ADVST
CronacaReggio Calabria

Processo “Cordì”: la difesa chiede l’assoluzione per Giuseppe Menniti e Francesco Sfara


Edil Merici

«Non condivido col Pubblico Ministero né la costruzione storica, né le conclusioni a cui si è arrivati nel corso delle indagini, in quanto non emergono prove a carico del mio assistito, ma solo indizi e sospetti.» Sono queste le parole con cui ha esordito l’avvocato Girolamo Curti, difensore di Giuseppe Menniti, al processo per l’omicidio di Vincenzo Cordì, rinvenuto cadavere il 13 novembre 2019, presso la località Scialata di San Giovanni di Gerace. Secondo il legale, infatti, tutti i gravi indizi di colpevolezza dovranno essere convergenti e dovranno tener conto delle motivazioni che avrebbero dovuto portare al compimento del gesto. Nel corso della discussione, il difensore ha evidenziato i motivi che renderebbero il suo assistito estraneo ai fatti di quella sera dell’11 novembre, come i numerosi contatti telefonici emersi la sera del delitto tra lui e Susanna Brescia, compagna della vittima che essendosi svolti a una breve distanza temporale dall’omicidio, dimostrerebbero il fatto che quella sera, non sarebbe avvenuto alcun incontro tra i due. Tutti i contatti tra i due, anzi, sono secondo il legale riconducibili alla normalità, considerata la loro relazione, e tale legame amoroso non può costituire il movente di un’azione delittuosa. Inoltre, secondo le verifiche effettuate dal consulente tecnico, la cella di pertinenza del tragitto che porta a San Giovanni di Gerace non aggancerebbe il telefono cellulare di Menniti nel lasso di tempo che precederebbe l’omicidio. L’avvocato ha infine rievocato i vari testi che hanno affermato quanto l’uomo sia in passato sempre stato una brava persona e un gran lavoratore e ha concluso chiedendo alla corte l’assoluzione di Giuseppe Menniti per non aver commesso il fatto. Successivamente, l’intervento dell’avvocato Antonio Ricupero in difesa dell’imputato Francesco Sfara, figlio di Susanna Brescia, ha posto in evidenza una serie di elementi volti a scagionare il giovane. Primo fra tutti la totale mancanza del movente omicidiario, in quanto il presunto rapporto conflittuale tra Sfara e Cordì non sarebbe sufficiente ad attribuirgli il ruolo di coesecutore nel delitto. Inoltre, in base alle analisi eseguite sugli agganci delle celle telefoniche, ci sarebbe incompatibilità sulla presenza dell’imputato sul luogo del delitto rispetto all’ora in cui sarebbe avvenuto il decesso della vittima, in quanto una cella non può indicare un punto preciso ma solo approssimativo all’interno di un’area geografica. Il legale ha proseguito sostenendo che, nel corso delle indagini, non sarebbe emersa nessuna prova, né chat né foto, nessun riferimento che dimostri una programmazione del piano criminoso, sottolineando che anche i rilievi svolti dal Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina sulle scarpe e sugli indumenti sequestrati non hanno condotto ad alcun ritrovamento di tracce organiche o altri elementi riconducibili all’omicidio. Ha concluso infine il suo intervento difensivo affermando che «la ricerca della verità non si può fondare su mere ipotesi o congetture, ma su prove reali che, alla luce dei fatti, non sono emerse» e chiedendo l’assoluzione di Francesco Sfara per non aver commesso il fatto. L’avvocato Menotti Ferrari concluderà l’intervento della difesa durante l’udienza fissata per il 10 giugno.


Birra

Raffaella Centaro

Nata a Bianco, paese del “Bello del mare” e cresciuta tra il profumo inebriante dei gelsomini e del bergamotto. Attenta osservatrice, introspettiva e particolarmente curiosa per tutto ciò che la circonda. Appassionata di storia, arte, libri e viaggi. A tre anni leggeva il quotidiano sul divano, a casa dei nonni. Ama la cultura antica, in particolar modo la letteratura greca e latina e le lingue straniere, interesse nato al Liceo Classico e proseguito con gli studi letterari, filologici e linguistici. È Incline allo sport e ha una particolare passione per la danza. Ama la penna perché “Scrivere rende liberi”.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button