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Attualità

Primavera della Calabria: la vittoria di Nicola Fiorita e il caso Terme Luigiane


Edil Merici

Il laboratorio politico Primavera della Calabria fa sentire la propria voce all’indomani della vittoria di Nicola Fiorita a Catanzaro e interviene nella delicata questione Terme Luigiane.

La vittoria di Nicola Fiorita e la fiducia nella politica della partecipazione

È successo davvero! Nicola Fiorita ha conquistato la città di Catanzaro.
L’ennesima conferma che la Politica, quella bella, quella che incentiva la partecipazione, quella che antepone le idee ai capi e agli interessi di parte, quella che ascolta la voce delle cittadine e dei cittadini, è capace di imprese come questa.
Non è la vittoria di questo o quel partito, né di uno o l’altro leader, non è la vittoria del governo (tra l’altro trasversale) come qualcuno afferma per mera convenienza politica; ha vinto un progetto civico e progressista, cominciato tanti anni fa, al quale altri hanno aderito solo da poco.
Uniti si vince, guardando fuori dal proprio recinto, investendo sulle persone giuste.
Il bello, ma anche il difficile, arriva adesso. Tante sono le risposte che dovrà dare l’amministrazione Fiorita perché troppe sono le inefficienze che erediterà.
Una sfida ardua, sì, ma al contempo affascinante, perché mettersi al servizio concreto della propria comunità e provare a dare al nostro capoluogo il ruolo che merita è un privilegio, ottenuto con tanto sacrificio e sudore.
Come Primavera della Calabria abbiamo appoggiato fin da subito e con assoluta convinzione il progetto di Fiorita, esprimendo la candidatura della nostra Terri Boemi. Ora più che mai riteniamo che tutti abbiano l’obbligo morale di supportare la sua azione amministrativa, contribuendo a fornire idee e proposte concrete che possano permettere a Catanzaro di uscire dal pantano in cui altri l’hanno portato.

Terme Luigiane: perché non affidare il servizio proprio ai lavoratori?

Nella sempre più incresciosa situazione in cui imperversano le Terme Luigiane, a farne le spese sono soprattutto lavoratori e pazienti.
Nonostante rassicurazioni di vario genere, i lavoratori delle terme rimangono inoperosi, mentre l’intero comparto turistico – sanitario piange lacrime amare.
Eppure la nostra Costituzione ci indica una possibile soluzione al problema: l’articolo 43 infatti apre alla possibilità di far gestire proprio ai lavoratori, organizzati in comunità, le strutture termali, al fine di organizzarne l’erogazione del servizio.
Non v’è dubbio che nei tanti anni di impiego presso gli impianti delle Terme Luigiane, gli operatori del settore hanno sviluppato competenze e professionalità, utili all’avvio e all’erogazione del servizio.
In attesa che la matassa si sbrogli definitivamente, quindi, si potrebbe, attraverso apposita legge, conferire l’incarico di gestori delle terme proprio ai lavoratori, vero cuore pulsante dell’attività.


GRF

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