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Ultime da Reggio: il debito fantasma, largo Lucisano e i viali Falcone e Morvillo


Edil Merici

Prosegue l’impegno dell’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria, la cui giunta, guidata dal sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, ha chiarito la posizione economica dell’ente e inaugurato la targa in ricordo di Giuseppe Lucisano e i viali Giovanni Falcone e Francesca Morvillo. Di seguito i dettagli.

Irene Calabrò: «Il Comune non ha nessun nuovo debito»

«Nessun nuovo debito, nessun nuovo disavanzo. Credo sia il caso, su questi aspetti, di fare chiarezza, soprattutto nei confronti dei cittadini che potrebbero risultare disorientati da interpretazioni fuorvianti». È quanto ha affermato l’Assessore alle Finanze del Comune di Reggio Calabria Irene Calabrò intervenendo a margine dei lavori della Commissione bilancio riunitasi ieri mattina a Palazzo San Giorgio per approfondire le questioni legate al rendiconto contabile dell’Ente, che approderà in Consiglio alla prossima seduta utile.
«Quest’Amministrazione – ha aggiunto Calabrò – si è sempre distinta per il suo metodo virtuoso nella gestione della finanza pubblica e su questi temi non è assolutamente il caso di fare allarmismo. Anzi, il nostro percorso è già stato tracciato, grazie alla fitta interlocuzione attivata in questi anni dall’Amministrazione, con un ruolo decisivo giocato dal sindaco Falcomatà, che ha raccolto la disponibilità e la collaborazione delle principali istituzioni nazionali che si occupano di finanza pubblica degli Enti locali.
«Nel corso della Commissione – ha spiegato ancora Calabrò – abbiamo avuto modo di chiarire tutti gli aspetti tecnici della vicenda legati alla questione della deficitarietà. Quest’anno, purtroppo, torniamo a essere deficitari pur mantenendo l’equilibrio di bilancio. È un problema che riguarda tutti i Comuni che hanno ricevuto contributi che vanno iscritti nel titolo IV. È questo aspetto che fa sforare il parametro ed è un vero e proprio paradosso che vogliamo risolvere al più presto e che è già stato portato all’attenzione del Ministero. Si pensava che l’intervento arrivasse prima del rendiconto ma non è andata cosi, probabilmente entrerà in vigore successivamente.
«Ma ci tengo a ribadire – ha infine concluso Calabrò – non è il caso di fare alcun allarmismo rispetto allo stato di salute dei conti, che nulla ha a che vedere con la strutturale deficitariertà. Il nostro è un bilancio sano, in questi anni è stato fatto un lavoro enorme che ci porterà presto alla chiusura definitiva del piano di riequilibrio. E allora si aprirà una nuova fase non solo per le finanze dell’Ente, ma per l’intera macchina amministrativa comunale.»

Sul Lungomare Italo Falcomatà una targa in memoria di Giuseppe Lucisano

È stata scoperta una targa marmorea alla memoria di Giuseppe Lucisano, il noto DJ reggino morto un anno fa, nello slargo adiacente l’Arena dello Stretto, sul lato nord della via marina bassa.
All’iniziativa, promossa dall’associazione Music react, erano presenti molti amici e famigliari di uno dei volti più carismatici delle serate musicali reggine. Per l’occasione non è mancato il contributo dell’Amministrazione Comunale che, col presidente del consiglio Enzo Marra e col consigliere delegato ai Grandi eventi Nino Malara, non è voluta mancare a «un momento intriso di forti emozioni e grandi ricordi.»
«Giuseppe Lucisano – ha ricordato Marra – era un amico d’infanzia. Insieme abbiamo frequentato le scuole e, a Catona, abbiamo passato alcuni dei giorni più belli della nostra adolescenza. È stato, quindi, un onore essere presente all’omaggio che, in molti, hanno voluto dedicare alla memoria di Peppe, una persona meravigliosa, di una bontà unica e dalle qualità umane indescrivibili.»
Anche il consigliere Malara ha rievocato «il sorriso sempre presente sulle labbra di un ragazzo mite e ben voluto da tutti.»
«Va sottolineato – ha aggiunto – il luogo in cui si è scelto di affiggere la targa, perché rappresenta il simbolo delle movida reggina. La speranza, dunque, è che il nome di Peppe Lucisano, per sempre impresso sui muri del lungomare, possa, in qualche modo stimolare i giovani a vivere un divertimento sano seguendo i principi di responsabilità, buon senso e sicurezza insiti nella vita e nelle passioni del DJ reggino.»

Trent’anni da Capaci: inaugurati i Viali Giovanni Falcone e Francesca Morvillo

Le Bretelle del Calopinace diventano, da oggi, ufficialmente, Viale Francesca Morvillo e Viale Giovanni Falcone, i due magistrati vittime della strage di mafia che si è consumata a Capaci esattamente trent’anni fa. L’iniziativa, che assume un valore simbolico doppio, in ragione della presenza lungo i due importanti assi viari della città, del costruendo Palazzo di Giustizia, è stata fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale, che ha subito accolto e concretizzato la proposta lanciata dalla Fondazione Antonino Scopelliti.
A sancire l’importante momento, che fa parte di un più articolato programma di iniziative che si sono svolte in città nella giornata del 23 maggio, in concomitanza con il trentennale della strage di Capaci, il Sindaco ff Brunetti, il Prefetto Massimo Mariani e le autorità civili e militari. Presenti, inoltre, il presidente del Consiglio Comunale, Enzo Marra, gli assessori comunali Giuggi Palmenta, Rocco Albanese, Lucia Nucera e Francesco Gangemi, i consiglieri delegati Francesco Barreca e Nino Malara, il presidente della commissione Toponomastica Domenico Cappellano e la presidente della Fondazione Scopelliti Rosanna Scopelliti.
Di gesto doveroso ha parlato il Sindaco ff Brunetti, che ha inoltre rimarcato il valore di una intitolazione, «che deve avere anche un significato educativo profondo, specie nei confronti dei più giovani che potranno, anche grazie alla nuova identità che assumono queste vie, riflettere e interrogarsi su queste due figure, sul loro percorso umano e professionale e su quanto accaduto in Italia trent’anni fa. Un nuovo segno che la città intende cucirsi addosso nella consapevolezza che la memoria debba essere un esercizio quotidiano, strettamente legato alla vita di tutti i giorni e non confinato esclusivamente ai momenti celebrativi che pure hanno un’importanza certamente rilevante.»
Giovanni Falcone e Francesca Morvillo sono morti l’uno accanto all’altra, ha infine ricordato Brunetti, «e ci piace, oggi, poterli considerare e immaginare ancora insieme, l’uno di fronte all’altra a ricordarci quanto sia importante battersi ogni giorno per la difesa dei diritti e della democrazia. E quanto sia centrale l’opera quotidiana svolta dalle forze di polizia e dalla magistratura, per rendere i territori come il nostro, dei luoghi di convivenza pacifica e di legalità.»
Da questi stessi presupposti è nata l’iniziativa della Fondazione Scopelliti, ha sottolineato la presidente Rosanna Scopelliti, che ha inoltre ringraziato l’Amministrazione Comunale «per aver sposato e fatto propria questa proposta, facendo in modo che tutto potesse svolgersi rapidamente e in perfetta concomitanza con il trentennale della strage di Capaci. Molto importante, tra le altre cose, riconoscere il doveroso omaggio a Francesca Morvillo, magistrato apprezzato che è sempre stata, fino all’ultimo, al fianco di Giovanni Falcone, compiendo una scelta di vita e professionale impegnativa e coraggiosa, rinunciando a una normalità, anche nel privato con la scelta di non avere figli, che deve farci riflettere sull’enorme sacrificio che queste donne e uomini dello Stato (e penso naturalmente anche agli agenti della scorta) hanno compiuto in nome di un ideale di legalità e giustizia. Sono loro i veri esempi di cui il territorio ha bisogno e questi simboli servono proprio a questo, a ricordarcelo nel quotidiano e non solo in occasione delle giornate commemorative.»


Varacalli

Redazione

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