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Locri: il caso Carabetta e quel sindaco che vede tutto e tutti


Edil Merici

Dal Comitato Politico Scelgo Locri 2030

I consiglieri comunali del gruppo di minoranza Scelgo Locri, unitamente a tutti i sostenitori e rappresentanti politici dei diversi gruppi che hanno condiviso le linee programmatiche della lista, esprimono la propria incondizionata solidarietà a Vincenzo Carabetta, capogruppo dell’opposizione consiliare, inspiegabilmente e immotivatamente fatto oggetto di considerazioni e apprezzamenti gratuiti e inopportuni da parte del Sindaco di Locri attraverso post diffusi sui social.
Sono inaccettabili i toni usati dal Sindaco e la scelta di additare pubblicamente alcuni comportamenti e alcune abitudini attinenti a momenti della vita privata del capogruppo di minoranza, adombrando il compimento da parte dello stesso di atti illeciti o inopportuni, pur nella consapevolezza, evincibile da atti ufficiali emanati da organi gestionali dello stesso ente, dell’insussistenza di violazioni di leggi o regolamenti.
Una minoranza consiliare attiva, propositiva e di controllo dell’azione amministrativa esercita un valore imprescindibile per la tenuta democratica di ogni civico consesso, che ciascun Sindaco dovrebbe normalmente apprezzare e garantire, traendone egli stesso e la sua stessa maggioranza diretto e immediato interesse.
Gli appartenenti al comitato politico Scelgo Locri 2030, di recente istituzione, che si prefigge di favorire le condizioni di dialogo tra tutte le forze politiche e sociali cittadine, per un’alternanza alla guida dell’amministrazione, ritiene gravi e strumentali le invettive del Sindaco oltre che potenzialmente idonee a screditare e delegittimare l’azione politico-amministrativa di Vincenzo Carabetta.
A riguardo, qualche mese addietro la minoranza consiliare, dopo aver presentato alcune dettagliate interrogazioni consiliari rimaste prive di esaustivo riscontro, ha chiesto alle autorità competenti di fare piena luce sulla corretta gestione delle ingenti risorse, circa dieci milioni di euro, destinati negli ultimi anni dallo Stato al contrasto alla povertà, all’inclusione di fasce deboli, al sollievo della povertà e della non autosufficienza, attraverso il finanziamento di appositi progetti, gestiti dall’Ambito Territoriale Sociale, cui fanno parte diversi comuni della fascia sud della Locride, del quale il Comune di Locri è ente capofila.
È azione dovuta, da parte della minoranza consiliare, controllare se tali cospicue risorse siano state spese a beneficio delle famiglie in difficoltà o se, invece, come la lettura di alcune determinazioni di liquidazione sembrerebbe far presagire, siano state utilizzate in gran parte per la retribuzione del personale esterno all’ente, reclutato per la gestione dei diversi progetti, cui sono stati riconosciuti emolumenti di gran lunga superiori a quelli percepiti da un qualsiasi funzionario pubblico.
A seguito di tale iniziativa politica, che certamente non sarebbe stata avviata se l’amministrazione comunale avesse dato conto al consiglio comunale di quanto puntualmente chiesto, la minoranza ha presentato regolare denuncia, dalla quale pare sia scaturita un’attività investigativa.
Probabilmente non sussiste alcuna relazione tra l’azione intrapresa dal gruppo di minoranza e gli attacchi personali rivolti al suo capogruppo; non abbiamo alcun elemento per sostenere tale tesi e neppure lo crediamo possibile, ma certamente sarebbe stato più opportuno che il Sindaco avesse adottato, nella vicenda, un comportamento tale da consentire di confinare, definitivamente e senza ombra di dubbio, alla mera casualità e coincidenza, la circostanza che Vincenzo Carabetta sia stato illegittimamente ripreso e poi sbeffeggiato sui social, per aver fatto una passeggiata con il proprio cane all’interno della villetta adiacente piazza dei Martiri (nel rispetto di quanto risulta consentito in base al cartello posto all’ingresso della stessa e senza che il cane tra l’altro sporcasse), luogo storico e di antiche tradizioni culturali cittadine, oggetto di discutibili trasformazioni urbanistiche operate attraverso la realizzazione di strutture in legno e recinzioni in ferro, effettuate proprio con i fondi per il sociale di cui sopra si è detto.
Il nostro capogruppo, comunque, ha già avuto modo di chiarire la vicenda che l’ha coinvolto, con dovizia di particolari, richiamando documenti e riprese video delle telecamere di sorveglianza urbana, dallo stesso acquisite su disposizione dell’autorità inquirente; sugli autori delle illegittime riprese video della passeggiata col cane, diffuse sui social e soprattutto sulle motivazioni che li hanno spinti sarà l’autorità giudiziaria a fare piena luce.
Dica pubblicamente il Sindaco quanto sono costati i manufatti costruiti nella villetta comunale, la recinzione e i giochi acquistati con i fondi per il sociale. Riferisca pure per quale motivo nel sito del Comune, nonostante la legge in materia di anticorruzione lo preveda, non risultano pubblicati i nominativi, gli importi ed i relativi contratti dei titolari di incarichi di collaborazione o consulenza che gestiscono i progetti del sociale. Riferisca quanto è stato speso negli ultimi quattro anni a favore dei soggetti svantaggiati e quanto invece è stato speso per finalità collaterali ai progetti, per l’acquisto di attrezzature e realizzazione di opere. Non ci vuole nulla, Sindaco, lo stesso tempo che ha impiegato per fare il post contro Carabetta, con la particolarità che tale rendicontazione è un obbligo di legge. O questa non è legalità?
A seguito di questa vicenda sono poi emersi alcuni documenti, emessi da funzionari dell’ente, da cui risulterebbero allarmanti potenziali violazioni del diritto alla privacy di tutti i cittadini di Locri e di quanti si recano in Città.
Risulta documentato, infatti, che il Sindaco in persona, nelle stanze in suo uso, avrebbe accesso diretto alla visione delle immagini riprese da diverse telecamere situate in città che, invece, a norma di legge egli non potrebbe detenere e visionare e che dovrebbero essere criptate, trattate e conservate secondo rigorose procedure e formalità di competenza di organi gestionali dell’ente e visionate esclusivamente dalle autorità inquirenti solo in caso di necessità investigative. Il fatto è gravissimo e lede i diritti alla riservatezza di tutti noi cittadini.
Su tale vicenda il Sindaco nel suo post in cui sbeffeggia Carabetta non viene spesa neppure una parola di chiarimento.
Per tutto quanto sopra esposto siamo noi, oggi, ad additare all’opinione pubblica Carabetta, ringraziandolo per il suo coraggio, per essersi esposto in una battaglia di cittadinanza attiva.
Siamo certi che i consiglieri di minoranza, tutti, non arretreranno di un passo, e non si lasceranno condizionare o intimorire dagli strumentali attacchi ricevuti dal sindaco Calabrese, a cui non sono mancate le opportunità di rassegnare le dimissioni in questi anni, e il cui unico primato visibile per del quale ogni giorno soffrono le conseguenze i cittadini di Locri è quello di essere il sindaco che ha dichiarato il dissesto finanziario dell’ente e quello che ne determinerà il secondo, vista anche la recente sentenza che condanna il comune a pagare 10 milioni di euro in merito alla quale, peraltro, ha omesso di specificare in bilancio come intende dare copertura.


GRF

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