta del rito. Tra le condanne l’unico imputato a ottenere la sospensione della pena è stato Luca Agostino, difeso dall’avvocato Fabio Mesiti. Il 43enne di Gioiosa Ionica è stato infatti condannato a una pena complessiva di 1 anno e 2 mesi, con il giudice Federica Giovinazzo che ha disposto il beneficio condizionale della pena.
Gli altri imputati condannati in abbreviato sono F.D. (a 3 anni, 9 mesi e 17 giorni), M.A. (a 2 a, 5 m e 10 g) e M.D. (a 2 a, 2 m e 20 g).
Luca Agostino era già tornato in libertà all’esito del riesame, che ha accolto l’istanza presentata e discussa dall’avvocato Mesiti contro la misura degli arresti domiciliari che erano stati applicati in un primo tempo dal Giudice per le Indagini Preliminari di Palmi.
Il processo scaturisce dall’inchiesta della Procura di Palmi eseguita nel dicembre scorso a carico di 18 indagati, e riguarda una serie di presunte truffe online. Secondo la ricostruzione della Polizia di Stato e della locale Procura della Repubblica, avallata dal GIP presso il tribunale di Palmi, si contesta agli indagati, a vario titolo e con modalità differenti, a livello di gravità indiziaria, di aver reiteratamente offerto in vendita su note piattaforme di e-commerce, autovetture, trattori, scavatori, scooter e altri beni in realtà inesistenti attraverso una serie di ingegnosi stratagemmi finalizzati a coprire le proprie effettive identità e un modus operandi organizzato e complesso. Di qui il nome dell’operazione, con chiaro riferimento alla nassa da pesca, utilizzata per attirare e catturare le prede in mare.
Foto: tribunaledipalmi.it