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Costume e SocietàLetteratura

Una foresta di Ufo!

Roswell Legacy


Edil Merici

Di Francesco Salerno

«Io dico che ci siamo persi, Dolmer!»
Hunt controllò per l’ennesima volta la cartina stradale ma non aveva idea di dove fossero finiti.
Da due giorni stavano seguendo le tracce dell’alieno verso nord, aggrappandosi alla pista che Frank aveva trovato. Contattando letteralmente un centinaio di persone diverse, il noto investigatore era riuscito a tracciare una mappa degli avvistamenti che portavano sempre più a nord, proprio come risultava dal dossier segreto dei militari.
Avvistamenti di strane creature, morti improvvise di bestiame, luci nel cielo. Hunt e Dolmer avevano seguito praticamente ogni pista nel tentativo di rintracciare la cosa che li aveva attaccati nel ranch.
Dopo due giorni di instancabili ricerche erano infine giunti nel parco nazionale a ovest di Angel Fire, in un luogo chiamato Sierra de Don Fernando. Qui, in mezzo a montagne e foreste infinite, erano infine giunti a un punto morto.
Per Dolmer avrebbero dovuto proseguire verso ovest, sorpassando l’intero parco, ma Hunt non ne era così sicuro. Non avevano più idea di dove fossero esattamente né se vi fossero stati nuovi avvistamenti in zona. Era anche possibile semplicemente che l’essere, invece che a ovest, si fosse diretto in un’altra direzione.
«Continuiamo verso ovest, Hunt! Ci sarà pure un paesino o un villaggio da queste parti!» disse all’improvviso Dolmer.
Hunt sbuffò indeciso per poi accostare l’auto e spegnere il motore. Scese con malcelata indolenza, iniziando a camminare lentamente sul margine del bosco per schiarirsi le idee. Un attimo dopo scese anche Dolmer che però si accese una sigaretta appoggiato all’auto. Anche lui aveva iniziato a pensare che forse si erano persi, ma non voleva dirlo al tenente.
Il sole, nel frattempo, aveva iniziato la propria lenta discesa verso l’orizzonte, gettando ombre scure sul sottobosco e sulle montagne.
Hunt non aveva idea di cosa avrebbero fatto se fossero realmente riusciti a trovare la creatura. La cosa più logica sarebbe stata ucciderla, ma così facendo quali risposte avrebbero ottenuto?
Si arrovellò su tali questioni finché non notò che il terreno dinnanzi a lui era stranamente illuminato. Inizialmente non capì il perché di quello strano fenomeno poi, quasi per caso, alzò gli occhi al cielo.
«Oh mio Dio…» esclamò incredulo.
Nel cielo scuro della sera erano perfettamente visibili dei dischi voltanti che sorvolavano la strada e la foresta. Si muovevano lentamente, in formazione, silenziosi come colibrì.
Hunt ne contò nove in tutto e tutti si dirigevano verso ovest.
Senza attendere un solo istante si voltò e iniziò a correre verso l’auto.
«Sali in auto! Adesso!» urlò a Dolmer, che si affrettò a salire sul mezzo.
Un attimo dopo i due si lanciarono in una folle corsa dietro agli ufo in cielo, con Hunt che premeva al massimo l’acceleratore e Dolmer che urlava tutta la propria eccitazione dinnanzi a quell’inseguimento irreale.
«Non perderli, amico mio! Stagli incollato come un mandriano alla sua migliore vacca da latte!» urlò Dolmer.
Hunt sorrise dinnanzi a quell’espressione tanto colorita, poi premette ancora di più il pedale.
Stavolta non li avrebbero persi per nessun motivo!

Continua…

Foto: blastingcdn.com


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